Antimaidan Stampa E-mail

Max Bonelli

Antimaidan
I motivi del genocidio del popolo dell'est Ucraina


Armando Editore, pagg.160, € 18,00

 

bonelli antimaidan  IL LIBRO – Il tema del libro è la cronistoria della rivolta di Euromaidan del 2013-2014 avvenuta a Kiev e la successiva contro-rivolta delle regioni del Sud-Est Ucraina, a seguito della sospensione, da parte del Governo ucraino, degli accordi di alleanza tra l'Ucraina e l'Unione Europea. Vengono riportati la descrizione degli avvenimenti da parte dei principali media italiani e, in parallelo, il punto di vista di diversi attori: un italiano all'estero il cui legame sentimentale lo fa interessare alle vicende ucraine fino a coinvolgerlo completamente; la sua compagna abitante di Donetsk la cui vita viene stravolta dalla guerra civile; i cittadini russofoni del Sud-Est Ucraina vittime della repressione.
  Nello svolgersi del libro si delineano le conseguenze morali e materiali di personaggi reali colpiti dal precipitare degli eventi storici, inserite tuttavia nella descrizione geopolitica degli avvenimenti e delle cause che li originano.
  La seconda parte del volume è dedicata al ruolo svolto dalle organizzazioni neonaziste e nazionaliste ucraine nella rivolta di Euromaidan e ai loro legami con le associazioni di estrema destra europee, alla repressione dei russofoni e in generale della popolazione civile del Sud-Est ucraino.

  DAL TESTO – "26 febbraio: il brontolio dei tuoni aumenta, si sono visti 2 blindati della fanteria di marina della flotta russa a Sebastopoli, ufficialmente sono lì per proteggere le navi della base russa, ma è una chiara dimostrazione di forza. I russi stanno prendendo al volo questa contro insurrezione della Crimea al golpe di Kiev. Sono stato in vacanza a Sebastopoli 3 anni fa in agosto, Anna ci teneva a farmi vedere quella che riteneva la regione più bella dell'Ucraina, fui colpito dalla città che pullulava di edifici pubblici che a macchia di leopardo sventolavano la bandiera russa o piuttosto quella Ucraina, così si potevano vedere marinai russi in libera uscita con la loro maglietta a righe e polizia militare ucraina che passeggiavano sullo stesso marciapiede. Mi ricordo che gli chiesi se avvenivano incidenti: "No, qui il reclutamento sia nell'esercito che nella marina avviene su base regionale, quindi l'80%dei marinai ucraini sono di qui e la Crimea si sente russa, ha lo statuto autonomo e hanno provato anche la secessione nel '92". Ma io obbiettai: "Fa impressione vedere navi da guerra battenti bandiere diverse nella stessa Rada" e lei con grande ironia mi rispose: "Anche senza bandiera riconosci quelle ucraine, sono quelle più malridotte, siamo poveri come topi". Oggi una manifestazione a Sinferopoli nel Centro della penisola ha visto tartari e russi scontrarsi. I tartari sono una minoranza che conta il 12% della popolazione, sono presenti soprattutto nelle montagne dell'interno; tradizionalmente antirussi, combatterono a fianco dei tedeschi nell'ultimo conflitto, furono deportati da Stalin e sparsi per la Siberia. Preferiscono essere ucraini che russi e si può anche capirli."

  L'AUTORE – Max Bonelli, classe 1965, romano, ha lavorato in Scandinavia per dodici anni. Nel 2009 conosce la realtà ucraina, viaggia soprattutto a Kiev e nel Sud-Est del Paese, Crimea compresa. Le immagini del pogrom a danno dei fìlorussi del 2 maggio 2014 a Odessa avute tramite i suoi contatti lo spingono a scrivere un libro di denuncia sulla rivolta russofona nell'Est Ucraina.

  INDICE DELL'OPERA – Maidan – Donetsk - Fiamme a Kiev - La zampata dell'orso - Donbass