Il mantello di porpora Stampa E-mail

Luigi De Pascalis

Il mantello di porpora

La Lepre Edizioni, pagg.480, € 18,00

 

depascalis mantello  IL LIBRO – La narrazione del "Mantello di porpora" si basa su due manoscritti: il primo opera dell'eunuco Evemero, schiavo e segretario di Giuliano, e il secondo di Mardonio, figlio misconosciuto dell'imperatore. È il romanzo avvincente dell'ascesa e della caduta di Giuliano l'Apostata, l'ultimo imperatore che cercò di difendere la civiltà pagana. Ma è anche il racconto drammatico della fine di un mondo e dell'inizio di una nuova era. Giuliano, ispirandosi a Marco Aurelio e ad Alessandro il Grande, cercò di realizzare il suo sogno neopagano, ma morì in battaglia, forse per un omicidio destinato a restare impunito. La sua morte segnò l'inizio di un processo irreversibile: la vittoria del cristianesimo e della Chiesa.

  DAL TESTO – "Durante il soggiorno a Costantinopoli il dominus si rese conto che le statue di dèi e d'eroi che il primo Costantino aveva razziato in ogni angolo dell'impero non erano più oggetto di culto, ma pezzi di pregio di un mondo in dissoluzione; e che le tradizioni legate ad essi non avrebbero avuto un destino diverso.
  "Sarebbe stato duro invertire la rotta, questo il suo timore.
  "E mordeva il freno ogni volta che era costretto a recarsi nella basilica dei Santi Apostoli dove l'imperatore voleva che leggesse dal pulpito epistole e passi del Vangelo, certo per ribadire pubblicamente la volontà di farne un uomo di Chiesa, magari un sant'uomo.
  "Ricordo la volta che uscimmo dalla basilica dove aveva appena letto il passo di Matteo che dice: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".
  "Sul sagrato c'erano una ventina di monaci sporchi, laceri, pidocchiosi, che si azzuffavano per raccattare da terra le monetine di rame che vi aveva gettato un ricco desideroso di salvarsi l'anima a poco prezzo.
  "«Guardali, i seguaci del Nazareno, come s'accapigliano per pochi spiccioli - disse sdegnato.»
  "«Eppure, domine - gli feci notare - i vescovi sono d'altra tempra e hanno gusti raffinati.»
  "«E questo rende manifesto il loro imbroglio - rispose sorridendo della mia ironia. - Nella religione del crocifisso i pochi ingannano i molti, costruendo fortune sul cadavere di un santo!»
  "«Forse esageri, domine».
  "«No, Evemero. Il culto della sofferenza e lo stravolgimento del rapporto tra colpa e castigo attraverso il pentimento gestito da sacerdoti sono veleni che uccideranno l'impero. Pensa al preteso, imminente giudizio universale. Se tutto è prossimo alla fine, non c'è ragione di progredire e nemmeno di resistere ai barbari. E il risultato eccolo lì - disse indicando con disgusto i monaci che continuavano ad accapigliarsi per le monetine rimaste in terra. - L'ultimo dei loro pensieri è la salvezza dello Stato o la tutela del bene comune. Intanto le frontiere cedono e il regno si sfalda. Se il male progredirà, quanti secoli occorreranno per risollevare la nostra civiltà dall'abisso in cui la precipiteranno costoro?»."

  L'AUTORE – Oltre che scrittore e pittore Luigi De Pascalis è stato illustratore, grafico, sindacalista, pubblicista. È oggi uno degli autori italiani di narrativa fantastica più apprezzati negli Stati Uniti; in Italia ha vinto i premi Tolkien e Courmayeur, ed è stato finalista del premio Camaiore di Letteratura Gialla. I suoi racconti sono inclusi in moltissime antologie del fantastico italiane e straniere. Prima di "Il mantello di porpora", romanzo storico incentrato sulle gesta di Giuliano l'Apostata, De Pascalis ha pubblicato con La Lepre Edizioni il giallo storico "Rosso Velabro", i romanzi "La pazzia di Dio" (finalista al premio Acqui Storia e al Premio Majella) e "Il labirinto dei Sarra", il noir fantascientifico "Il Nido della Fenice", la graphic novel "Pinocchio" (vincitrice del Premio "Pinocchio di Carlo Lorenzini" nel 2012). Sempre per La Lepre, l'autore cura la collana "Fantastico Italiano". Con altre case editrici ha pubblicato i romanzi "La dodicesima Sibilla" e "Il signore delle furie danzanti" ((Hobby & Work Publishing, 2009), e "La morte si muove nel buio" (Mondadori, 2013). Ha inoltre al suo attivo numerosi saggi storici, insegna scrittura creativa ed è fondatore, assieme ad altri sette autori romani di mistery, del gruppo "Delitto Capitale".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione dell'Autore - Personaggi principali – Prologo - Il primo manoscritto - Il secondo manoscritto – Epilogo - Principali località citate nel testo – Bibliografia - Ringraziamenti