Ethos, eros e thanatos in Giovanni Gentile Stampa E-mail

Hervé A. Cavallera

Ethos, eros e thanatos in Giovanni Gentile

Pensa Multimedia, pagg.232, € 18,00

cavallera ethos  IL LIBRO – Il volume raccoglie vari saggi su Gentile legati a motivi apparentemente secondari, ma costanti e profondi nella riflessione del filosofo: quelli sul concetto di formazione, di amore, di morte. Sono aspetti non sempre considerati dalla pur vasta letteratura critica ma che consentono di meglio intendere tutta la complessa opera di organizzazione culturale promossa dal filosofo e di affrontare tematiche estremamente vitali nel mondo contemporaneo. Il saggio presenta pertanto una lettura non scontata del pensiero di Giovanni Gentile. La filosofia di Gentile, nella sua forte impronta educativa, si rivela in tal modo come una delle più interessanti manifestazioni della saggezza dell'Occidente.

  DAL TESTO – "[...] Gentile pone alla radice del diritto l'eticità e pertanto non può intendere l'autorità come vieta imposizione. Del resto, è vero che il diritto importa la forza, ma la vera vis cogendi non sta nell'autorità dell'azione, ma nell'interiorità dell'accettarla, ché la vera società è in interiore homine. E per spiegare il concetto il filosofo ricorre al rapporto educativo: «l'educazione, infatti, speculativamente intesa, non è l'azione spirituale dell'adulto sul fanciullo, la quale cessa col sopraggiungere della maggiore età di questo: educazione è ogni azione spirituale che l'uomo esercita sull'uomo, e si stende per tutta la vita, e si complica per tutte le specie di rapporti onde l'uomo è legato coll'uomo: non solo l'inferiore al superiore, ma anche il superiore all'inferiore».
  "Di qui il passaggio decisivo che si esplica nel rapporto tra morale e diritto: ivi Gentile pone risolutamente il primato della morale sulla politica. Afferma infatti che «la concreta attuazione del volere non è dunque se non pura attività morale, buona volontà, bene». Il filosofo continua rilevando che il volere è libertà e il già voluto è limite alla libertà; infatti «il voluto, come volere già voluto, non è più volere, ma contenuto di volere: non è più legge, ma contenuto di legge; non è più libertà che è forza, ma forza senza libertà; non è più oggetto che è soggetto, ma oggetto opposto al soggetto». Il che significa che nell'agire etico il primato della legge è libertà, attuazione della libertà, se tale attuazione esprime volontà buona. L'intimità della legge diventa allora il diritto alla libera volontà morale. Certo, aggiunge il filosofo, il diritto è coattivo, ma è veramente coattivo quando è sentito come estraneo, imposizione. «Il diritto non trascende il rapporto del volere come voluto col volere come volere (del sovrano col suddito); e il volere come voluto è tale soltanto rispetto al volere come volere, e non in se stesso, fuori di tal rapporto». In realtà, Gentile si sofferma sul rapporto di differenziazione e di identificazione tra legge giuridica e legge morale. «La legge, nella sua attuale realtà, è, e non può non essere, morale». Ne segue che nella concreta vita dello spirito diritto e morale non possono che coincidere, anche perché un diritto immorale sarebbe un assurdo. «La legge - fonte tipica del diritto stesso - è, alla sua origine, un atto etico, in quanto non può avere se non quel fine immanente, che (. .. ) è unum et idem con l'atto spirituale la cui attuazione, converrà ancora ripeterlo, è l'essenza della più puta attività etica»."

  L'AUTORE – Hervé A. Cavallera è Professore ordinario di Storia della Pedagogia nell'Università del Salento, ove ricopre la carica di Presidente dei Corsi di Laurea in Area Pedagogica. È componente di diverse Società scientifiche nazionali e internazionali, del Direttivo della Fondazione Ugo Spirito (Roma), del Direttivo del Centro Italiano per la Ricerca Storica Educativa; è Direttore del Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti Umani. È il curatore delle "Opere Complete" di Giovanni Gentile ed è componente del Comitato per l'Edizione Nazionale delle Opere di Ugo Spirito. Tra i suoi più recenti volumi ricordiamo: "Introduzione alla storia della pedagogia" (Brescia, 1999), "Ugo Spirito. La ricerca dell'incontrovertibile" (Roma, 2000), "Giovanni Gentile. L'essere e il divenire" (Roma, 2000), "Storia dell'idea di famiglia in Italia. Dagli inizi dell'Ottocento alla fine della monarchia" (Brescia, 2003), "Storia dell'idea di famiglia in Italia. Dall'avvento della Repubblica ai giorni nostri" (Brescia, 2006), "Ethos, Eros e Thanatos in Giovanni Gentile" (Lecce, 2007), "L'immagine del fascismo in Giovanni Gentile" (Lecce, 2008), "Storia della pedagogia" (Brescia, 2009), "Etica e politica in Ugo Spirito" (Lecce, 2010), "Educazione ed estetica in Ugo Spirito" (Lecce, 2010), "Elémire Zolla. La luce delle idee" (Firenze, 2011).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Capitolo primo. L'attualismo e la cultura italiana del '900 (1. L'attualismo - 2. Il primato culturale - 3. L'eredità dell'attualismo - 4. L'incidenza del pensiero gentiliano) - Capitolo secondo. Gli esiti dell'attualismo (1. Per una più grande Italia - 2. L'atto - 3. Diritto e arte - 4. L'educazione - 5. Il nuovo - 6. Attualità) - Capitolo terzo. Il Corpo come Espressione dell'Anima. Il senso dell'arte (1. La nascita dell'attualismo - 2. Il sentimento - 3. La filosofia dell'arte - 4. La natura dell'arte - 5. La nuova estetica) - Capitolo quarto. Il significato del carattere (1. Il soggetto come posizione di sé nell'attualismo - 2. Un inedito - 3. La volontà - 4. Il senso tragico della vita - 5. La consapevolezza dell'attualismo - 6. La concretezza dell'io) - Capitolo quinto. Il rapporto autorità-libertà in Gentile (1. La disciplina - 2. L'eticità - 3. La logica) - Capitolo sesto. Una meditazione sulla morte - Capitolo settimo. Tre pensieri sul sentimento, sull'infinito e sull'amore (1. Il tema del sentimento - 2. Il senso dell'infinito - 3. La filosofia dell'amore - 4. Conclusione non conclusiva) - Capitolo ottavo. Il problema della morte (1. Mortalità e immortalità - 2. Il frammento del 1920 - 3. Il brillio della verità - 4. Il ritorno della questione - 5. La logica dell'attualismo) - Capitolo nono. Il concetto di immortalità (1. L'eterna luce del pensiero in atto - 2. La finitudine del soggetto - 3. Le due strade – Postilla) – Appendice – I. Giovanni Gentile ispettore ad Acireale – II. Per una collana di testi scolastici di filosofia (Il parere di Giovanni Gentile) - 1. La nascita di una collana scolastica - 2. I manoscritti - 3. Le annotazioni di Gentile - Indice dei nomi