Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf |
Filippo Buonarroti Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf Edizioni Pantarei, pagg.416, € 20,00
IL LIBRO – Filippo Buonarroti scrisse la Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf negli ultimi anni di una vita interamente votata alla causa comunista. La riedizione della sua opera principale da parte delle Edizioni Pantarei va oltre l'omaggio all’infaticabile coerenza del grande rivoluzionario e comunista pisano. Nel giudizio di Marx ed Engels la congiura degli Eguali fu «uno dei primi tentativi del proletariato di fare valere direttamente il suo proprio interesse di classe». La ricostruzione della cospirazione babuvista ad opera di uno dei suoi capi costituisce – adeguatamente introdotta dai testi di Michel Vovelle e Gastone Manacorda - un ausilio indispensabile alla conoscenza delle profonde radici storiche del comunismo moderno. È anche da queste radici che nuove generazioni di comunisti traggono forza e consapevolezza per le battaglie che dovranno combattere. DAL TESTO – “Rousseau proclamò i diritti inseparabili dalla natura umana; il suo patrocinio fu a favore di tutti gli uomini senza distinzione, egli pose la prosperità della società nella felicità di ogni suo membro, e la sua forza nella devozione di tutti alla legge. La ricchezza pubblica è, per lui, nel lavoro e nella temperanza dei cittadini, e la libertà risiede nella potenza del sovrano, che è l'intero popolo, ogni elemento del quale conserva l'influenza necessaria alla vita del corpo sociale per effetto dell'imparziale ripartizione del godimento della ricchezza e dei lumi. L’AUTORE – Filippo Buonarroti (1761-1837), di Pisa, uomo politico rivoluzionario. Esule in Corsica (1790), perché fautore delle idee rivoluzionarie francesi, divenne cittadino francese ('93) ed ebbe incarichi dal Governo rivoluzionario in Corsica e in Italia. Uno dei capi, insieme al Babeuf, della cospirazione degli Eguali ('96). Condannato alla deportazione fu liberato grazie all'interessamento di Napoleone e si stabilì a Ginevra. Fedele agli ideali egualitari-comunisti, organizzò società segrete (Adelfi, Sublimi Maestri Perfetti e Mondo), che operarono un po' dovunque in Europa e in Italia ove furono spesso in contrasto col movimento mazziniano. INDICE DELL’OPERA – Nota editoriale – Prefazione, di Michel Vovelle – Introduzione, di Gastone Manacorda - Nota biografica - Nota bibliografica - Chiave degli anagrammi della «Cospirazione per l'eguaglianza» - Tavola di concordanza fra il calendario repubblicano e quello gregoriano - Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf – Prefazione, di Filippo Buonarroti - Capitolo primo (Partiti e loro caratteristiche durante la rivoluzione francese - Sistema d'egoismo - Sistema d'eguaglianza - Falsi amici dell'eguaglianza - Sforzi e progressi del partito dell'eguaglianza - Suo trionfo - Aristocratici nella convenzione nazionale prima del 31 maggio 1793 - Gli amici dell'eguaglianza non approvano che ci si occupi di una costituzione – Cospirazione del 31 maggio 1793 - La democrazia in Francia: che cos'è? - Esiguo numero di amici sinceri dell'eguaglianza nella convenzione nazionale - Dichiarazione dei diritti di Robespierre - Costituzione del 1793 - Origini e motivi del governo rivoluzionario - Suoi prodigi - Misure legislative in favore dell'eguaglianza e dei costumi nazionali - Fazione che allarma il popolo sulla conservazione della sua sovranità. Hébertisti – La fazione degli egoisti conquistatori riunita alla precedente assassina gli amici dell'eguaglianza. Dantonisti - La virtù è chiamata vizio e tirannide - Il governo rivoluzionario diventa un flagello pubblico) - Capitolo secondo (Gli amici dell'eguaglianza domandano la costituzione del 1793 e sono sopraffatti - Le prigioni di Parigi sono i focolai delle cospirazioni per l'eguaglianza - Occupazioni e modo di vita dei patrioti detenuti - Costituzione dell'anno III, o del 1795 - Opinione degli amici dell'eguaglianza su questa costituzione – Loro proteste - L'accettazione della costituzione dell'anno III da parte del popolo è una falsità - Proscrizione dei convenzionali - Speranze dei nemici della rivoluzione - Il popolo è incatenato mediante il rinnovamento dei deputati per terzi - Gli amici dell'eguaglianza difendono i convenzionali colpevoli – Nuovo tradimento dei convenzionali - Libertà dei patrioti – Loro smarrimento - Loro divisione - Prime riunioni degli Eguali - Spirito del nuovo governo - Esso favorisce le riunioni dei patrioti - Spirito dei patrioti e del popolo - Prudenza degli Eguali - Fondazione della società del Panthéon - Sua organizzazione - Divergenze fra i panthéonisti - Comunicazione della società con il popolo - Leggi popolari - Proscrizione di Babeuf - Comitato presso Amar - Sua opinione sul governo dell'anno III - Proprietà individuale, causa della schiavitù - Difetti delle leggi agrarie e suntuarie - L'eguaglianza di lavoro e di godimento dei beni, scopo finale della società - Robespierre fu l'amico di questa eguaglianza - Ostacoli alla sua realizzazione - La costituzione del 1793 era un passo verso l'eguaglianza - Suoi difetti - Base d'accordo offerta ai repubblicani - Autorità da sostituire al governo dell'anno III - Scioglimento del comitato - Altre riunioni dello stesso genere - Lo spirito democratico esplode al Panthéon - Posizione difficile degli oratori di questa società - Rinascita dei principi democratici nel popolo - Lavori della società del Panthéon - Distribuzione di un miliardo di beni nazionali ai difensori della patria - Interesse della società per Babeuf - Scisma nella società del Panthéon - Assegnati; libertà di stampa; giurati - Prudenza della società – Esclusione dei convenzionali - Feste decadarie - Odio del governo contro i panthéonisti - Loro zelo – Lettura dell'opera di Babeuf scioglimento della società del Panthéon - Perfidia del governo - Nuova proscrizione dei patrioti) - Capitolo terzo (Il coraggio di Babeuf gli suscita numerosi nemici - Egli concepisce il progetto di liberare il popolo - Creazione di un direttorio segreto di salute pubblica - Agenti e loro istruzioni - Membri del direttorio e loro dottrina politica - Scopo finale dei congiurati - Il popolo fine e mezzo del direttorio segreto - Esso intendeva ristabilire la costituzione del 1793 - Sua opinione su questa costituzione - La verità, primo movente dell'insurrezione popolare - Riunioni popolari moltiplicate a Parigi - Scelta dei dodici agenti rivoluzionari - Agenti militari – Grisel - Scritti democratici - Miseria del popolo - Progressi dello spirito insurrezionale - Lavori del direttorio segreto - Autorità da sostituire all'autorità esistente - Necessità di un'autorità precedente l'ordine costituzionale - Richiamo della convenzione – Obiezioni - Autorità provvisoria da eleggersi dagli insorti di Parigi - Questo sistema sarebbe stato in armonia con la sovranità del popolo – Si respinge la dittatura - Corpo composto di un democratico per ogni dipartimento, da proporre al popolo di Parigi insorto – Il direttorio segreto pensa ai mezzi per rendere il popolo più forte dell'esercito - Repubblicani di Lione - Grande fermento a Parigi - Due fazioni nel governo - I falsi amici dell'eguaglianza vogliono escludere dal potere i vecchi aristocratici – Essi cercano di riunire intorno a loro i patrioti e il popolo - Il direttorio segreto sventa l'insidia - Comitato dei convenzionali proscritti - Il direttorio segreto ne rende vani gli sforzi - I falsi amici dell'eguaglianza si uniscono ai vecchi aristocratici contro la democrazia - Messaggio del direttorio esecutivo contro i democratici - Leggi contrarie alla libertà di parola e di stampa - Nuova persecuzione contro i democratici - Indignazione degli amici della libertà - Il direttorio segreto calma la loro impazienza) - Capitolo quarto (Alcune misure insurrezionali - Atto d'insurrezione – La distribuzione dei beni, ordinata dall'atto d'insurrezione, mirava a condurre alla comunione dei beni - Assemblea del popolo di Parigi dopo la distruzione della tirannide - Nuova assemblea nazionale - Decreto da proporre al popolo di Parigi insorto - Insurrezione della legione di polizia - Suo licenziamento - I legionari si rifugiano presso i patrioti - Seduta politico-militare dell'11 floreale dell'anno IV - Comitato militare – Si propone di far concorrere i realisti all'impresa dei democratici - Si offre di pugnalare il direttorio esecutivo - I congiurati disprezzano il denaro - Rossignol e Fion sollecitano la riunione dei montagnardi al direttorio segreto - I montagnardi mirano a impadronirsi dell'insurrezione - Drouet è legato con i congiurati - Incertezza del direttorio segreto - Decide di unirsi ai montagnardi - Condizioni dell'unione - Un inviato del comitato montagnardo è presentato al direttorio segreto - Rifiuto dei montagnardi - Risposta del direttorio segreto - Allarme dei patrioti - Unione del direttorio segreto con il comitato montagnardo) - Capitolo quinto (Alcuni punti relativi al movimento insurrezionale – Tradimento di Grisel - Egli denuncia la cospirazione – Assemblea dei congiurati in casa di Drouet - Rapporto del direttorio segreto - Nuova adesione dei montagnardi – Rapporto del comitato militare - Decisione dell'assemblea – La polizia irrompe nel domicilio di Drouet - Grisel rassicura i congiurati - Assemblea degli agenti in casa di Massart - Proposte degli agenti - Il comitato militare chiede loro nuove informazioni - Forze della democrazia - Malcontento e impazienza del popolo - Forze della tirannide - Risorse del popolo - Il direttore Barras offre i suoi servigi ai congiurati - Ordine del movimento insurrezionale - Alloggio e vestiario ai poveri – Punizione dei traditori - La condotta equivoca dei montagnardi impone nuove precauzioni - Le disposizioni insurrezionali dovevano essere sanzionate dal popolo - Discussione sulla partecipazione del comitato insurrezionale al nuovo potere – Scorcio dello stato di Parigi dopo l'insurrezione – Dipartimenti) - Capitolo sesto (Legislazione dell'eguaglianza e leggi transitorie - La proprietà di tutti i beni è unica: essa appartiene al popolo - Diritto di ciascuno a un'esistenza felice: obbligo di lavoro uguale per tutti - Agricoltura e arti di prima necessità - Distribuzione dei cittadini - Essa ha la sua fonte nell'educazione - L'abbondanza, scopo del lavoro generale - Il lavoro è una funzione regolata dalla legge - Alleviare i lavori penosi – Eguaglianza dei godimenti - Vantaggi della comunione applicata a un paese molto esteso - Eguale distribuzione delle ricchezze - Commercio estero - Diritto d'usufrutto - Vecchi ed infermi - Propagazione della specie, favorita - Superiorità di questa istituzione su quelle degli antichi - Nuova distribuzione degli abitanti - Diminuzione degli abitanti - delle grandi città - Semplicità delle abitazioni - Magnificenza degli edifici pubblici - Mobili ed abbigliamento - Conseguenze benefiche della riforma – Occupazioni non produttive - Buoni costumi - L'educazione fonte della vita morale - Lavori non soggetti a distribuzione - Direzione degli affari pubblici e difesa della patria, comuni a tutti - Pericoli di una classe esclusivamente istruita nell'arte del governo - L'esercizio del potere legislativo alla portata di tutti i cittadini - Età e capacità richieste per avere diritto di voto - I diritti civili si acquistano per consenso - Assemblee popolari per l'esercizio della sovranità – Formazione ed azione del governo - Le pubbliche assemblee sono occasione di svago e di emulazione - Ogni cittadino è soldato - I fanciulli allevati nell'amore della patria e della vera gloria - La gioventù costantemente accampata alle frontiere - Ordinamento militare - Occupazioni derivanti dal servizio militare - Facile esecuzione della leva del popolo intero - Calamità impreviste e precauzioni – Mantenimento dell'esercito - Risorse straordinarie – Precauzioni contro l'abuso della guerra - Rispetto per il diritto delle genti) - Capitolo settimo (Vantaggi delle frequenti adunate di cittadini - Quattro categorie d'assemblee – Feste - Assemblee di censura - Giudizio dei funzionari pubblici - Giudizio dei morti - Anniversari di avvenimenti memorabili - Giochi e spettacoli - Divinità e immortalità dell'anima - Vincolo che unisce tutte le parti della repubblica - Comunicazioni tra i cittadini – Feste - Necessità di una autorità – Il potere legislativo risiede nel popolo – Stranieri - Assemblee di sovranità - Assemblea centrale dei legislatori - Conservatori della volontà nazionale – Formazione della legge - Garanzia contro le usurpazioni dell'assemblea dei legislatori - Distribuzione dell'autorità di quest'assemblea - Vantaggi della dispersione degli organi legislativi - Il popolo deve premunirsi contro gli errori – Senati - Prima formazione dei senati - Principi inviolabili - Rettifica della costituzione - Poche leggi bastano a un popolo che gode l'eguaglianza - La direzione dell'agricoltura e delle arti utili è una delle principali attribuzioni del potere sovrano - Autorità esecutiva - Cause della sua bontà – Supplemento alla costituzione del 1793 - Natura e oggetto delle differenti magistrature - Unione delle funzioni civili a quelle militari - Il magistrato non costa più del semplice cittadino - La semplicità dei costumi è garanzia della fedeltà dei magistrati - Scala delle magistrature - Al principio della riforma le magistrature devono essere affidate solo ai rivoluzionari - Procedimento graduale) - Capitolo ottavo (L'educazione, mezzo per attuare e per conservare la riforma - La società deve dirigere l'educazione - Separazione dei sessi - L'educazione è nazionale – Comune – Eguale - L'educazione è diretta da una magistratura eminente - Cura dell'infanzia - Differenze naturali fra i due sessi - Oggetto dell'educazione - Il corpo – Disposizione delle case d'educazione - Il cuore - Arti e mestieri - Cultura e scienza - Educazione delle fanciulle - Educazione militare - Assemblee d'istruzione - Libertà di stampa - Vantaggi delle arti e delle scienze - Mali che ne derivano – Obiezioni) - Capitolo nono (Primi provvedimenti dopo l'insurrezione - Proclama al popolo francese - Commissari generali - Seminario normale - Spirito pubblico e società popolari - Decreti rivoluzionari - Decreto di polizia - Decreto militare - Decreto sull'educazione - Decreto economico - Decreto sulle feste nazionali - Esecuzione parziale e successiva della costituzione - Arresto dei congiurati) - Capitolo decimo. Processo (L'imprigionamento - Drouet ferma la spada pronta a colpire - Lettera di Babeuf al direttorio - Accecamento del governo - La costituzione è violata – Accusa – Evasioni - Trasferimento dei prigionieri a Vendôme – Proteste – Recusazioni - Coraggiosa confessione di Babeuf - Fermezza degli accusati - Modifiche della difesa – Antonelle - Inizio dei dibattiti – Darthé - Spirito contro rivoluzionario degli accusatori nazionali - Ostacoli alla difesa - Gli accusati difendono la rivoluzione – Traditore - È testimone – Tumulto - Deposizione del traditore - Babeuf giustifica l'insurrezione di pratile - Generosità di due testimoni – Difesa - Tentativi per liberare gli accusati in pericolo - Discorso ostile degli accusatori nazionali - Risposta degli accusati - Appello al patriottismo dei giurati – Giustificazione del governo rivoluzionario - Elogio della costituzione del 1793 - Gli accusati sostengono la legittimità della cospirazione - Comunione dei beni difesa da Babeuf - Perorazione di Babeuf - Questioni di fatto – Questione intenzionale - Dichiarazione del giurì – Condanna - Babeuf e Darthé si feriscono. Tumulto – Esecuzione sanguinosa – Vadier - Generosità della municipalità di Saint-Lô - Bontà degli abitanti di Vendôme) – Documenti (Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, proposta da Massimiliano Robespierre - I. Costituzione della repubblica francese del 1793 - II. La verità al popolo a cura di alcuni patrioti dell'89 - III. Soldato, fermati e leggi IV. Uguaglianza / Felicità comune / Libertà. Creazione di un direttorio insurrezionale - V. Organizzazione degli agenti principali in numero di dodici, e degli agenti intermediari. Prime funzioni di ciascuno di loro - VI. Prima istruzione del direttorio segreto diretta a ciascuno degli agenti rivoluzionari principali - VII. Manifesto degli Eguali - VIII. Analisi della dottrina di Babeuf proscritto dal direttorio esecutivo per aver detto la verità - IX. Lettera di Franco Libero, soldato dell'esercito circumparigino, al suo amico Terrore, soldato dell'esercito del Reno - X. Prima istruzione del direttorio segreto diretta a ciascuno degli agenti militari principali - XI. Si deve obbedienza alla costituzione del 1795? - XII. Messaggio del tribuno del popolo all'esercito dell'interno - XIII. A Gracco Babeuf tribuno del popolo - Risposta a una lettera firmata M. V., pubblicata e indirizzata il 30 piovoso, ultimo scorso, a Gracco Babeuf, tribuno del popolo - Primo supplemento: Chanson Nouvelle à l'usage des faubourgs - Secondo supplemento - XIV. Una parola in fretta ai patrioti - XV. Il comitato insurrezionale di salute pubblica, al popolo. Atto d'insurrezione - XVI. Il popolo sanculotto di Parigi alla legione di polizia - XVII. Nota da rimettere - XVIII. Discorso all'inviato del comitato montagnardo - XIX. Il direttorio di salute pubblica agli agenti dei dodici quartieri - XX. L'autore della lettera di Franco Libero, ai fratelli repubblicani del direttorio insurrezionale - XXI. Franco Libero al direttorio segreto ecc. - XXII. Nuovo atto d'insurrezione - XXIII. Progetto - XXIV. Frammento di un progetto di decreto intorno al giudizio popolare - XXV. Il direttorio agli agenti - XXVI. Frammento di un progetto di discorso al popolo vittorioso - XXVII. Proclama ai soldati - XXVIII. Frammento di un progetto di decreto di polizia - XXIX. Frammento di un progetto di decreto economico - XXX. Ultima lettera di Gracco Babeuf) - Indice dei nomi
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