I sotterranei di Londra Stampa E-mail

Peter Ackroyd

I sotterranei di Londra

Neri Pozza, pagg.240, € 16,00

 

ackroyd_sotterranei  IL LIBRO – C’è una città dove l’aria è calda anche d’inverno. Dove il buio è più nero della pece. «Una terra proibita» e sconosciuta in cui centinaia di gallerie, anfratti e cunicoli si chiudono improvvisamente in vicoli ciechi, costringendo i visitatori a tornare indietro. Qualcuno dice che, tra quei fiumi caliginosi e antichi, abitino solo ratti, cani randagi e vagabondi. Altri, più impressionabili, vecchi assassini sfuggiti alla giustizia e Cerberi che non hanno mai visto la luce del sole. Dove si trova questa città? Più o meno trenta metri sotto Londra.
  Con l’equilibrata commistione di ricostruzione storica e talento immaginativo che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Peter Ackroyd veste nuovamente i panni dell’esploratore e, come un novello e scanzonato Jules Verne, si cala nei sotterranei della capitale inglese. Visita il congegno idraulico che trasportava i cadaveri dal cimitero di Kensal Green alle catacombe sottostanti. Spalanca la porta sul piedistallo della statua di Boadicea, sul Ponte di Westminster, e discende lungo un enorme tunnel pieno di cavi elettrici. Passeggiare nei sotterranei di Londra, per Ackroyd, significa attraversare la Storia e recuperare un passato «che esiste ancora e accompagna la nostra vita presente». Per questo non si ferma al London Basin, il letto di sabbia e rocce risalente al Paleozoico su cui poggia la città; o alla strada dell’Età del bronzo che si snoda sotto Isle of Dogs e alle tombe anglosassoni, a pochi metri dalla navata centrale di St Paul’s Cathedral, ma decide di spingersi ancora più lontano. E quando scopre le «strade gemelle» sotto il borgo di Islington e si chiede – come aveva fatto Dickens prima di lui – cosa succederebbe se i morti sepolti in quella terra risorgessero tutti assieme, capiamo che il fine di questo libro non è soltanto tracciare una mappa dei sotterranei di Londra, ma aprire uno spiraglio sull’ignoto, sui posti che non abbiamo mai visitato, e quelli dentro di noi che non vogliamo vedere.
  Con uno stile sorprendente, impreziosito da citazioni bibliche e classiche, Ackroyd scava tra le ere geologiche e «illumina le ombre del mondo che ci circonda» (The Spectator), riportando alla luce luoghi che neppure i londinesi immaginavano potessero esistere. Un’avventura indimenticabile che unisce passato e futuro, e ci dimostra che è proprio là dove si ha paura di guardare, che giacciono i tesori più inestimabili.

  DAL TESTO – “Una miriade di segnali pulsa nell'oscurità. Londra è stata la prima città al mondo ad accogliere sotto di sé un'intera rete telefonica. I cavi corrono in profondità nelle gallerie scavate da British Telecom e dal London Electricity Board. Centinaia di migliaia di cavi portano l'elettricità in ogni abitazione e posto di lavoro: è la forza vitale della città che si innerva sotto la superficie. I tentacoli della National Grid, la compagnia del gas, sfiorano ovunque i cavi tesi fra le dodicimila sottostazioni della rete elettrica. Il calore è così intenso che ciascun cavo deve essere totalmente isolato, altrimenti avremmo una replica di ciò che capitò a John Evelyn nell'autunno del 1666, dopo il Grande Incendio, quando «il terreno era così caldo che bruciava le suole delle scarpe ed ero fradicio di sudore dalla testa ai piedi... Si vedeva l'acqua bollire sotto terra, le voragini che si erano aperte in scantinati, pozzi e segrete bruciavano ancora fra un gran fetore, emanando volute di fumo nero come l'Inferno». Oggi la tecnica consente di accumulare l'energia termica sotterranea, immagazzinando il calore in eccesso che viene utilizzato, ad esempio, per riscaldare gli edifici pubblici. La vecchia Terra ha sempre qualche dono in serbo per noi.
  “Eppure la paura del fuoco sotterraneo, antico simbolo dell'Inferno, è tutt'altro che scomparsa. I cavi elettrici sono sepolti in trincee, condutture e gallerie. Corrono per lo più nei tunnel della metropolitana, ma anche in gallerie più piccole scavate appositamente. Alcune si trovano sotto il Tamigi e di recente ne sono state approntate altre a quasi trenta metri di profondità. Dodici metri sotto Leicester Square c'è una grande stazione elettrica disposta su tre livelli. Nessuno si accorge della sua presenza, a parte quelli che ci lavorano. Vi si accede tramite una botola d'acciaio, all'angolo fra Leicester Square e Panton Street, proprio accanto al botteghino dove vengono venduti i biglietti dei teatri. È volutamente nascosta, per tenere alla larga i visitatori non desiderati: il botteghino coincide con il pozzo di ventilazione della galleria. Un nuovo tunnel, la London Connection, è stato scavato dalla National Grid fra Elstree e St John's Wood: è lungo venti chilometri e ha un diametro di quasi tre metri.”

  L’AUTORE – Peter Ackroyd è unanimemente ritenuto uno dei grandi scrittori inglesi viventi. Autore di monumentali biografie, London: The Biography, Dickens, Chaucer, Blake, Turner, The Life of Thomas More, ha scritto romanzi storici che hanno ottenuto un grande successo di pubblico e di critica, quali The Clerkenwell Tales, Hawksmoor, The House of Doctor Dee. Con Neri Pozza ha pubblicato I fratelli Lamb (2005).

   INDICE DELL’OPERA – 1. Visibile oscurità - 2. La riscoperta - 3. L’acqua santa - 4. Fiumi dimenticati - 5. Old Man River - 6. Il cuore di tenebra - 7. Una città di tubi - 8. Gli uomini talpa - 9. Linee profonde - 10. Nel cuore della terra - 11. Segreti sepolti - 12. La guerra negli abissi - 13. Profonde fantasie – Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi