Il ricordo del futuro Stampa E-mail

a cura di Fabio Troncarelli

Il ricordo del futuro
Gioacchino da Fiore e il gioachimismo attraverso la storia

Adda Editore, pagg.438, € 50,00

 

troncarelli_ricordo  IL LIBRO – Nel ventaglio degli obiettivi individuati per celebrare adeguatamente la scadenza giubilare dell'VIII centenario della morte di Gioacchino da Fiore assume un particolare rilievo il Catalogo dei codici contenenti le opere del grande pensatore calabrese raccolti sotto il titolo significativo "Il ricordo del futuro" cui segue la doverosa specificazione "Gioacchino da Fiore e il Gioachimismo attraverso la storia": Gioacchino, dunque, dopo Gioacchino con tutto quello che l'opera dell' Abate florense rappresentò nel travaglio interpretativo dei suoi numerosi esegeti, non rare volte di segno diverso, se non opposto.
  Ed è all'interno di questo "orizzonte storico" che ha preso corpo l'opzione metodologica alla quale si si è ispirato il Prof. Troncarelli nell’impostazione del Catalogo: il suo essere cioè una ricognizione della storia della "trasmissione" dei principali testi gioachimiti e pseudogioachimiti tanto più necessaria tenuto conto del tasso di criticità cui sono state esposte le opere del Florense subito dopo la conclusione della sua parabola terrena.
  Scorrendo le pagine del Catalogo ci si imbatte nei principali risultati raggiunti dagli Studiosi dell'ultimo trentennio per quanto attiene non soltanto le forme della trasmissione, l'identificazione diretta o indiretta relative alla circolazione dei codici, lo scriptorium di Fiore, l'assimilazione nei vari contesti regionali, la fortuna storiografica del celebre Liber figurarum, ma anche alcuni punti nodali relativi alla diffusione dei trattati dell'Abate sia come opere singole, sia come sillogi antologiche, sia come associazioni con i testi di altri autori dottrinalmente affini.
  Il panorama ricco e articolato che emerge attraverso questo Catalogo consente, quindi, di accostare un altro aspetto dell'ampia speculazione teologica di Gioacchino e offre altresì utili indicazioni per successive analisi e approfondimenti puntuali: non a caso sono stati premessi al Catalogo dei manoscritti alcuni contributi di specialisti volti a individuare nuovi raffronti alla luce delle acquisizioni paleografiche e codicologiche: i saggi dedicati ai principali temi s'interrogano sul ruolo dei Cistercensi in Europa (Andenna), sul passaggio dai Cistercensi ai Florensi (De Fraja), sulla funzione dei primi seguaci di Gioacchino come Raniero di Ponza e Luca di Cosenza (Troncarelli), sui problemi filologici e le edizioni critiche delle opere di Gioacchino da Fiore (Sivo), sul "Liber figurarum" (Guerrini), su Federico II, sulla lotta con il Papato e il gioachimismo (Houben), su Ugo di Digne e il francescanesimo gioachimita (Ruiz, Schiavetto), su Avignone e il gioachimismo (Vauchez), su Dante e Gioacchino (Troncarelli), su Petrarca e Gioacchino (Saci), su Pierleoni da Spoleto e i codici gioachimiti (Vasoli), sulle profezie popolari e colte tra Quattro e Cinquecento (Piccoli, Morisi), sulle edizioni di Gioacchino (McGinn), su Campanella e Gioacchino da Fiore (Ernst).

  DAL TESTO – “L’esperienza monastica di Gioacchino da Fiore si caratterizza per un rapporto complesso e problematico con l’ordine cistercense, un rapporto che passò da un’iniziale entusiastica adesione al distacco maturato dopo una decina di anni di militanza tra le sue fila. L’abate calabrese ebbe modo di conoscere in modo approfondito l’esperienza dei monaci bianchi a partire dal 1182/83. In questo periodo, dal suo monastero di Corazzo (Catanzaro) si recò presso l’abbazia cistercense di Casamari, nel Patrimonium beati Petri. Questo suo primo contatto fu estremamente positivo: Gioacchino dimostrò grande apprezzamento per le caratteristiche organizzative più tipiche del monachesimo cistercense, ossia la libertà istituzionale delle abbazie figlie rispetto alla fondazione-madre (e riguardo a questo aspetto il contrasto con il monachesimo di tipo centralizzato presente nel Regno normanno – a Cassino e a Cava dei Tirreni – era molto forte) e l’organo unitario e unificatore del capitolo generale annuale.”

  IL CURATORE – Fabio Troncarelli (Roma 1948) è professore di Paleografia latina all’Università della Tuscia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Vivarium: i libri, il destino (Turnhout 1998), Gioacchino da Fiore: la vita, il pensiero, le opere (Roma 2002); la cura del catalogo della mostra La citta degli angeli: profezia e speranza del futuro tra Medioevo e Rinascimento (Firenze 2003).

   INDICE DELL’OPERA – Gioacchino da Fiore e la storia: temi e problemi – Introduzione, di Cosimo Damiano Fonseca - L'età di Gioacchino da Fiore - I Cistercensi in Europa (secoli XII-XIII), di Giancarlo Andenna - I Cistercensi e la dinastia sveva, di Hubert Houben - Dai Cistercensi ai Florensi, di Valeria De Fraja - Un autografo di Luca di Cosenza, di Fabio Troncarelli - Un autografo di Raniero di Ponza, di Fabio Troncarelli – Le edizioni delle opere di Gioacchino da Fiore, di Vito Sivo - Gioacchino da Fiore nel Duecento – Il Liber figurarum, di Paola Guerrini - Federico II come settima testa del drago apocalittico, di Hubert Houben - Hugue de Digne provençal, franciscain et joachimite, di Damien Ruiz  - Dalla "grande speranza” al gran rifiuto. Gioacchino da Fiore e gli Ordini Mendicanti nella seconda metà del Duecento, di Franco-Lucio Schiavetto - Gioacchino da Fiore nel Trecento - Avignon et le Joachimisme, di André Vauchez - Dante e Gioacchino da Fiore, di Fabio Troncarelli - Petrarca, Ildebrandino Conti e il gioachimismo, di Maria Paola Saci - Escatologia e gioachimismo in Telesforo da Cosenza, di Paola Guerrini - Gioacchino da Fiore nell'età moderna - Pierleone Leoni da Spoleto e Gioacchino da Fiore, di Cesare Vasoli - Escatologia e gioachimismo nel Quattrocento: Beato Amadeo, Benigno, Galatino, di Anna Morisi Guerra - Aspects of Joachimism in Renaissance Italy, di Bernard McGinn - Le profezie cinquecentesche prima e dopo il Sacco di Roma, di Ottavia Niccoli - Il ruolo profetico di Gioacchino da Fiore nel pensiero di Tommaso Campanella, di Germana Ernst - La tradizione manoscritta dei testi gioachimiti