Il compagno Mussolini Stampa E-mail

Nicholas Farrell – Giancarlo Mazzuca

Il compagno Mussolini

Rubbettino, pagg.347, € 19,00

 

farrell-mazzuca_mussolini  IL LIBRO – Lo scopo di questo libro è quello di dimostrare una verità negata. La scelta di Mussolini - a causa della Prima guerra mondiale - di abbandonare il socialismo internazionalista a favore del socialismo nazionalista (che poi diventò fascismo), fu una tra le scelte più importanti del Novecento, non solo per l'Italia ma anche per l'Europa e per il mondo. La scelta che Mussolini fece nel 1914, però, non fu da cinico assetato di potere o da corrotto al soldo della borghesia, ma da devoto socialista rivoluzionario: la guerra gli aveva fatto capire che gli uomini sono più fedeli alla loro nazione piuttosto che alla loro classe. Per Mussolini dunque la Prima guerra mondiale fu una guerra rivoluzionaria e non reazionaria. Infatti il fascismo aveva molto più in comune col comunismo rispetto a quello che entrambi avevano in comune col capitalismo. Purtroppo, l'Europa oggi, a causa della crisi esistenziale del'Unione europea, si trova davanti a pericoli molto simili a quelli di 100 anni fa, pericoli provenienti dalla tensione perenne tra ideologie internazionaliste e realtà nazionaliste.

  DAL TESTO – “Tre settimane dopo il congresso di Reggio Emilia, il 29 luglio, Mussolini aveva festeggiato il suo ventinovesimo compleanno. Nonostante ciò, era ancora incerto sul proprio destino: così, quello stesso giorno, aveva fatto domanda per un posto da insegnante a Crespellano, in provincia di Bologna.
  “Proprio nel momento trionfale dell'ala rivoluzionaria del socialismo italiano, però, scrisse una lunga recensione di una nuova biografia di Nietzsche sull'«Avanti!», uno sperticato elogio dell'anticristo della fede socialista. Dall'articolo traspare un tale sentimento di empatia con la vita personale e professionale di quel filosofo tedesco, «dalle idee così audacemente innovatrici», e con le sue opere - «la sua meravigliosa creazione» -, che lo fa sembrare un testo autobiografico.
  “In un passo dell'articolo, cita Nietzsche da giovane, come se fosse lui stesso - Mussolini - a parlare: «L'esistenza di Dio, l'immortalità della Bibbia, la rivelazione resteranno sempre dei problemi. Ho provato a negar tutto: ah! È facile distruggere, ma costruire!». L'articolo termina in questo modo: «Solo negli ultimi anni, tra l’’87 e l’’89, il pubblico notò Nietzsche. [... ] Ma era ormai troppo tardi. Il "santo" aveva bevuto l'amaro calice e concluso il suo sacrificio nella immemore e perciò divina follia».”

  GLI AUTORI – Nicholas Farrell è nato a Londra nel 1958 e si è laureato in storia all'università di Cambridge nel 1980. È stato inviato del «Daily» e «Sunday Telegraph» dal 1986 al 1995; vive in Romagna dal 1998. Ha collaborato, come opinionista, con «Libero» e «La Voce di Romagna» e attualmente con il settimanale britannico «The Spectator». È autore di una biografia di Mussolini, Mussolini A New Life, Weidenfeld&Nicolson, London 2003 (tradotta in sei lingue).
  Giancarlo Mazzuca, romagnolo di Forlì, già direttore de «Il Resto del Carlino», del «Quotidiano Nazionale» e de «IlGiorno», è stato inviato speciale al «Corriere della Sera», vicedirettore a «Fortune» e alla «Voce»di Montanelli, caporedattore al «Giornale». Ha scritto diversi libri tra cui Il leone di Trieste (con Claudio Lindner), Eredi (con Paolo Mazzanti), La Fiat, da Giovanni a Luca (con Alberto Mazzuca), La Voce di Indro Montanelli, I signori di Internet, I Faraoni (con Aldo Forbice), La Resistenza tricolore (con Arrigo Petacco), Sangue romagnolo (con Luciano Foglietta). Ha vinto premi come il "Saint Vincent Economia", il "Campione d'Italia", il "Guidarello", il "Silone", il "Montanelli" e nel 2012 con Sangue romagnolo si è aggiudicato il Premio Acqui Storia. È stato parlamentare nella XVI legislatura e al termine del mandato, all'inizio del 2013, è tornato a dirigere «Il Giorno». Sulla sua breve e amara esperienza politica ha scritto Compagni di Camera. Il reality di una legislatura (Minerva Edizioni, 2013).

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Vittorio Feltri - La fine di una storia - Un monello irrequieto e manesco - Maestro, amante e vagabondo - Un dono molto speciale - Guerra di classe alla romagnola - La banda del Caffè Prati - Reggio Emilia, luglio 1912 - L'Homme Qui Cherche - La Prima guerra mondiale - «Il Popolo d'Italia». «Quotidiano Socialista» - Il socialismo nazionalista - Guerra! - L'aristocrazia delle trincee - La nascita della fede fascista - Le elezioni generali del 1919 – Appendice – Ringraziamenti – Note - Indice dei nomi - Inserto fotografico