Giovanni Gentile. Gli anni giovanili Stampa E-mail

Salvatore Costanza

Giovanni Gentile
Gli anni giovanili 1875-1898

Angelo Mazzotta Editore, pagg.176, € 27,90

 

costanza_gentile  IL LIBRO – In questo saggio su Gentile giovane, che riguarda soprattutto gli anni sino al '98, ma anticipa sviluppi della prima maturità, si argomenta la sostanziale politicità del suo precoce impegno intellettuale. "Distacco consapevole da una Sicilia amara, e orgogliosa rivendicazione del carattere della propria ricerca, costruendo un'immagine di sé, uomo di pensiero e di scuola, cui vorrà restar fedele sino alla fine". A monte, è l'interesse per i demopsicologi e a valle i primi fantasmi della Sicilia "sequestrata": sono i testi che, a giudizio di Salvatore Costanza, fanno pubblico documento della "politica" di Gentile giovane.

  DAL TESTO – “Per Gentile […] il "verismo" siciliano, formalmente connesso con la materia dei costumi dell'Isola, si caratterizzava per i suoi legami teorici con l'arte d'oltralpe come prodotto estraneo alla cultura regionale, una anomalia dello spirito e della moralità propri della tradizione sicula. Non riconoscendo al "verismo" né il capovolgimento dei simboli stratificati nella immagine del "popolo", né 1'operazione compiuta da Verga, De Roberto e Pirandello nei loro romanzi dedicati alle transizioni generazionali per un vero e proprio "processo" al Risorgimento, Gentile si allontanava dal "cuore" stesso della Sicilia, come avevano pensato gli amici di "Helios", nonostante la sua filiale devozione al luogo natío. Gli stessi "approcci" iniziali al marxismo si riconducevano a quella funzione chiarificatrice e unificatrice dell'idealismo, contro i residuati delle tendenze materialistiche e antiromantiche, che il giovane filosofo considerava come un "uscire fuori dell'Isola", cioè dalla "fisionomia regionale" della sua cultura, per assimilarsi ai movimenti spirituali della nuova Italia.”

  L’AUTORE – Salvatore Costanza ha insegnato Storia nella Libera Università del Mediterraneo di Trapani ed Ecostoria nell'Istituto Superiore per le tecniche di conservazione dei heni culturali e dell'ambiente. Ha pure svolto attività di ricerca per la Fondazione (ex Bihlioteca) G. G. Feltrinelli di Milano, collaborando alla rivista "Movimento Operaio", e per l’Institut für Soziologie und Ethnologie dell'Università di Heidelberg. Alla Sicilia moderna e contemporanea ha dedicato il suo maggiore impegno di storico con gli studi sul Risorgimento (La libertà e la roba, 1998), sulla marginalità sociale (La Patria armata. Stato unitario e renitenza di massa in Sicilia, 1989), sui Fasci dei Lavoratori (1954) e il movimento contadino (Dai Fasci Siciliani al socialismo rurale, 1996). Al volume La Patria è il mondo? Socialismo, emigrazione e nazionalità tra Italia e Australia (1992) è stato assegnato, nel '94, l'”Howard R. Marraro Prize” della Society for Italian Historical Studies di New York. All'area della Sicilia estremo/occidentale ha dedicato l'edizione critica, condotta sugli autografi del 1591/95, della Istoria di Trapani di Giovan Francesco Pugnatore (1984) e le ricerche pubblicate in Tra Sicilia e Africa. Storia di una città mediterranea (2005). Giornalista e scrittore (Premio Erice, 1957), ha lavorato, dal 1957 al '76, come redattore e corsivista nel quotidiano L'Ora di Palermo. Già segretario (1965) e, dal '77, presidente della Società Trapanese per la Storia Patria, è componente del Comitato scientifico del Centro Internazionale di Studi Risorgimentali Garibaldini e presidente dell'ISRI di Trapani. Ha ricevuto, nel 2000, il Premio per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Giuseppe Giarrizzo – Premessa - Capitolo I. Il paese "piccino e afoso" - Capitolo II. Il paese reale - Capitolo III. In un Liceo di provincia - Capitolo IV. Lingua e nazione - Capitolo V. Contro "ogni positivismo" - Capitolo VI. "Un singolare caso di tirannia" - Capitolo VII. Il Fascio dei Lavoratori - Capitolo VIII. Socialità della cultura - Capitolo IX. Per la cattedra di filosofia - Capitolo X. "Luntanu da l'occhi, luntanu di lu cori" – Conclusioni - Appendice documentaria - Indice dei nomi