Dittatori al cinema Stampa E-mail

Stefano Giani

Dittatori al cinema
I totalitarismi europei sul grande schermo

Gremese Editore, pagg.155, € 19,50

 

giani_dittatori  IL LIBRO – Da Hitler a Stalin, da Mussolini a Franco, da Salazar ai regimi dell'Est, questo volume ci spiega come il cinema ci ha raccontato gli anni feroci in cui l'Europa ha visto sorgere e tramontare i regimi dittatoriali, soffermandosi non solo sui titoli di grande prestigio (come Schindler's List) ma anche su quelli meno conosciuti o addirittura disponibili in Italia solo in dvd. Generi apparentemente diversissimi compongono un affresco eterogeneo e completo, che racconta le pagine buie della storia europea novecentesca attraverso l'occhio dissacrante o compiacente, ironico o disperato di registi e sceneggiatori. Dittatori al cinema non è un libro politico, e neppure di critica cinematografica: è invece una carrellata imperdibile di film, vicende, personaggi ed epoche che meritano di essere ricordati a tutti gli amanti del cinema e della storia contemporanea.

  DAL TESTO – “Tematica che, per affinità, conduce alla Caduta di Berlino (1949) di Michail Čiaureli, dedicata all'epilogo bellico. Il film, in tono trionfalistico, culmina con la rocambolesca e grottesca conquista del Reichstag, dove i soldati russi, in festa, leggono esultanti l'elenco dei loro nomi e rispettive regioni di provenienza. Nell’epica agiografica del regime, sulla quale Čiaureli costruì la propria carriera, il regista aveva inserito episodi inventati che celebravano Stalin. La sua partecipazione al tripudio dei militari sovietici a Berlino, oltre a mettere un sigillo sulla vittoria, aveva un alone taumaturgico, favorendo l'incontro di due soldati innamorati che coronavano il loro sogno.
  “Elementi ricorrenti, mischiati a pure fantasie. Stalin non partecipo mai ai festeggiamenti sulle rovine del parlamento tedesco, ben consapevole dei sacrifici umani, delle difficoltà che attendevano il Paese e del rischio che quell'affermazione potesse rivelarsi una vittoria di Pirro. D'altronde Čiaureli, georgiano come Stalin, che aveva scelto di far recitare nei panni del dittatore un celebre attore conterraneo - Michail Gelovani - era il cantore ufficiale del "padre dei popoli".”

  L’AUTORE – Stefano Giani (Milano, 1959) è laureato in Lettere, Scienze storiche e Documentazione storica all'Università degli Studi di Milano dove svolge attività di ricerca e didattica presso la cattedra di Storia sociale dello spettacolo, occupandosi specificatamente di musica e cinema. Ha trovato per primo la sceneggiatura originale del Grande dittatore di Chaplin, sul quale ha scritto una tesi magistrale e un articolo a carattere scientifico per la rivista «Memoria e ricerca». Ha collaborato alla stesura delle parti relative a cinema, radio, televisione e stampa sul portale web celebrativo per i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia allestito dalla Fondazione Cariplo e dai Fratelli Alinari in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano e lo Iulm. In ambito universitario si è occupato anche di teatro. Lavora al «Giornale» in qualità di giornalista professionista ed è titolare del blog Pensieri e parole.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Totalitarismo e dittatura, volti gemelli del "secolo breve" – 1. Le facce del totalitarismo (1.1. Hitler e la Germania (1.1.1. La nascita del mostro, ovvero la premonizione - 1.1.2. La recita del mostro, ovvero bugie e propaganda - 1.1.3. Il mostro oggi: la retrospettiva) – 1.2. Stalin e l'Unione Sovietica - 1.2.1. Dalla Rivoluzione alla fine della guerra - 1.2.1.1. Bugie da favola - 1.2.1.2. Gli spot del regime - 1.2.1.3. Addio vecchia Russia zarista - 1.2.2. Disgelo e stagnazione - 1.2.3. Lo sguardo del nuovo millennio) - 1.3. L'ANALISI/Lo scontro fra totalitarismi (1.3.1. La pulizia etnica: Schindler's List di Steven Spielberg - 1.3.2. La pulizia di classe: Katyn di Andrzej Wajda)) - 2. ...E quelle della dittatura (2.1. In Italia (2.1.1. Il cinema fascista - 2.1.2. Gli anni di Salò - 2.1.3. La lotta partigiana - 2.1.3.1. L'ANALISI/Porzûs di Renzo Martinelli - 2.1.4. Cartoline del dopoguerra - 2.1.4.1. L'ANALISI/La vita è bella di Roberto Benigni - 2.2. In Francia - 2.2.1. L'ANALISI/L'ultimo metrò di François Truffaut - 2.3. Nel Mediterraneo - 2.3.1. La Spagna alle prese con il Caudillo - 2.3.1.1. La guerra civile - 2.3.1.2. La dissidenza - 2.3.1.3. L'ANALISI/Il labirinto delJauno di G. del Toro - 2.3.2. Il Portogallo tra Pereira e Salazar - 2.3.3. Nel segno di Z: vita e morte tra i tiranni greci - 2.4. Al dilà della cortina di ferro - 2.4.1. Purghe staliniste alla cecoslovacca: La confessione di Costa-Gavras - 2.4.2. Le spie che vengono dall'Est: Le vite degli altri - 2.4.3. La Polonia dei dannati: Il pianista di Roman Polanski – 2.4.4. L’Ungheria di sopravvissuti e sopravviventi: Senza destino e Music Box) – Conclusioni… in forma di cinema – Ringraziamenti - Bibliografia