Europa kaputt. (S)venduti all’Euro Stampa E-mail

Antonio Maria Rinaldi

Europa kaputt
(S)venduti all’Euro

Piscopo Editore, pagg.193, € 5,00

 

rinaldi_kaputt  IL LIBRO – L'analisi di Antonio Maria Rinaldi mostra chiaramente come la Banca Centrale Europea partecipi a una competizione mondiale dove il gioco si fa sempre più duro in condizioni di handicap istituzionale e secondo una visione della sua azione limitata alla stabilità dei prezzi; a che le politiche di coesione sono orientate da un solidarismo volto a compensare le asimmetrie nascenti dai divari strutturali di produttività, invece di prefiggersi di rimuoverli, secondo una politica abbondantemente sperimentata nella sua fallacia nel Mezzogiorno d'Italia. Il dubbio più forte che emerge dall'incalzare dell'analisi è che ciò possa avvenire perché gli egoismi nazionali sono troppo forti. Forse è stato già superato il punto del non ritorno, ossia che la creazione europea - l'organismo biogiuridico a cui si è dato vita, per dirla à la Guarino - non sia più sanabile.

  DAL TESTO – “La moneta unica si fonda su principi aleatori, la sua struttura è assimilabile a una costruzione su un terreno sismico senza tuttavia aver adottato criteri antisismici, incapace di reggere al primo terremoto a cui è andata incontro, precludendo ogni possibilità di crescita alle economia di molti paesi perché concepita come si può costruire un OGM (Organismo Geneticamente Modificato) in laboratorio, magari ubicato a Francoforte in qualche ufficio dei piani alti della Bundesbank, certamente più idonea nel fungere da stimolo e volano a operazioni finanziarie fine a se stesse che a supportare l'economia reale delle imprese e delle famiglie.
  “Tutto il meccanismo su cui si regge I'impianto per il sostentamento della moneta unica è palesemente sbagliato e l'ostinazione nel non provvedere a nessuna correzione ha ulteriormente peggiorato la sua sostenibilità nel tempo, avendo affidato tale compito al rispetto di parametri macroeconomici che non consentono di porre le realtà economiche di tutti i paesi sullo stesso piano, favorendone alcuni (a dir la verità pochissimi) ed esponendo a totale rischio gli altri.”

  L’AUTORE – Antonio Maria Rinaldi, 58 anni, laureato in economia alla LUISS negli anni '70, ha ricoperto importanti incarichi nel campo finanziario mobiliare, passando dai più prestigiosi Istituti Bancari al Servizio Borsa CONSOB, fino a ricoprire la carica di Direttore Generale della Capogruppo finanziaria dell'ENI. È docente presso l'Università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara in Finanza Aziendale e presso la Link Campus University di Roma in Corporate & Investment Bankinge Mercati finanziari & Commercio Internazionale. È autore nel 2011 di Il Fallimento dell'Euro?, antesignano nella letteratura critica verso l'unione monetaria europea, vincitore del Premio giornalistico Lucio Colletti 2013.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Paolo Savona - (S)Venduti all'Europa - I Ripetuti Piani di Dominio della Germania - L'Euro non è una moneta - Scenario attuale - Rapporto Cecchini - Piano "B" - Piano "D" - Fiscal Compact - Ripetuti errori - Problema del debito - Considerazioni finali – Postfazione, di Alberto Bagnai - Bibliografia