1914. Come la luce si spense sul mondo di ieri Stampa E-mail

Margaret MacMillan

1914
Come la luce si spense sul mondo di ieri

Rizzoli, pagg.778, € 28,00

 

macmillan_1914  IL LIBRO – “La luce si sta spegnendo su tutta Europa e non la vedremo più riaccendersi nel corso della nostra vita”: sir Edward Grey, segretario di Stato inglese per gli Affari esteri, percepì con chiarezza le dimensioni della crisi che nel giro di pochi giorni, di poche ore, avrebbe portato il continente europeo sull’orlo della catastrofe. Ma lo scoppio del conflitto, nell’agosto 1914, non fu che l’ultima maglia di una lunga catena di eventi, il momento che racchiuse – comprimendole – inquietudini e aspirazioni di un’epoca intera. Insieme ai profondi mutamenti sociali, culturali e tecnologici che trasformarono la natura della civiltà europea tra Ottocento e primo Novecento, l’autrice ripercorre gli antefatti, le tensioni accumulate, le scelte contingenti, spesso dovute a fraintendimenti, debolezze, ripicche tra politici e generali: il risultato è una ricostruzione, capillare e brillante, di un’ora fatale dell’umanità.

  DAL TESTO – "L'attentato di Sarajevo era stato organizzato da un serbo bosniaco, Gavrilo Princip, figlio di un contadino che aveva lavorato la terra per tutta la vita: era un giovane esile, introverso e sensibile. Princip, che sognava di diventare un poeta, aveva fatto diverse scuole senza grande profitto. «Ovunque andassi, mi prendevano per un rammollito», dichiarò alla polizia il giorno del suo arresto, il 28 giugno: «Io fingevo di essere un debole, ma in realtà non lo ero». Nel 1911 era stato risucchiato dal mondo sotterraneo della politica rivoluzionaria. Insieme ad alcuni amici-cospiratori iniziò a progettare attentati contro bersagli eccellenti, come l'imperatore o qualcuno di molto vicino a lui. Le vittorie della Serbia nelle guerre balcaniche del 1912 e 1913 e la sue notevole espansione territoriale lo avevano convinto del fatto che la vittoria finale degli slavi non poteva essere lontana. In Serbia i Giovani Bosniaci e le loro attività sovversive erano guardate con una certa simpatia. Da oltre un decennio alcuni elementi del governo serbo spalleggiavano le attività dei gruppi paramilitari e delle cellule terroristiche attive in territorio nemico, soprattutto nell'Impero ottomano e in Austria-Ungheria. L'esercito forniva denaro e armi alle bande armate serbe in Macedonia e faceva entrare illegalmente materiale bellico in Bosnia, un po' come l'Iran di oggi sostiene gli Hezbollah libanesi."

  L’AUTRICE – Margaret MacMillan, nata a Toronto, insegna all’Università di Oxford, dove è direttrice del St Antony’s College. Tra i suoi libri, Parigi 1919 (2006).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. L'Europa nel 1900 - 2. La «splendid isolation» della Gran Bretagna - 3. «Guai a te, o Paese, che per re hai un ragazzo!». Guglielmo II e la Germania - 4. Weltpolitik. La Germania sulla scena internazionale - 5. La supercorazzata. La competizione navale tra la Gran Bretagna e la Germania - 6. Amicizie improbabili. L'Entente Cordiale tra la Francia e la Gran Bretagna - 7. L'orso e la balena. La Russia e la Gran Bretagna - 8. Lealtà nibelunga. La Duplice Alleanza austro-tedesca - 9. Che cosa avevano in mente? Speranze, paure, idee e presupposti - 10. Chi sognava la pace - 11. Chi pensava alla guerra - 12. Piani di guerra - 13. Le prime crisi internazionali: la Germania, la Francia e il Marocco - 14. La crisi bosniaca. La Russia e l'Austria-Ungheria ai ferri corti nei Balcani - 15. 1911, l'anno della discorsia. La Crisi di Agadir - 16. Le prime guerre balcaniche - 17. Il grande bivio. L'Europa negli ultimi mesi di pace - 18. L'attentato di Sarajevo - 19. La fine del Concerto europeo. L'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia - 20. Le luci si spengono. L'Europa nell'ultima settimana di pace - Epilogo - Ringraziamenti - Note - Bibliografia - Indice dei nomi