Gabriele D'Annunzio Stampa E-mail

Lucy Hughes-Hallett

Gabriele D'Annunzio
L'uomo, il poeta, il sogno di una vita come opera d'arte

Rizzoli, pagg.624, € 25,00

 

hughes-hallett_dannunzio  IL LIBRO – Tra la ristrettezza mentale, la corruzione e le tensioni sociali del neonato regno d'Italia e la Belle Èpoque parigina, tra la grande guerra, i rivolgimenti europei e l'ascesa del fascismo e del nazismo, Gabriele D'Annunzio ha trascorso l'esistenza creando e alimentando il suo mito. Dagli amori esagerati alla ferocia dei suoi discorsi pubblici, dai capolavori letterari all'impresa di Fiume, dalla corrispondenza col Duce fino all'esilio del Vittoriale. Lucy Hughes-Hallett ci parla di un personaggio complesso e contraddittorio, straordinariamente dotato come artista, carismatico, capace di amare in modo tenero e smodato, ma spesso sgradevole, estremo, razzista. Si tiene lontana dai giudizi sommari e mette in risalto le multiple personalità dannunziane, e il fascino innegabile che esercitò su intere generazioni di italiani.

  DAL TESTO – "Da Nietzsche, D'Annunzio aveva tratto la concezione della tragedia come qualcosa di sacro e di arcaico, traboccante di vigore amorale e spietato. Un teatro era una fornace in cui il vile metallo delle persone comuni si poteva fondere, legare e rifondere fino a ottenere un vero e proprio «popolo», duro e lucido come il bronzo. Il poeta aveva letto che quando gli ateniesi avevano lasciato il teatro, entusiasti dopo una rappresentazione delle tragedie di Eschilo, erano andati da un tempio all'altro, percuotendo gli scudi appesi sotto i portici come se fossero gong giganteschi e urlando: «Patria! Patria!». Era quello l'effetto che desiderava avessero le sue opere teatrali.
  "In Grecia aveva visto statue antiche che erano state dissotterrate dopo essere rimaste sepolte per secoli, e aveva scorto nella loro ricomparsa il primo passo verso un nuovo Rinascimento greco e latino. Nella Città morta unì il progetto eroico dell'archeologia moderna alle passioni decadentiste (incesto tra fratello e sorella, possessività omicida). L'eroe archeologo, frugando tra le vestigia di una civiltà convulsa, libera un'energia spaventosa. Allo stesso modo, scrivendo drammi nuovi basati sulla tragedia antica, D'Annunzio avrebbe sguinzagliato il potere di Dioniso nel mondo. Avrebbe creato un nuovo teatro, radicato, non nell'oscura cultura nordica dei nani, dei draghi e dei cavalli mutilato wagneriani, bensì nella luce abbagliante e nella violenza tragica dell'antica Grecia."

  L’AUTRICE – Lucy Hughes-Hallett, storica e critica del Sunday Times, è la pluripremiata autrice della biografia di Cleopatra. Gabriele d’Annunzio ha vinto il Samuel Johnson Prize 2013, il più importante premio inglese per la saggistica.

   INDICE DELL’OPERA – Parte prima. Ecce Homo - Il luccio - Avvistamenti - Sei mesi - Parte seconda. Correnti - Il culto - La gloria - Il Liebestod - La terra natia - La giovinezza - La nobiltà - La bellezza - L'elitarismo - Il martirio - La malattia - Il mare - Il decadentismo - Il sangue - La fama - Il superuomo - La virilità - L'eloquenza - La crudeltà - La vita - Il teatro - Scene di vita - La velocità - Il caleidoscopio - Le fauci della guerra - Parte terza. La guerra e la pace - La guerra - La pace - La «città olocausta» - La quinta stagione - La clausura - Ringraziamenti - Note - Bibliografia - Indice dei nomi