Il nemico fidato |
Giorgio Scotoni Il nemico fidato Casa Editrice Panorama, pagg.448, € 28,00
IL LIBRO – Questo saggio – prima indagine sistematica sui documenti desecretati dagli archivi locali e federali russi – svela la condotta della Wehrmacht e la prassi d’occupazione dell’ARMIR al fronte russo. La ricerca sul campo nelle regioni del Don occupate dal Corpo Alpino conferma le memorie dei veterani italiani. Centinaia di riscontri d’archivio russi documentano che lo stereotipo del ‘buon italiano’ e del ‘cattivo tedesco’ appare sorprendentemente conforme alla realtà. Più che la peculiare bontà dei nostri alpini risalta il contegno degli hitleriani, in una ‘Guerra di sterminio’ senza eguali nella storia europea. DAL TESTO – “Sull'Alto e Medio Don lo scopo dichiarato delle autorità militari italiane è ripristinare quanto prima i servizi di stato civile, l'istruzione, la sanità, l'amministrazione giudiziaria e la pubblica sicurezza, ossia «la difesa contro i banditi». Nei rapporti con la popolazione i comandi dell'8° Armata si prefiggono di ripetere l'esperienza positiva del CSIR. Invero, secondo il gen. Messe, il contegno del Corpo di Spedizione sarebbe riuscito ad accattivarsi la simpatia e lo spirito di collaborazione degli abitanti locali: un risultato conseguito attraverso «la generosità del trattamento riservato ai prigionieri, nonostante le draconiane disposizioni tedesche, l'assistenza materiale e morale alle popolazioni che i comandi italiani mai negano, l'azione capillare del soldato italiano ispirata a nobiltà di sentimenti e a superiore civiltà». L’AUTORE – Giorgio Scotoni insegna storia russa all'università di Voronezh, dove è approdato con una tesi sul Corpo Alpino al fronte tedesco-sovietico. Dal 2001 studia l'esperienza della "Grande Guerra patriottica", ricercando nuove fonti sul Regio Esercito in URSS. Nel 2007 ha tradotto e commentato per la Casa Editrice Panorama i principali testi - tutti inediti in Italia - della storiografia russo-sovietica sull'annientamento dell'ARMIR: L'Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-43). Nel 2008, sempre per la Casa Editrice Panorama, ha pubblicato, con Sergej Filonenko, la raccolta Retroscena della disfatta italiana in Russia nei documenti inediti dell'8° Armata - opera che per la prima volta illustra la tragica vicenda attraverso i materiali dei comandi italiani conservati negli archivi di Mosca. Nel 2011 ha curato sul tema la grande mostra italo-russa "Ritorno sul Don". Il nuovo volume, sul regime d'occupazione nell'Alto Don, completa la trilogia dedicata all'ARMIR estendendo il campo dell'indagine i piani coloniali, lo sfruttamento economico, i crimini contro la popolazione e i prigionieri di guerra sovietici. INDICE DELL’OPERA – Premessa, di Gian Paolo Caselli - Note di semantica grafica e di traslitterazione dal russo – Introduzione. La storiografia russo-sovietica sul "Nuovo Ordine" (I. Gli studi sovietici (1941-1990) - II. La rinascita della scienza storica russa - III. Gli approcci odierni al Drang nach Osten) - Parte I. Dal Csir all’Armir - 1. Alla conquista del Lebensraum sovietico - 1.1. Una guerra speciale (Peculiarità della guerra a Oriente - Il Secondo Libro) - 1.2. La 'Ostpolitik' nazionalsocialista (L'alleanza strategica col Regno d'Italia - L'espansione militare in Europa centro-orientale - Il piano "Barbarossa" - Solve et coagula) - 1.3. L'eugenetica hitleriana (Il programma di rigenerazione razziale dell'Est Europa - SS-Mann und Blutsfrage - Il 'Piano della Fame' - Il GeneralPlan Ost) - 2. La prassi hitleriana di colonizzazione - 2.1. Le direttive dell'Alto Comando Tedesco (Gli ordini 'criminali' dello OKW - La preparazione ideologica nella Wehrmacht) - 2.2. Il cantiere dello sterminio (Il sistema d'amministrazione coloniale - Un gradito ritorno? - Achtung banditen) - 2.3. La doppia guerra nel 1941 (Tre macrofenomeni - L'ecatombe dei prigionieri sovietici - L'olocausto del 1941) - 3. Il Regio Esercito al fronte russo - 3.1 L'adesione al Drang Nach Osten (I nuovi scenari dell'Asse - L'arsenale di propaganda) - 3.2. Il Corpo di spedizione italiano in URSS (La Campagna in itinere (9 luglio 1941 - 9 luglio 1942) - I memorandum Messe) - 3.3. Il dispiegamento dell'8° Armata (La svolta del 1942 - L'8° Armata italiana sul teatro di Stalingrado - Il dirottamento del Corpo Alpino) - Parte II. Gli alpini sull’Alto Don - 4.1. L’organizzazione delle retrovie italiane - 4.1. Il regime nelle retrovie Armir (I dividendi della vittoria - Le politiche di colonizzazione - L'Armata convenzionata) - 4.2. Resistenza e repressione (L’organizzazione locale della guerra partigiana - La lotta agli occupanti italo-tedeschi – L’apocalisse sul Donbass – L’apparato repressivo dell'8° Armata ) - 4.3. Le cinque giornate di Pavlograd (Nella ridotta do Pavlograd - Lotta e liberazione - La città martire) - 5. Il nuovo ordine nel Generalbezirk Woronesh - 5.1. L'esperienza d'occupazione del Corpo Alpino (L'italianizzazione dell'apparato collaborazionista - Le politiche pubbliche d'occupazione) - 5.2. I campi di prigionia italiani (I lager nelle retrovie dell'ARMIR - Il sistema d'internamento sul Don) - 5.3. Lotta antipartigiana e crimini di guerra (I compiti di sicurezza delle truppe alpine - Il crollo dell'inverno 1942-1943 - La ritirata del Corpo Alpino) - 6. La guerra di sterminio sull'Alto Don - 6.1. I dati d'archivio sovietici (Le inchieste delle Commissioni - I misfatti d'occupazione sul Don) - 6.2. I 175 atti del fronte di Voronezh (I nuovi dati sul Vernichtungskrieg) - 6.3. Le inchieste sovietiche sui militari italiani (La creazione di un diritto ad hoc - Le indagini sui criminali di guerra dell'ARMIR - Il caso del capitano Musitelli) – Appendice – Documenti - Atti e Relazioni – Mappe - Materiali fotografici - Bibliografia
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