All'alba dei nidi infranti |
Roberto Franco All'alba dei nidi infranti Gruppo Albatros Il Filo, pagg.279, € 15,00
IL LIBRO – Una segretissima organizzazione di neonazisti programma una serie di attentati simultanei con lo scopo di accelerare la disintegrazione dell'Unione europea. In una città del Nord Italia, Cola, giovane razzista separatista, si mette al servizio di questo disegno accettando di infiltrarsi in diversi ambienti a scopo di provocazione. Riesce a manipolare un gruppo di metallari che gravita attorno a una band metal-industrial di estrema destra, portandoli a commettere una serie di delitti in modo da legarli a una sorta di patto occulto. Nonostante il fallimento finale di questa strategia, i fantasmi dei crimini perpetrati lo perseguiteranno anche quando si distaccherà dalla politica per immedesimarsi totalmente nella sua segreta natura omosessuale - vagando come un ossesso nei recessi del mondo gay cittadino, preda di sogni e ossessioni sadomasochistiche in fondo speculari alla sua ideologia superomistica e al suo culto della violenza. Una serie oscura di eventi lo condurrà però di nuovo al servizio dell'eversione. Sullo sfondo di un'Europa economicamente e politicamente agonizzante, le ombre del terrorismo nero risorgono sotto forme inattese e sorprendenti. DAL TESTO – “Alcuni camerati stranieri del Circolo si sono messi a discorrere con pezzi grossi della reggenza dello stesso per il Nord Italia. Usano un italiano stentato, a parte uno con gli occhiali da ciclista che gli pendono sul petto, che parla solo francese. Infine nota tre picchiatori che discorrono con un uomo piccolo con gli occhiali. Sono tutti e quattro intimi del Magmatico. Il Magmatico è colui che da quarant'anni, nell'ambiente cittadino, funge da interfaccia tra la destra eversiva e quella istituzionale. È attualmente sottosegretario e aspira a un ministero, ma ben pochi italiani possono immaginare quale inaudito potere si celi dietro la sua figura buffa, volutamente macchiettistica. Dispone di un esercito privato, tra picchiatori, delinquenti, mezzi camorristi. E certamente coinvolto in numerosi fatti di sangue degli anni Settanta, ma nessuno o quasi ha mai osato pubblicamente dire una mezza parola su questo. Il suo nome è stato sistematicamente omesso da qualsiasi inchiesta sull'eversione, quando i suoi sodali e compagni di strada erano bersagliati un giorno sì un giorno no dalle accuse più infamanti. È sempre stato considerato dagli oppositori, paradossalmente, uno tra i più presentabili tra i vecchi fascisti. Qualcuno sostiene che molti segreti degli anni bui del paese verranno fuori solo quando lui morirà.” L’AUTORE – Roberto Franco è da sempre un attento osservatore dei movimenti politici e delle culture alternative. Nato quarantuno anni fa a Milano, ha esordito come narratore nel 2001 con Urbane morti (Effedue), una satira dalle tinte macabre sulla decadenza della sua città natale. Ha collaborato a lungo al mensile "Il Mucchio Selvaggio", occupandosi sia di musica alternativa che di saggistica politico-filosofica.
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