Memorie di un condannato a morte |
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Luigi Federzoni Memorie di un condannato a morte Le Lettere, pagg.154, € 16,00
DAL TESTO – “Quest'uomo non si rende conto che adesso, con le sue escandescenze, svelando la propria genuina natura, scopre i moventi di tanti passati atteggiamenti in apparenza contraddittori. Così i moltissimi che ne ammirarono e assecondarono per lungo tempo l'opera quasi di pater patriae non senza dovere peraltro trasalire spesso di angoscia per i suoi colpi di testa e per le sue vanità, sono in grado di stabilire una buona volta con unitaria precisione il profilo biografico, politico e psicologico di chi poté sembrare il genio stesso dell'incoerenza e della volubilità. Gli atti del capo della Repubblica di Salò e dintorni non meno che le pagine dell'autorevole libellista della «Corrispondenza Repubblicana» danno ora pienamente ragione della condotta oscillante tenuta dal duce dinanzi al problema per lui più delicato ed essenziale: le relazioni fra la Corona e il regime. Ora insomma conosciamo finalmente e interamente il vero Mussolini.” L’AUTORE – Luigi Federzoni (1878-1967), scrittore, giornalista e uomo politico, esponente di primo piano del movimento nazionalista italiano, fu ministro delle Colonie e, poi, dell’Interno, presidente del Senato per un decennio. Fu, insieme a Grandi, uno dei protagonisti della congiura che portò alla fine del regime. Fra le sue opere Italia di ieri per la storia di domani. INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Francesco Perfetti - Memorie di un condannato a morte - Premessa. Il "mea culpa" di un responsabile - I. Non tradimmo salvammo il Paese - II. Quel che avvenne al Gran Consiglio - III. Una tragica pagliacciata – IV. Un orgoglio demoniaco – V. Così la rivoluzione è finita - VI. Dopo il delitto Matteotti - VII. Sterminio per il Tiburtino - VIII. Il nemico al Viminale - IX. Le stragi di Firenze - X. Idoli giù dal piedistallo - XI. Vita contro vita - XII. Il lucignolo dell'ideale - XIII. Il sogno del bagno di sangue - XIV Ricatto al re – XV. Un ammonimento al re - XVI. "Far fuori" il principe - XVII. Farinacci re! - XVIII. Mutar bandiera! - XIX. L'eccidio della "fiera" a Milano - XX. I reali non succedono più! - XXI. Una battaglia per qualche nastrino - XXII. Sventura diventa virtù - XXIII. Come sono morti i giustiziati di Verona - Appendice. Resoconto dell'ultima seduta del Gran Consiglio
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