Mircea Eliade. Le forme della tradizione e del sacro Stampa E-mail

a cura di Giovanni Casadio e Pietro Mander

Mircea Eliade
Le forme della tradizione e del sacro

Edizioni Mediterranee, pagg.170, € 12,50

 

casadio_mander_eliade  IL LIBRO – Perché un nuovo libro su Mircea Eliade? Le risposte potrebbero essere tante e diverse: perché, senza essere un filosofo, egli è stato uno dei pensatori più influenti del XX secolo; perché ha segnato una svolta cruciale nello studio dei fenomeni religiosi; perché una parte notevole della sua opera è ancora ignota o malnota al pubblico colto e di non facile accesso anche agli specialisti accademici; perché sul suo conto si è ormai diffusa una leggenda nera per dissipare la quale è indispensabile che si diffonda la conoscenza dei documenti originali inquadrati filologicamente nel loro contesto storico. Ma si riassumono in fondo in una: interrogarsi su Eliade, la cui vita è stata quasi coeva del secolo testé trascorso, è come interrogarsi sulla storia spirituale di un passato in cui affondano le nostre radici presenti.
  L'Italia, non solo quella del Rinascimento, è stata quasi una seconda patria per il romeno Eliade. E tutti italiani sono i nove autori di questo libro che però affronta temi di respiro universale. Della vita e della visione del mondo (eros, politica e religione) di Eliade si occupano Casadio e Scagno. Prandi e Ravasi trattano aspetti chiave della teoria del sacro (il tempo e la storia; la trasmutazione alchemica). Le tangenze del pensiero di Eliade con quello di altri studiosi della religione sono esaminate da Marchiano e Mander. Due contributi (Montanari e Angelini) approfondiscono i rapporti con J. Evola ed E. de Martino, che di Eliade furono compagni di lungo corso.

  DAL TESTO – “L'incontro di Eliade con le idee di Evola coincide con un periodo di formazione nel quale Eliade pensa - e sogna - in grande. Da studente, ancor prima che da studioso, egli è animato da progetti ambiziosi. Vuol divenire un "uomo universale", alla maniera dei sapienti del Rinascimento; vuol essere un modello per i coetanei della prima generazione della Grande Romania che si era formata dopo la prima guerra mondiale. In questo senso, egli aveva rinunciato a una formazione illuminista di stampo francese e si era volto all'Italia per approfondire gli studi sulle correnti magico-ermetiche dell'umanesimo rinascimentale. L'obiettivo era quello di usare la scienza contro i limiti positivistici della scienza e di riaccreditare la "scienza della natura" (o "magia naturale") evitando le forme di riduzionismo connesse all'idea materialistica di progresso. Di qui un suo ulteriore progetto, che era quello di promuovere un "nuovo umanesimo" non limitato al mondo occidentale moderno, ma esteso, nel tempo, alle sue propaggini rinascimentali e, nello spazio, all'Oriente e in particolare all’India. Quando Eliade parte per l'India (fine novembre 1928), va alla ricerca dell’”Individuo Assoluto”: già sulla nave che lo porta a Ceylon scrive Faptul magic, lavoro ispirato a Evola. Quando si reca a Calcutta, scrive a Evola e si fa inviare copie dei suoi lavori. Evola gli risponde con la lettera del 28 maggio 1930 e gli spedisce, fra l'altro, L'uomo come potenza (1925), che quasi certamente Eliade già conosceva, e che può orientarlo per le nuove ricerche, pieno com’è di richiami all’opera di John Woodroffe, studioso di tantrismo, amico e collaboratore di Evola nella rivista Ur.”

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Giancarlo Seri - Eliade, De Martino e il problema dei poteri magici, di Pietro Angelini - Mircea Eliade visto da Mircea Eliade, di Giovanni Casadio - L'Assiriologia ed Eliade, di Pietro Mander - L'ordine sacro del cosmo: l'imperativo smarrito. Posizioni a confronto Eliade-Zolla-Culiano, di Grazia Marchianò - Eliade ed Evola: aspetti di un rapporto "sommerso", di Enrico Montanari - Tempo del mito e tempo del moderno in Mircea Eliade, di Carlo Prandi - La struttura iniziatica dell'opus. Il simbolismo metallurgico-biologico nella considerazione eliadiana dell'alchimia, di Guido Ravasi - Eliade e il Giudeo-Cristianesimo, di Roberto Scagno - Indice dei nomi propri di persona