Giorgio Arfaras
Il potere delle fondazioni Dopo lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena: tutto quello che c'è da sapere sulle fondazioni bancarie
Dino Audino Editore, pagg.80, € 9,50
IL LIBRO – Dopo lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, emerso a inizio 2013, qualcuno ha riscritto così la celebre frase di Brecht contro le banche: «Che cos’è una rapina in banca di fronte alla fondazione di una banca?». Ma lo scandalo è davvero colpa delle fondazioni bancarie finite in mano alla politica? È davvero nelle fondazioni stesse l’origine della corruzione e della malversazione? In questo libro Arfaras cerca di smontare la faciloneria con la quale si tranciano giudizi sommari e prova a sbrogliare la matassa, analizzando anche quanto avviene nelle banche europee. Quando e perché le fondazioni bancarie sono nate, come funzionano e come dovrebbero funzionare, se sia vero che la privatizzazione delle banche avviata nel 1990 è servita soltanto a portare le stesse sotto il controllo della politica, cioè delle forze politiche dominanti nei singoli territori. Un’analisi rigorosa piena di dati oggettivi sulla presenza della “politica”, sulla gestione dei fondi per le erogazioni e per gli investimenti sul territorio, sulle capacità gestionali teoriche e pratiche di questi anni, sul rapporto condizionante con il debito pubblico italiano da un lato e la pressione delle direttive europee dall’altro. Perciò leggendo capiremo i derivati spiegati attraverso la narrazione biblica della vicenda di Rachele e Giacobbe, capiremo perché Alessandro Profumo si è trovato in difficoltà con la sua fondazione, capiremo come la leggendaria banca svizzera UBS non sia poi così diversa nel funzionamento dal Monte dei Paschi e così via. In appendice stralci delle leggi che hanno segnato il cammino delle fondazioni bancarie.
DAL TESTO – “Le fondazioni hanno origine da un processo di riassetto del sistema bancario avviato con la legge 218 del 1990, detta legge Amato. Questa legge ha avviato il processo di ristrutturazione del sistema bancario nazionale, incentivando la trasformazione delle Casse di Risparmio e degli Istituti di Credito di Diritto Pubblico (le BIN lo erano già) in società per azioni. “In seguito è stata emanata la direttiva Dini e la legge n. 474/94 che modificano l'insieme delle norme della legge Amato, che obbligava gli enti conferenti a mantenere il controllo pubblico delle banche conferitarie. La legge e la relativa direttiva hanno, quindi, introdotto incentivi fiscali per quegli enti che, nei cinque anni successivi all'entrata in vigore della legge, avessero ceduto le partecipazioni bancarie, diversificando così il loro patrimonio. “La legge Amato e la direttiva Dini non avevano assicurato un assetto normativo stabile agli enti conferenti, né ne avevano stabilito gli scopi. Il complesso normativo della legge n. 461/98, nota come legge Ciampi, ha colmato la lacuna, definendo l'assetto giuridico delle fondazioni di origine bancaria, disciplinandole sotto l'aspetto civile e fiscale.”
L’AUTORE – Giorgio Arfaras è attualmente presidente di SCM SIM SpA e direttore di Lettera Economica. Ha lavorato all’Arthur Andersen, alla Pirelli, in Prime (una società di fondi comuni prima della Fiat e poi di Generali) e, infine, al Credit Suisse. Dal 1993 al 1995 ha collaborato al Rapporto Trimestrale di Prometeia. Collabora con Linkiesta e con Limes, del cui Comitato Scientifico è membro. Dal 2009 scrive, insieme ad altri, il Rapporto sull’economia globale e l’Italia per il Centro Einaudi di Torino, del cui Comitato Direttivo è membro.
INDICE DELL’OPERA – Introduzione. La ricerca dell'ordine - Capitolo primo. I nodi delle fondazioni - Capitolo secondo. L'origine remota delle fondazioni - Capitolo terzo. Le fondazioni e le privatizzazioni - Capitolo quarto. Il bilancio delle fondazioni - Capitolo quinto. Albero delle decisioni – Conclusioni. Sommario delle tesi – Appendice. Stralci dalle leggi relative alle fondazioni bancarie
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