Lo strano caso di Fini e il suo doppio nell'Italia che cambia |
Paolo Armaroli Lo strano caso di Fini e il suo doppio nell'Italia che cambia Mauro Pagliai Editore, pagg.240, € 18,00
IL LIBRO – Con rigore scientifico e stile accattivante Paolo Armaroli ricostruisce le tante anomalie della passata legislatura: dalle due parti in commedia recitate da Fini, presidente della Camera e capopartito, agli "straordinari" ai quali è costretto Napolitano per sostenere le istituzioni, dal preannuncio di dimissioni dei governi Berlusconi e Monti, anticipatrici di quelle del Papa, a un Parlamento sempre più svuotato di potere dai decreti legge e dalla legislazione delegata. DAL TESTO – “Qui va chiarito un mistero. Perché mai quando sta per aprirsi la XVI legislatura Fini vuole, fortemente vuole, e ottiene senza che nessuno abbia nulla da ridire, la presidenza della Camera dei deputati? Il curriculum politico di Fini, com'è arcinoto, è di tutto rispetto. È stato segretario del Msi-Destra nazionale. Per tredici anni, dal 1995 al 2008, è stato presidente di Alleanza nazionale. Con Berlusconi è stato, dopo non poche perplessità (per usare un eufemismo), cofondatore del Popolo della libertà. E ottiene prestigiosi incarichi di governo nel secondo e terzo ministero Berlusconi: vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Come se tutto questo non bastasse, alla fine di gennaio del 2007 Berlusconi lo incorona suo successore nell'ipotesi di creazione di un partito unico, a costo di dispiacere alla Lega di Umberto Bossi e all'Udc di Pier Ferdinando Casini. Ciò nondimeno, si ritaglia un proprio spazio con la carica di presidente della Camera. Torniamo a ripetere: perché? L’AUTORE – Paolo Armaroli, per trent'anni professore ordinario di Diritto pubblico comparato nell'Università di Genova, dove ha insegnato anche Diritto parlamentare, e prima ancora docente di Storia delle Costituzioni nell'Università di Firenze, è stato deputato al Parlamento nella XIII legislatura - capogruppo di An alla commissione affari costituzionali, membro della giunta per il regolamento e della commissione bicamerale D'Alema per le riforme costituzionali - e componente del comitato di studio per la riforma dello statuto del Friuli Venezia Giulia. Autore di molti saggi sul referendum, sull'elezione e i poteri del presidente della Repubblica, sul governo, sul Parlamento e sul potere di grazia, ha collaborato come editorialista a «Il Tempo», «il Giornale», «La Nazione», «La Voce», il «Corriere della Sera», «Il Messaggero», «Libero». Attualmente è opinionista del «Corriere Fiorentino» e componente della Consulta statutaria della regione Liguria. INDICE DELL’OPERA – Capitolo Primo. Come nel capolavoro di Stevenson (1. Una legislatura all'insegna delle stranezze - 2. Il perché di una scelta - 3. Francesco Crispi contro il signor Hyde - 4. Il fischietto dell'arbitro) - Capitolo Secondo. Dallo scranno più alto di Montecitorio (1. 8-9 giugno 2010. Quella votazione chiusa troppo in fretta - 2. 13-14 dicembre 2010. Il fallito assalto alla diligenza ministeriale - 3. 25 febbraio 2011. E Cicchitto invita Fini alle dimissioni - 4. 30-31 marzo e 5 aprile 2011. La censura al ministro La Russa - 5. 12-13 aprile 2011. Il bis in idem e l'attacco di Giachetti - 6. 21 giugno 2011. Fini smaschera la furberia di Cicchitto - 7. 5 luglio 2011. Il presidente deplora la norma salva Fininvest - 8. 20-21 luglio 2011. Quel voto irregolare sull'arresto di Papa - 9. 11-12 ottobre 2011. E la Camera affonda il rendiconto dello Stato - 10. La Lega e la presidenza degli organi di garanzia - 11. 12 giugno 2012. Una questione di fiducia moltiplicata per tre - 12. Un giudizio d'insieme sull'arbitro della Camera) - Capitolo Terzo. Così parlò extra moenia (1. 2010 - 2. 2011 - 3. 2012 - 4. 2013) - Capitolo Quarto. Pdl e Lega: Fini si dimetta (1. La giunta per il regolamento come l'albero di Bertoldo - 2. E la casa di Montecarlo arriva a Palazzo Madama - 3. Quelle promesse da marinaio - 4. La sfiducia "morale" e una manovra a tenaglia - 5. Perché il presidente non si può sfiduciare) - Capitolo Quinto. Le dimissioni dei presidenti delle Camere (1. Giuseppe Saragat - 2. Cesare Merzagora - 3. Sandro Pertini uno e due - 4. Amintore Fanfani) - Capitolo Sesto. Le tante anomalie della XVI legislatura (1. Le tre tesi di Fini a sua difesa - 2. Gli "straordinari" di Giorgio Napolitano - 3. I saliscendi dei governi Berlusconi e Monti - 4. Il Parlamento, un Principe senza scettro) - Capitolo Settimo. La neonata legislatura: dal transitorio al precario (1. Lo spettro di Weimar - 2. Il Quirinale e la chiave del rebus - 3. La rivincita di Matteo Renzi) - Indice dei nomi
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