Il lato oscuro delle stelle |
Federico Mello Il lato oscuro delle stelle Imprimatur Editore, pagg.288, € 16,00
IL LIBRO – Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio è pronto a prendersi un pezzo importante del parlamento italiano. Nato su un blog di un comico, è diventato una delle forze politiche più importanti del nostro Paese. DAL TESTO – “Il problema però è che Casaleggio crede troppo nelle sue idee, e anche quando queste si scontrano con la realtà, lui continua ad andare imperterrito sulla sua strada: «Invece di una gestione pragmatica aveva un approccio ideologico. Fece parecchie acquisizioni di aziende decotte, pagandole fior di quattrini: un titolare di una di queste vendette a Casaleggio, diventò dirigente e arrivava a lavoro in Porsche. Inoltre, per assecondare la sua ideologia, assumeva persone che non avevano niente a che fare con la tecnologia: laureati in lettere, in storia dell'arte. Finché il boom di Internet e delle telecomunicazioni durò, tutto andò bene. Appena lo bolla scoppiò, venne tutto giù tutto nel giro di un anno». Il nostro ex Webegg, in realtà, si lascia andare anche a giudizi pesanti: «Casaleggio non è un guru. È un megalomane affetto da deliri di onnipotenza». C'è un episodio molto saporito, ai limiti del fantozzismo, che racconta bene il personaggio: «Casaleggio è sempre stato molto, molto competitivo. Nella sede di Milano c'era una squadra di calcio a undici, e lui naturalmente si era imposto come allenatore. Ogni azienda affiliata a Logica partecipava ogni anno a un torneo con la propria squadra e, quando c'erano queste partite, lui organizzava un charter, una volta a Manchester, una volta a Praga, e portava lì non solo i giocatori ma chiunque fosse interessato - altri dipendenti, familiari - a seguire il torneo a spese dell'azienda. Quando eravamo già diventati Webegg, quelli di Logica ci invitarono comunque e lui voleva a tutti i costi vincere. Fu così che fece fare il badge ad alcuni ragazzi che giocavano nelle giovanili del Torino, li fece partecipare al Torneo come se fossero nostri dipendenti e, naturalmente, vincemmo a mani basse».” L’AUTORE – Federico Mello, leccese, classe 1977, è un giornalista, tra i maggiori esperti dei rapporti tra Internet e politica in Italia. È nato come blogger, poi ha lavorato ad Annozero, «il Fatto Quotidiano» e «Pubblico». Questo è il suo quarto libro, dopo L'Italia spegata a mio nonno (Mondadori), Viola (Aliberti) e Steve Jobs. Affamati e folli (Aliberti). INDICE DELL’OPERA – Prima parte - Cosa c'è dietro? - Pizzo digitale - Rating, questo sconosciuto - L'Amina vagante - Tweet e pallottole - Sarà un paradosso che ci seppellirà - Il vangelo a 5 Stelle - Lo scooter e l'arte dell'intelligenza collettiva - Su Gaia vacci tu - Chi commenta è perduto - Come ti manipolo la Rete - Gianroberto, il re Sole - Le formiche e il formicaio - Seconda parte - I mettup e il cacciatore di troll - Liste civiche, serrate le fila - A che serve un Vaffanculo? - Sonia e Luigi amici-nemici - Boom! - Provate a votare qualcos'altro! - Un sogno spezzato
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