L'ascia e il serpente |
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Adriano Cirulli L'ascia e il serpente Datanews, pagg.163, € 16,00
DAL TESTO – “Nel nuovo contesto di ridefinizione degli equilibri politici e delle linee strategiche, e di parziale superamento della politica del muro contro muro che aveva invece caratterizzato gli anni di governo del PP, si sono tenute le elezioni autonome basche nel maggio 2005, a cui ha potuto partecipare indirettamente anche l’izquierda abertzale attraverso una piccolo partito marxista-leninista, l'EHAK-PCTV (Partito Comunista delle Terre Basche), che, non risultando illegalizzato, ha affermato di voler sostenere, attraverso i propri candidati che sarebbero risultati eletti (persone non vincolate a Batasuna) i principi della proposta di Anoeta. Il partito in questione, nella sorpresa generale, ha ottenuto un buon risultato elettorale, ottenendo poco più del 12% dei voti. Tale risultato ha rappresentato un certo ridimensionamento dei consensi per la coalizione PNV-EA, in quanto gli elettori radicali che avevano votato per i moderati nel 2001, con il ridimensionamento sia della polarizzazione con il governo centrale, sia dell'attività armata dell'ETA, sono tornati, almeno in parte, a votare per la lista collegata all'izquierda abertzale. Nonostante il calo elettorale, però, il nazionalismo moderato ha potuto continuare a formare un governo PNV-EA-EB-Aralar con l'appoggio puntuale di EHAK.” L’AUTORE – Adriano Cirulli è dottore di ricerca in Sociologia della Cultura e dei Processi Politici, e ha ricevuto il titolo di 'Experto en Estudios Vascos' dalla Eueko Ikaskuntza-Sociedad de Estudios Vascos. Ha svolto periodi di ricerca presso le Università di San Sebastián, Edimburgo, Barcellona e Milano-Bicocca. Ha collaborato all'attività didattica del Master Euskal Nazionalismoa XXI Mendean (il nazionalismo basco nel XXI secolo) presso l'Euskal Herriko Unibertsitatea/Universidad del País Vasco, e dirige il Dipartimento di Lingua e Cultura Basca dell'Università Popolare Upter di Roma. È membro dell'Association for the Study of Ethnicity and Nationalism (ASEN). Tra i suoi principali interessi di ricerca: movimenti e conflitti etnonazionalisti; studi baschi; subculture e movimenti di resistenza culturale; le élite del governo locale. INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Paolo De Nardis - 1. Territorio, storia, cultura, politica (1.1. Le dimensioni per comprendere il nazionalismo basco - 1.2. La dimensione territoriale) - 2. Alcuni cenni storici (2.1. Il Regno di Navarra e la formazione dei territori storici - 2.2. La tradizione giuridica foralista - 2.3. Gli effetti della modernizzazione politica e socioeconomica - 2.4. Il XX secolo) 3. La dimensione politica e istituzionale. Autonomia e attori politici (3.1. Le autonomie attuali - 3.2. Nazionalisti, "costituzionalisti", federalisti) - 4. La cultura e la centralità della lingua (4.1. Altri elementi culturali) - 2. Il nazionalismo basco dalle origini alla fine del franchismo (1. Sabino Arana y Goiri e la nascita deI nazionalismo basco - 2. Dalla morte di Arana alla vittoria di Franco (1903-1939) - 3. La nascita del nuovo nazionalismo negli anni Cinquanta - 4. Verso la fine del franchismo) - 3. Il nazionalismo basco nella Spagna postfranchista (1. Gli anni della Transizione democratica (1975-1982) - 1.1. Il nazionalismo basco durante il processo costituente - 1.2. La creazione dell'autonomia - 2. Governi socialisti, istituzionalizzazione dell'autonomia e negoziato (1982-1996) - 2.1. La strategia indipendentista: accumulazione di forze per il negoziato - 2.2. La risposta del guuemo González: repressione e criminalizzazione - 2.3. I negoziati di Algeri - 3. Gli anni del governo Aznar (1996-2004) - 3.1. Il tentativo di fronte nazionalista. Lizarra-Garazi - 3.2. La svolta "soberanista" del PNV. Il Piano Ibarretxe - 3.3. El 11-M: i tre giorni che sconvolsero la Spagna - 4. Un nuovo scenario di risoluzione pacifica del conflitto? Il fallimento del processo di pace del 2005-2007) - 4. Addio alle armi (ma non al conflitto) (1. Un'ulteriore riflessione interna nella sinistra indipendentista - 2. I facilitatori internazionali - 3. Ritornare presenti nelle istituzioni - 4. Addio alle armi - 5. Problemi e prospettive per il futuro)
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