L'ascia e il serpente Stampa E-mail

Adriano Cirulli

L'ascia e il serpente
L'ETA e il nazionalismo basco dopo la lotta armata

Datanews, pagg.163, € 16,00

 

cirulli_ascia  IL LIBRO – Dopo l'avvio del processo di pace in Irlanda del Nord nei primi anni '90, quello basco ha rappresentato l'ultimo caso di conflitto armato etnonazionalista ancora attivo nel cuore dell'Europa occidentale. Questa situazione è cambiata radicalmente in seguito alla storica decisione dell'organizzazione Euskadi Ta Askatasuna (ETA), resa pubblica il 20 ottobre 2011, di abbandonare definitivamente l'ormai decennale attività armata. La fine della strategia annata di ETA non rappresenta comunque la fine dell'annoso conflitto che contrappone il nazionalismo basco allo stato spagnolo e, seppur con diversa intensità, a quello francese. Si è piuttosto aperta una nuova fase, densa di incognite, e resa ancora più complessa dalla crisi economica, politica e sociale che sta interessando la Spagna negli ultimi anni.
  Questo volume, in forma agile e accessibile, ricostruisce e sintetizza il contesto storico, culturale, sociale e politico in cui ha preso forma il nazionalismo basco, le diverse fasi storiche dell'evoluzione del movimento, i principali eventi che hanno portato alla storica decisione dell'ETA, e gli aspetti più importanti che caratterizzano il nuovo scenario che si è aperto con la fine della lotta armata.

  DAL TESTO – “Nel nuovo contesto di ridefinizione degli equilibri politici e delle linee strategiche, e di parziale superamento della politica del muro contro muro che aveva invece caratterizzato gli anni di governo del PP, si sono tenute le elezioni autonome basche nel maggio 2005, a cui ha potuto partecipare indirettamente anche l’izquierda abertzale attraverso una piccolo partito marxista-leninista, l'EHAK-PCTV (Partito Comunista delle Terre Basche), che, non risultando illegalizzato, ha affermato di voler sostenere, attraverso i propri candidati che sarebbero risultati eletti (persone non vincolate a Batasuna) i principi della proposta di Anoeta. Il partito in questione, nella sorpresa generale, ha ottenuto un buon risultato elettorale, ottenendo poco più del 12% dei voti. Tale risultato ha rappresentato un certo ridimensionamento dei consensi per la coalizione PNV-EA, in quanto gli elettori radicali che avevano votato per i moderati nel 2001, con il ridimensionamento sia della polarizzazione con il governo centrale, sia dell'attività armata dell'ETA, sono tornati, almeno in parte, a votare per la lista collegata all'izquierda abertzale. Nonostante il calo elettorale, però, il nazionalismo moderato ha potuto continuare a formare un governo PNV-EA-EB-Aralar con l'appoggio puntuale di EHAK.”

  L’AUTORE – Adriano Cirulli è dottore di ricerca in Sociologia della Cultura e dei Processi Politici, e ha ricevuto il titolo di 'Experto en Estudios Vascos' dalla Eueko Ikaskuntza-Sociedad de Estudios Vascos. Ha svolto periodi di ricerca presso le Università di San Sebastián, Edimburgo, Barcellona e Milano-Bicocca. Ha collaborato all'attività didattica del Master Euskal Nazionalismoa XXI Mendean (il nazionalismo basco nel XXI secolo) presso l'Euskal Herriko Unibertsitatea/Universidad del País Vasco, e dirige il Dipartimento di Lingua e Cultura Basca dell'Università Popolare Upter di Roma. È membro dell'Association for the Study of Ethnicity and Nationalism (ASEN). Tra i suoi principali interessi di ricerca: movimenti e conflitti etnonazionalisti; studi baschi; subculture e movimenti di resistenza culturale; le élite del governo locale.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Paolo De Nardis - 1. Territorio, storia, cultura, politica (1.1. Le dimensioni per comprendere il nazionalismo basco - 1.2. La dimensione territoriale) - 2. Alcuni cenni storici (2.1. Il Regno di Navarra e la formazione dei territori storici - 2.2. La tradizione giuridica foralista - 2.3. Gli effetti della modernizzazione politica e socioeconomica - 2.4. Il XX secolo) 3. La dimensione politica e istituzionale. Autonomia e attori politici (3.1. Le autonomie attuali - 3.2. Nazionalisti, "costituzionalisti", federalisti) - 4. La cultura e la centralità della lingua (4.1. Altri elementi culturali) - 2. Il nazionalismo basco dalle origini alla fine del franchismo (1. Sabino Arana y Goiri e la nascita deI nazionalismo basco - 2. Dalla morte di Arana alla vittoria di Franco (1903-1939) - 3. La nascita del nuovo nazionalismo negli anni Cinquanta - 4. Verso la fine del franchismo) - 3. Il nazionalismo basco nella Spagna postfranchista (1. Gli anni della Transizione democratica (1975-1982) - 1.1. Il nazionalismo basco durante il processo costituente - 1.2. La creazione dell'autonomia - 2. Governi socialisti, istituzionalizzazione dell'autonomia e negoziato (1982-1996) - 2.1. La strategia indipendentista: accumulazione di forze per il negoziato - 2.2. La risposta del guuemo González: repressione e criminalizzazione - 2.3. I negoziati di Algeri - 3. Gli anni del governo Aznar (1996-2004) - 3.1. Il tentativo di fronte nazionalista. Lizarra-Garazi - 3.2. La svolta "soberanista" del PNV. Il Piano Ibarretxe - 3.3. El 11-M: i tre giorni che sconvolsero la Spagna - 4. Un nuovo scenario di risoluzione pacifica del conflitto? Il fallimento del processo di pace del 2005-2007) - 4. Addio alle armi (ma non al conflitto) (1. Un'ulteriore riflessione interna nella sinistra indipendentista - 2. I facilitatori internazionali - 3. Ritornare presenti nelle istituzioni - 4. Addio alle armi - 5. Problemi e prospettive per il futuro)