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Stefano Bruno Galli

Il grande Nord
Cultura e destino della Questione settentrionale

Guerini e Associati, pagg.207, € 18,00

 

galli_grandenord  IL LIBRO – Che cos'è la Questione settentrionale, oggi? È un problema di vessazione fiscale per i cittadini, le famiglie e le imprese del Nord. Ma anche di leadership economica e produttiva - per quanto appannata a causa della crisi - e di consolidate tradizioni civiche, che risalgono all'età comunale. Contrariamente a quanti sostengono che emerga nel passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, la Questione settentrionale è una costante ciclica della storia repubblicana e si configura come un torrente carsico. Che affiora nell'immediato secondo dopoguerra con il movimento de "Il Cisalpino", per poi inabissarsi e tornare alla ribalta con la nascita delle Regioni. Si ripresenta tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta e si ripropone adesso per effetto della crisi e di una pressione fiscale insostenibile, non disgiunta da un centralismo duro a morire. Osservata dal palcoscenico privilegiato del nostro presente, la Questione settentrionale rappresenta allora un'aporia originaria della Repubblica. È un problema insoluto, che lascia insoddisfatte le ambizioni e le istanze di autonomia politica e amministrativa del Nord, nella prospettiva macroregionale. Un problema che non si esaurisce nella crisi dello Stato e del sistema politico nazionale. E non si diluisce nella realtà di un'Unione europea burocratica e tecnocratica. Implica piuttosto un mutamento degli assetti costituzionali e della fisionomia istituzionale del Paese, ma anche dell'Europa.

  DAL TESTO – “Oggi, di fronte al cupio dissolvi dello Stato nazionale, burocratico e accentratore, riemergono le grandi unità macroregionali. Che non hanno nulla a che vedere con le regioni previste in una Costituzione concepita per quello Stato che sta morendo. E che, nella sua deriva, trascina con sé anche la Carta del 1948 e le vecchie Regioni. Qui ci troviamo di fronte - è questa la grande novità - a unità macroregionali che rappresentano il vero antidoto alla crisi economica e alle perverse dinamiche della globalizzazione. Se prima la dicotomia era quella tra Stato e mercato, adesso essa ha mutato di segno ed è quella tra comunità territoriali e mercato globale. Comunità territoriali che, in forza del paradigma «glocal», devono essere messe nelle condizioni - oltre l'oggettiva crisi, determinata dai processi di globalizzazione, in cui si dibatte lo Stato - di sviluppare un'azione autonoma nel contesto internazionale. Per questa ragione si rende necessaria la nascita di una macroregione del Nord, che parta - come istanza - dal basso e riconosca alle regioni interessate condizioni particolari di autonomia politica e amministrativa e di fiscalità in base al principio che la più larga parte delle risorse rimangano nel territorio che le ha prodotte. Solo così sarà possibile ricomporre la Questione settentrionale, in una nuova prospettiva europea.”

  L’AUTORE – Stefano Bruno Galli (1966) è ricercatore di Storia delle dottrine politiche e insegna nell'Università degli studi di Milano. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere scientifico incentrate sui temi del federalismo, del costituzionalismo e del nazionalismo nell'ambito del pensiero politico italiano ed europeo tra il XVI e il XX secolo. Collabora con diversi periodici e quotidiani nazionali. È socio per cooptazione dell'Accademia Roveretana degli Agiati (1751). È presidente di Éupolis Lombardia - l'Istituto superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione della Regione Lombardia.

   INDICE DELL’OPERA – Premessa - I. Alle origini dell'età repubblicana (Liberazione «dall'Italia» - Nazione e anti-nazione - Il federalismo di domani - Dalla «Dichiarazione» di Chivasso al «Cisalpino» - L'avventura de «Il Cisalpino» - Il «Programma di Milano») - II. Il cantone cisalpino (Indipendenza e libertà - Una categoria dello spirito - Un federalismo radicale - Federalismo e regionalismo - I limiti dello Stato) - III. Tre Italie per il Nord (Due, tre o più Italie? - L'«Eridania» di Durando - Un «anonimo lombardo» e i suoi Pensieri) - IV. Regionalismo e padanismo (Un curioso manualetto - Il grande «detonatore» - La «Lega del Po» - Ineluttabile destino) - V. Una macroregione d'Europa (La Prima repubblica al capolinea - La gallina dalle uova d'oro - Una regione europea - Oltre il decentramento regionale - La capitale «reticolare») - VI. Quanti Nord? (Civiche virtù - Dal federalismo alla rivolta – Lo sfruttamento e il rancore - Una democrazia «oblativa») - VII. La «questione» del Nord (La «devolution» e la modernità - Anatomia di un dibattito - Tanti Nord? - Un problema territoriale - L'opinione degli altri)