Il sacrificio del battaglione Alpini Monte Clapier Stampa E-mail

Vittorio Maini

Grande guerra
Il sacrificio del battaglione Alpini Monte Clapier

Gino Rossato Editore, pagg.160, € 19,00

 

maini_grandeguerra  IL LIBRO – Il Battaglione Alpini Monte Clapier, dal momento del suo battesimo del fuoco nel maggio del 1916 durante la Strafexpedition, combatte su tutti i fronti della Grande Guerra. Sempre da protagonista.
  Difende il "Trincerone" del M. Giove durante i ripetuti tentativi di sfondamento effettuati dagli A.U. nel giugno del 1916.
  E tra i battaglioni di punta nella conquista di quota 2101 durante la cruenta battaglia dell'Ortigara.
  Durante i giorni di Caporetto non si sbanda ma protegge, di retroguardia, la ritirata delle truppe e dei profughi attraverso la Carina fino a Longarone.
  Appena pochi giorni dopo è sul Grappa, a Col della Beretta, durante la "Battaglia d'arresto". Nel 1918 è sulle trincee del Tonale, fino alla Vittoria.
  Tutto questo è raccontato nel diario di Don Vittorio Maini che, del Battaglione è stato cappellano dalla sua costituzione fino allo scioglimento nel 1919.
  Nel diario la descrizione dei luoghi, dei protagonisti, degli avvenimenti è espressamente precisa e costituisce una preziosa e fedele testimonianza della Grande Guerra.
  Lo stile è incisivo, avvincente senza concessioni alla retorica o all'enfasi, caratteristiche di gran parte della memorialistica del primo dopoguerra.

  DAL TESTO – “A sera, mentre ristorati da buon rancio, si riprendeva il lavoro, nuovamente le pattuglie avvistarono in tempo colonne di nemici serrarsi nei valloncelli sottostanti. Si capiva che il nemico preparava un nuovo tentativo, ed i soldati, benché stanchi, si disposero ad attenderlo e respingerlo con la testarda tenacia di chi si sente moltiplicarsi le forze per l'aggravarsi del compito, e più grande la responsabilità quanto più difficile il dovere che essi non discutevano. Si era scatenato un violento temporale e la pioggia batteva sulla faccia e negli occhi alle vedette attente ad ogni rumore. Non avendosi razzi, l'unica illuminazione erano i lampi, che lasciavano poi in maggiore oscurità. Verso mezzanotte i nemici si avvicinarono e spinsero pattuglie sotto le trincee, tentando tagliare con pinze i pochi fili di reticolato. Allora il battaglione, che si era mantenuto in silenzio e pronto, aprì il fuoco con tutte le sue armi. Il nemico scoperto rispose dal bosco con bombe a mano e fucileria. E la battaglia continuò finché alcuni contrattacchi costrinsero il nemico a ritirarsi.”

  L’AUTORE – Della classe 1896, Vittorio Maini presta il servizio di leva nell'anno 1907 presso la 2° Compagnia di Sanità. È richiamato alle armi in seguito alla mobilitazione generale nel luglio 1915 e presta servizio presso la 2° Compagnia di Sanità. Il 7 marzo 1916 viene nominato Cappellano Militare, con il grado di tenente, del Battaglione Monte Clapier del 1° Reggimento Alpini. Viene decorato da una prima Medaglia d'Argento al Valor Militare, durante la controffensiva italiana sull'Altopiano di Asiago che fa seguito alla Strafexpedition, con la seguente motivazione: "Ferito alla testa da scheggie di pallottola avversaria rifiutava di recarsi all'ospedale e non appena medicato al posto di medicazione ritornava in trincea ove rincuorava i soldati e dava loro mirabile esempio di alte virtù militari. Malga Pozze 6-9 luglio 1916." Merita una seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare nella battaglia dell'Ortigara: "Colpito alla testa da una scheggia di bomba a mano, appena medicato riprendeva il suo posto in trincea. Sebbene il battaglione avesse ottenuto il suo turno di riposo, ritornava spontaneamente in linea per far trasportare al sicuro i feriti rimasti nel campo e le salme dei soldati. Bell’esempio di coraggio e di abnegazione. Monte Ortigara 10-17 giugno 1917." Resta in territorio dichiarato in stato di guerra a partire dal 26 marzo 1916 al 1 gennaio 1919. È congedato il 15 agosto 1919. Può fregiarsi della medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 e delle fascette corrispondenti alle campagne 1916, 1917 e 1918. Cessa di appartenere al ruolo ausiliario dei Cappellani Militari del Regio Esercito il 1 agosto 1941.

  I CURATORI - Nato a Schio nel 1953, dove vive e lavora, Roberto Greselin da anni è impegnato a preservare la memoria della Grande Guerra attraverso un paziente e accurato lavoro di ricerca e catalogazione di lapidi, scritte e manufatti del periodo bellico, unendo alla passione la propria competenza professionale di ingegnere civile. Tra il 2004 e il 2008, con il patrocinio della Comunità Montana Leogra-Timonchio, conduce una ricerca sistematica di targhe e iscrizioni della Grande Guerra nel tratto di fronte compreso tra la valle dell'Agno e la val d'Astico. A seguito di questo lavoro, assieme al prof. Claudio Gattera, pubblica, nel 2008, il libro Salvare la memoria che ottiene il Diploma d'onore nell'edizione 2009 del Premo Gen. Amedeo De Cia. Nel 2006 conduce il rilievo strumentale dell'area del cimitero della Brg. Liguria e del monumentale Arco Romano a Porte Pasubio. Nel 2009, su incarico della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, conduce una campagna di rilevazione di targhe e iscrizioni sull'Altopiano di Asiago. Nel 2011 fa parte della Giuria del Premo Gen. Amedeo De Cia.
  Nato nel 1968, padre di due figli, Luigi Cortelletti risiede nell'Alto Vìcentino dove lavora come responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità in una azienda metalmeccanica. Da quasi vent'anni si dedica allo studio e alla divulgazione di avvenimenti bellici con particolare attenzione, ma non esclusivamente, a quelli legati alla Grande Guerra 1915-1918. Oltre ad un significativo numero di articoli sulla stampa periodica specializzata, ha pubblicato per Gino Rossato Editore Monte Cimone, Guida ai campi di Battaglia da Cesuna al monte Cengio (con l'amico Enrico Acerbi) e Oltre la dura Trincea, e i volumi Tenaci, Infaticabili, Modesti, Oltre il dovere e 1848-1861. Cronache del Risorgimento Vicentino. Membro di numerosi sodalizi a carattere storico, italiani e stranieri, ricopre la carica di Vice-Presidente della Sezione di Vìcenza dell'Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Prefazione alla riedizione del 2013 - Cappellano Militare Don Vittorio Maini - Prefazione edizione anno 1922 - Parte I. Anno di guerra 1916 - I. Mondovì, Dogna, Marostica - II. M. Campomolon - III. M. Cimon d'Arsiero - IV. M. Giove - V. La controffensiva sull'Altipiano di Asiago - VI. Vita di trincea. Agosto-Ottobre 1916 - VII. Primo inverno in trincea - Parte II. Anno di guerra 1917 - I. M. Ortigara (10-16 Giugno 1917) - II. Nelle trincee di Costa del Pettine (Altipiano di Asiago - Luglio-Ottobre 1917) - III. La ritirata dopo la sconfitta di Caporetto (26 Ottobre - 11 Novembre 1917) – IV. Col della Berretta (11 - 16 Dicembre 1917) - Parte III. Anno di guerra 1918 - I. Il riposo di Volargne (22 Gennaio - 25 Febbraio 1918) - II. In Trincea su M. Tonale, Cima Cady (Marzo - Maggio 1918) - III. La difesa di Cima Cady (13 Giugno 1918) - IV. M. Tonale Orientale – V. L'armistizio - Comandanti di battaglione - I nostri morti - Ricompense al valore - Appendice all'edizione 2013 - A. 1° Reggimento Alpini - B. Gen. Amedeo De Cia - C. Magg. Renzo Cajani - Fonti archivistiche - Fonti internet - Bibliografia