Apocalisse nella steppa |
Antonio Leggiero Apocalisse nella steppa Odoya, pagg.431, € 25,00
IL LIBRO – Un libro che ripercorre e racconta, con la forza documentaristica delle testimonianze dirette oltre che d’archivio, la tragica epopea dei soldati italiani in terra di Russia: storia, vicissitudini, angosce di uomini e di eroi, con le loro vicende personali, i loro tormenti, le loro tribolazioni, il loro dolore. DAL TESTO – “[…] durante i tremendi giorni della rottura del fronte, nel dicembre 1942, i tedeschi abbandonarono le loro postazioni sotto l'urto dell'Armata Rossa, costringendo, in scienza e coscienza, i nostri a rimanere sul posto, al solo scopo di proteggere la loro ritirata. Destinandoli a morte e facendoli restare insaccati. E quando poi iniziò il calvario del ripiegamento sistematico delle truppe dell'Asse, l'alleato non collaborò mai con le nostre azioni, e mai fornì un minimo di sussistenza alle nostre truppe. Spesso i camion e i veicoli germanici in ripiegamento proseguivano nella steppa semivuoti, e quasi mai si fermavano a raccogliere i nostri alpini o fanti, che pativano le pene dell'inferno a piedi, con gli arti congelati e in cancrena. Addirittura, i teutonici non solo rifiutavano il soccorso e l'assistenza, ma deridevano e coprivano d'insulti i nostri, che arrancavano nella neve alta. Non si contarono gli atti d'aggressione contro gli alpini e i fanti che cercavano di essere trasportati - ripeto, spesso per pura crudeltà, visto che i veicoli molte volte avevano ancora posto e disponibilità. Ci furono anche casi parossistici (raccontati da nostri testimoni sopravvissuti) di soldati tedeschi che, non riuscendo a liberarsi degli italiani (i quali, disperati, cercavano di salire a bordo dei loro mezzi), dopo averli picchiati selvaggiamente, tagliavano con i pugnali le mani già quasi congelate che stringevano come ultimo lembo di salvezza l'acciaio e il ferro dei veicoli di quelli che ritenevano, a torto, degli alleati.” L’AUTORE – Antonio Leggiero ricercatore storico, è direttore dei Master in Criminologia degli Istituti di Studi Superiori e Formazione Post-Universitaria Unid Professional e Cenaf (sedi di Roma e Milano). Collabora alla rivista medico-divulgativa Salutare, alla Rivista Penale e al sito giuridico Filodiritto. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Storie di paese (Editrice Italia Letteraria, 2005), Per amor di patria! Storie della Repubblica Sociale Italiana (Grafica Ma. Ro., 2007), L’indagine difensiva nel processo penale italiano e l’evoluzione della figura e del ruolo dell’investigatore (Direkta, 2010), Quattordici assassini senza volto (Armando Siciliano Editore, 2011). INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Introduzione – Parte prima. L’avanzata - 1. L’inizio dell'Operazione Barbarossa - 2. Riflessi in Italia: la nascita del CSIR - 3. La partenza degli italiani e l'inizio delle operazioni sul fronte russo - 4. Il primo inverno in terra di Russia - 5. Nasce l'ARMIR: l'Armata italiana in Russia - 6. Il Savoia Cavalleria - 7. La carica di Izbušenskij - 8. La bufera si avvicina - 9. La rottura del fronte – 10. La Julia muore sul posto - 11. L’inizio della fine – Parte seconda. La ritirata - 12. Inizia il calvario - 13. Il martirio della Cuneense - 14. Il calvario continua - 15. La Julia: la divisione che morì due volte - 16. L'odissea prosegue - 17. Nikolaevka: il giorno della gloria - 18. La tragica beffa di Valujki - 19. Bilanci e riflessioni di fine campagna - Parte terza. La prigionia - 20. Davai! - 21. Testimonianze e dati delle tremende condizioni di vita nei gulag sovietici - 22. Gli ultimi rimpatriati e considerazioni finali – Appendice - Appendice iconografìca dal ciclo Armir di Simone Ferrarini, 2008 – Note – Bibliografia - Indice dei nomi
|