Nicola Marini

Una foto un delitto
Il caso Walter Cimino

Edizioni Cantagalli, pagg.256, € 16,00

  IL LIBRO – Siena, 30 giugno 1944. Tre giorni prima dell’arrivo degli Alleati il diciassettenne Walter Cimino viene ucciso dopo essere stato rapito e torturato con atti di bestiale sadismo.
  Gli autori dell’efferato omicidio rimangono per lungo tempo ignoti.
  Settant’anni dopo un magistrato decide di fare chiarezza. Per il Pubblico Ministero sono indagini difficili serrate e dai risvolti imprevedibili, ma al suo fianco, a sostenere l’incrollabile convinzione di essere nel giusto, c’è “lui”, Walter.
  Sarà fatta Giustizia: “Perché la Giustizia non ha tempo, non aspetta tempo, non è vendetta; non anticipa il tempo perché non è repressione o illegalità; più semplicemente la Giustizia è senza tempo nel senso che c’è un tempo in cui arriverà”.
  Una vecchia foto, che da tempo si trova in cantina, attrae l'attenzione di Nicola Marini.
  Inizia così un'investigazione dagli esiti imprevedibili su un crimine bestiale compiuto nel 1944 e rimasto impunito. I ritmi serrati dell'indagine, condotta in maniera professionale, basata su elementi reali e ritrovamenti inaspettati, le sensazioni e le ansie vissute dal Pubblico Ministero e dai suoi collaboratori, sono così coinvolgenti da trascinare il lettore in un turbinio di sentimenti che lo porteranno ad immedesimarsi nella vicenda.
  Il tempo trascorso dall'efferato delitto - settant'anni - e le mille difficoltà non fermano gli investigatori che, con perseveranza, sagacia ed intuito, riescono a rendere giustizia restituendo dignità ad un giovane senza colpe vittima di un odio incomprensibile.

  DAL TESTO – “Il colore plumbeo dell'immagine che ben si accostava alle espressioni scure di coloro che erano stati immortalati accesero in me un moto di curiosità. Del resto il luogo in cui l'avevo rinvenuta era a dir poco inconsueto. Continuai a cercare in quel metro quadrato ma non trovai nulla che si accompagnasse a quella foto e che mi potesse fornire una spiegazione del perché era lì. Ritenni la cosa strana ma niente di più. Feci "spallucce", ricomposi la fotografia semplicemente lasciando una delle due estremità (riprese rapidamente la sua posizione arrotolata), mi voltai verso il mio amico Giuliano Soldati e gli dissi: «posso prenderla?» «certamente... è tua» mi rispose, mentre anche lui si aggirava senza obiettivi precisi nell'ampia stanza spostando oggetti ed aprendo scatole e cassetti, come se sfogliasse un diario di ricordi.”

  L’AUTORE – Nicola Clemente Antonio Marini è nato a Sora (Frosinone) nel 1958. In magistratura dal 1986, è Consigliere di Cassazione con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica in Siena. È al suo primo lavoro letterario.