L’Anticristo e il Crocifisso Stampa E-mail

Heinrich Detering

L’Anticristo e il Crocifisso
L’ultimo Nietzsche

Carocci Editore, pagg.250, € 23,00

 

detering_anticristo  IL LIBRO – Alcuni mesi prima del fatidico crollo mentale e fisico del gennaio 1889, Nietzsche inizia a raccontare la storia di Gesù di Nazareth nell'Anticristo, mentre, quasi contemporaneamente, progetta il suo autoritratto narrativo in Ecce Homo. Le trasformazioni in atto in questi ultimi testi così criptici sono sempre state analizzate dalla critica alla luce della pazzia incipiente. In questo libro – che in Germania ha riscosso enorme interesse – Heinrich Detering legge invece le ultime opere nietzscheane secondo una via interpretativa di matrice narratologica e non solo filosofica, esplorando nuovi spazi per la discussione di alcuni dei testi più suggestivi e meno esplorati del pensatore tedesco.

  DAL TESTO – “Con aria di condiscendenza Zarathustra, l'affermatore dionisiaco, guardava al «Gesù ebreo» come sua controparte che tutto nega. Questi, si rammaricava, conosce soltanto «le lacrime e la malinconia dell'Ebreo, insieme all'odio dei buoni e giusti» […]. Come è facile comprendere, in Zarathustra la sua immagine corrisponde ampiamente al modello che Nietzsche aveva ancora rappresentato fino alla rielaborazione dei passi dedicati a Gesù nell'Anticristo. Nell'interpretazione di Zarathustra muore il malinconico ebreo Gesù così come ha vissuto: dal tedio di una vita che per lui è stata vissuta come sofferenza e in cui tutto lo ha ferito, un melancolico decadente, «dato che lo assalì il desiderio di morire» […].
  “Il sì dionisiaco invece, questa grande autoguarigione, era stato annunciato allora da Zarathustra ancora interamente contro Gesù. Così Zarathustra può soltanto lamentare come un desiderio irrealizzato ciò che l'Anticristo riporterà poi al centro della sua "psicologia" di Gesù: «Fosse rimasto nel deserto e lontano dai buoni e giusti! Forse avrebbe imparato a vivere e ad amare la vita - e anche a ridere!» […].
  “Nell'Anticristo, ben tre anni dopo, Gesù ha imparato la lezione, e per l'esattezza ciò avviene nei passi centrali del libro in cui inizialmente era ancora descritto come Zarathustra lo aveva visto. Dall'opposizione dei due testi diventa chiaro come il Gesù dell'Anticristo stesso venga modellato in termini di variante addolcita di un personaggio dionisiaco, appunto in una beatitudine che comprende vita e morte, che anzi non le conosce (e tanto meno riconosce) come opposizioni, come bene e male. Questo rapporto, non più espresso completamente ma soltanto accennato, è ciò che adesso nell'Anticristo chiarisce la trasformazione delle presupposte debolezze psichiche e fisiche del Gesù decadente in una forza inattaccabile.”

  L’AUTORE – Heinrich Detering insegna Letteratura tedesca e comparata all’Università di Gottinga.

   INDICE DELL’OPERA – Nota del traduttore e sigle utilizzate - 1. L’uomo folle - 2. Autore, testo, personaggio - 3. L’uomo più cattivo di tutti - 4. Il tipo del redentore - 5. ...un Dio al di là di bene e male - 6. Tempo ed eternità - 7. Sulla croce, in paradiso - 8. Trasvalutazione - 9. Dioniso trasfigurato - 10. Diciannove secoli di fraintendimenti - 11. Ecce homo - 12. Ciò che è verità - 13. Chi sono io - 14. Portare la croce - 15. ...giacché Dio è sulla terra - 16. Veramente un giudizio universale - 17. Un grande racconto - Epilogo - Note - Ringraziamenti - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi