Giorgio Napolitano Stampa E-mail

Paolo Franchi

Giorgio Napolitano
La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale

Rizzoli, pagg.424, € 18,00

 

franchi_napolitano  IL LIBRO – “Probabilmente Giorgio Napolitano non avrebbe gradito affatto, nemmeno nell’aprile del 1944, essere definito ‘un intellettuale di avanguardia’, come ha detto Togliatti e come vuole un lessico marxistaleninista che gli è sempre andato stretto” scrive Paolo Franchi. “Ma è ancora più probabile che, senza la svolta di Togliatti, comunista, o almeno comunista a tempo pieno, non sarebbe diventato mai.” A Napoli, durante la guerra, le sue prime passioni di giovane antifascista sono il cinema, il teatro, la letteratura, la poesia, la musica, vissute, al liceo Umberto e all’università, con molti ragazzi che si faranno strada, da Raffaele La Capria a Giuseppe Patroni Griffi, da Rosellina Balbi ad Antonio Ghirelli. Ma la sua via all’antifascismo e al Pci passa anche per la scoperta dell’umanità dolente del ricovero antiaereo scavato davanti alla casa borghese della sua famiglia, sotto Palazzo Serra di Cassano, dove, per sfuggire a bombardamenti feroci, la povera gente dei “bassi” e del Pallonetto Santa Lucia si mescola con i “signori” dei piani alti. È in quel rifugio che Napolitano si scopre per la prima volta in grado di reagire persino agli eventi più drammatici con grande autocontrollo e ragionevole fatalismo, dimostrandosi capace di non perdere la calma “neppure di fronte all’Apocalisse”, come gli riconosce, sorpreso e ammirato, Curzio Malaparte. È una virtù innata, ma anche molto coltivata, che praticherà per tutta la vita. Prima nel Pci, dove sin dai suoi primi passi in politica avrà per maestro Giorgio Amendola. Poi in Europa e nelle istituzioni, da presidente della Camera e soprattutto da capo dello Stato. In queste pagine Paolo Franchi, che lo conosce sin da quando nei primi anni Settanta era un dirigente della gioventù comunista, racconta la profonda vocazione politica che ha condotto Napolitano a condividere e indirizzare il travaglio del suo partito, diventando un esempio indiscusso di autorità morale, anche nella crisi economica e istituzionale che stiamo attraversando.

  DAL TESTO – “Il viaggio di Giorgio Napolitano in alcune prestigiose università (tra le altre Harvard, Princeton, Yale, Georgetown, il Mit) e importanti istituzioni degli Stati Uniti, come il Council on Foreign Relations e il Lehman Institute, Gardner non lo ostacola in alcun modo, anzi: l'unica preoccupazione è quella di mettere in chiaro da subito (ma questo Napolitano lo sa già) che non sono previsti né in alcun modo prevedibili incontri e contatti con rappresentanti dell'amministrazione. Qualche resistenza, semmai, viene dall'Italia. Il 12 aprile, sei giorni prima della partenza, il neoministro della Pubblica istruzione, Mario Pedini, un uomo della sinistra democristiana da poco transitato nella corrente dorotea, è a pranzo da Gardner assieme a Giovanni Spadolini. Chiede piccato ragguagli sul senso della visita di Napolitano negli Stati Uniti, e le spiegazioni di Gardner non lo convincono: «La mia obiezione non è nei confronti di una visita del Pci negli Stati Uniti, al contrario sono a favore di farne il più possibile, la mia obiezione è a Napolitano, che rappresenta la parte sbagliata dell'attuale Pci. Berlinguer necessita del nostro aiuto e noi lo dobbiamo aiutare per consentirgli di portare il suo partito in una cornice socialdemocratica».”

  L’AUTORE – Paolo Franchi (Roma 1949) giornalista, ha lavorato a “Rinascita”, a “Paese sera”, a “Panorama” e al “Corriere della Sera”, dove è stato inviato, capo della redazione romana ed editorialista politico, e dove scrive tuttora. Dal 2006 al 2008 ha diretto il quotidiano “Il Riformista”. Con Emanuele Macaluso, è stato condirettore del mensile “Le Ragioni del Socialismo”.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione – 1. Diventare comunista a Monte di Dio – 2. Un bernoccolo in regalo da Scelba – 3. Quel terribile Cinquantasei – 4. Kruscev, lo Sputnik e l'apertura a sinistra – 5. Addio, Togliatti, giovinezza nostra addio – 6. A un passo, o due, dalla segreteria del Pci – 7. La «battaglia delle idee» dopo il Sessantotto – 8. Tra compromesso storico, eurocomunismo e socialdemocrazie – 9. Dr. Napolitano, I presume – 10. Il contrasto (quasi) aperto con Berlinguer – 11. Socialdemocratici a tempo scaduto? – 12. Da Montecitorio all'Europa, passando per il Viminale – 13. A former communist al Quirinale – Note - Indice dei nomi