L’antigermanesimo italiano Stampa E-mail

Federico Niglia

L’antigermanesimo italiano
Da Sedan a Versailles

Le Lettere, pagg.140, € 16,00

 

niglia_antigermanismo  IL LIBRO – I rapporti tra Italia e Germania si caratterizzano da sempre per una certa dose di ambivalenza: dietro all’aspirazione alla conoscenza e all’intesa si celano sovente il sospetto e l’incomprensione. Gli italiani, per parte loro, hanno sempre avuto un atteggiamento di amore-odio per il mondo tedesco.
  Dietro agli stereotipi, positivi e negativi, che influenzano l’attuale visione italiana del mondo tedesco si nasconde una storia articolata e complessa. Questo volume analizza il momento cruciale in cui la Germania si afferma come polo di riferimento culturale per l’Italia: nell’ultimo trentennio dell’Ottocento la Germania bismarckiana penetra la politica, l’economia e la cultura del Regno d’Italia. Vista inizialmente come fonte di rinnovamento per il paese, l’influenza tedesca viene progressivamente rigettata da porzioni consistenti dell’intellettualità e del mondo politico nazionale. Lo schieramento di Italia e Germania su schieramenti opposti nella grande guerra trasformerà l’antigermanesimo nel paradigma dominante della visione italiana dell’Europa.

  DAL TESTO – “Un ultimo fìlone antigermanico particolarmente attivo tra l'ultimo decennio dell'Ottocento e il primo quindicennio del Novecento fu quello legato agli ambienti democratici, radicali e socialisti. A differenza della corrente critica di orientamento liberale, alimentata da una debole connessione con il mondo francese e assorbita dalla problematica contingente della lotta politica nazionale, questo filone più radicaleggiante trasse spunto da suggestioni provenienti dal dibattito politico europeo, con richiami non limitati alla Francia e alla Gran Bretagna, ma estesi alla stessa Germania, dove vi era un vasto fronte di opposizione culturale e politica al dominio bismarckiano e guglielmino.
  “Nella cultura socialista, in particolare, venne portata avanti una riflessione critica particolarmente articolata sulla minaccia del germanesirno. Un motivo che spinse molti socialisti in senso antitedesco fu quello dell'antimilitarismo: questa opposizione insanabile alle tendenze militaristiche della Prussia prima e della Germania dopo unì con un fìlo ideale i socialisti dell'ultimo trentennio dell'Ottocento a quelli della prima guerra mondiale, pur con alcune importanti differenze. Diverse personalità del socialismo italiano ebbero contatti con intellettuali e attivisti tedeschi: si pensi, ad esempio, a Franz Mehring, la cui lettura della storia tedesca come degenerazione del prussianesimo deteriore influenzò il pensiero di molti socialisti e futuri comunisti italiani. Le posizioni contro il militarismo tedesco confluirono nel più ampio discorso antimilitare che i socialisti portavano avanti in chiave anticoloniale negli anni che vanno dall'impresa etiopica alla guerra di Libia.”

  L’AUTORE – Federico Niglia, dottore di ricerca in Storia dell’Europa presso la Sapienza Università di Roma, insegna attualmente Storia delle relazioni internazionali alla LUISS Guido Carli di Roma. È adjunct professor presso la St. John’s University – Rome Campus. Ha all’attivo diverse collaborazioni con enti di ricerca, tra i quali l’Istituto Affari Internazionali. Collabora con «Nuova Storia Contemporanea». È autore, per le nostre edizioni, di Fattore Bonn. La diplomazia italiana e la Germania di Adenauer 1945-1963 (2010).

   INDICE DELL’OPERA – Premessa metodologica. Le mentalità collettive nel rapporto tra Italia e mondo tedesco - I. L'immagine tedesca in Italia prima del 1870 (1. Dal medioevo all'età moderna: echi popolari e suggestioni culturali - 2. Ambivalenze nel Settecento riformatore - 3. L'Ottocento, il discorso politico e il sentimento antiaustriaco - 4. L'enigma prussiano prima del '70) - II. Affermazione e usura del modello tedesco in Italia (1870-1914) (1. A prima impressione: l'avanguardia dell'Europa "giovane" - 2. La germanizzazione silenziosa - 3. Per il germanesimo: culture dell'autorità da Crispi a Rocco - 4. Critiche liberali e radicali - 5. Contro il germanesimo economico) - III. La svolta (1914-1921) (1. L'antigermanesimo della grande guerra: un fenomeno transnazionale - 2. L'Italia e il dilemma politico-diplomatico - 3. La svolta ideologica - 4. Il mancato riassorbimento: l'Italia a Versailles - 5. La parabola di un sentimento: conclusione) - Indice dei nomi