La scelta di Nadja. Io, la moglie di Stalin |
Angela Feo La scelta di Nadja SassoScritto Editore, pagg.112, € 9,00
IL LIBRO – Narra la vita e la morte della moglie di Stalin, Nadja Allilueva, una figura rimasta a lungo in ombra nella storiografia sull'Unione Sovietica. Legata fin dall'adolescenza a Stalin, che ne farà la sua seconda moglie quasi bambina, Nadja è testimone d'eccezione dell'intera parabola della Rivoluzione, dalla prima entusiastica fase fino al consolidarsi del potere staliniano. La sua storia privata e dolorosa è tutt’uno con la storia di una nazione intera nel passaggio dalla Piccola Madre degli zar, dai contadini servi della gleba, alla Repubblica dei Soviet, all’illusione dell’uguaglianza di classe, al terrore in nome del popolo, ai gulag. Eppure Nadja è anche e soltanto la piccola donna che cresce oscurata dalla straripante personalità del marito, tiranno in casa come in patria. È una donna moderna, contraddittoria, ancora immatura, che ambisce disperatamente alla realizzazione personale, che crede nel sogno impossibile della rivoluzione buona, e tenta di ribellarsi a un destino implacabile. Un inedito punto di vista femminile le restituisce presenza e dignità, e consente di rileggere alcune delle pagine più drammatiche della storia contemporanea sotto una luce nuova. DAL TESTO – “Nadja si sentiva sola. Era estranea alle macchinazioni della politica, e credeva sinceramente nella morale del Partito, che prescriveva ai compagni un tenore di vita modesto. Nella quotidianità moscovita le mancava molto la sua famiglia, con cui condivideva questi valori. Sergej e Olga vivevano a Leningrado, mentre Anna, sposata con Stanislav Redens, bolscevico che aveva fatto carriera nella Ceka, viveva in Ucraina, a Kharkov: le due sorelle non si vedevano spesso. Il suo preferito restava Pavel, sposato con Evgennja Aleksandrovna Zemljanitsina, una donna elegante, spiritosa e colta, che affascinava anche Stalin, sensibile al suo carattere aperto ed esuberante. Quel fratello brillante e premuroso era un punto di riferimento importante. Ma era anche lui lontano: era stato nominato addetto militare presso l'ambasciata sovietica a Berlino dove visse per diversi anni. Infine Fëdor, il fratello minore, dopo aver compiuto ottimi studi matematici, cominciava ad avere seri problemi mentali, che si erano manifestati per la prima volta al fronte, durante la guerra civile. Riceveva una pensione da invalido. Passava le sue giornate divorando libri e scrivendo articoli su qualsiasi argomento. Sebbene Stalin ne avesse compassione, evitava di incontrarlo e qualche volta rideva delle sue difficoltà. Nadja trovava intollerabile il sarcasmo del marito, ma anche per lei vedere Fëdor era molto penoso. Lo squilibrio di lui la metteva a disagio e la faceva sentire estremamente vulnerabile.” L’AUTRICE – Angela Feo (Pisa, 1975) è giornalista professionista. Si è laureata in Scienze della comunicazione a Siena e ha conseguito un master in Comunicazione e media a Firenze. Ha lavorato per radio, periodici e quotidiani a Milano, Roma e in Toscana. Oggi vive tra Pisa, Firenze, Bologna e le città dove il suo lavoro di giornalista e comunicatrice la conduce. Dalla sua passione per la storia russa è nata la biografia Stalin, figlio della rivoluzione padre della dittatura. Dalla sua voglia di dare voce alle donne relegate nella penombra della storia, è nato questo suo secondo libro. INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Maria Giovanna Maglie - Capitolo I (Morte di una compagna - Festa al Cremlino - Le tende immobili) - Capitolo II (Il rivoluzionario romantico - Notti insonni) - Capitolo III (Segretaria al fronte - Segretaria di Lenin - Espulsa dal Partito - Tra le mura del Cremlino - Addio compagno Lenin - "A Mosca non ho amiche" - Una famiglia troppo pesante) - Capitolo IV (.Un nuovo inzio - La carestia - Madre intransigente - Mosca si trucca per coprire i suoi difetti - Il mondo in frantumi - L'ultima ribellione) – Epilogo - Bibliografia - Ringraziamenti
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