Fascismo e tradizione tra cultura e potere |
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Antonio Calabrese Fascismo e tradizione tra cultura e potere Aracne Editrice, pagg.232, € 15,00
DAL TESTO – “[…] l’iniziativa del «Diorama Filosofico» si configura come un tentativo di inserire alcune delle tematiche della Konservative Revolution nel pieno del dibattito sui valori, volto a dare un’anima a quel fascismo che, a detta di Evola, «bene o male ha messo su un corpo». A questo proposito, la prima parte di vita del «Diorama» (1934–37) appare particolarmente interessante, per la varietà e l’incisività dell’apporto diretto di molti rappresentanti della Konservative Revolution. L’AUTORE – Antonio Calabrese è dottore di ricerca in Ermeneutica della storia. Ha collaborato per diversi anni con la cattedra di Storia del movimento operaio e storia contemporanea dell'Università del Salento in qualità di cultore della materia. È interessato ai rapporti fra storia e politica e i suoi studi si sono concentrati su nazismo, fascismo, destra radicale e sul revisionismo storico e, in generale, sull'uso politico della storia. Negli ultimi anni si è interessato ai rapporti tra fascismo e Tradizione e allo studio degli autori tradizionalisti italiani ed europei. Ha pubblicato: L'ideologia ritrovata: le origini dell'ideologia fascista nell'analisi di Zeev Sternhell (Lecce, 2000), a cura del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'Università del Salento. Ha collaborato a numerose riviste tra cui «Chaos. Quaderni di riflessione e dibattito politico-culturale» e «Il Calendario del popolo». INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Carmelo Giovanni Donno – Introduzione - Capitolo I. Il tentativo di costruzione di una tradizione europea (1.1. La questione – 1.2. René Guénon (Ignitus) – 1.2.1. Guénon e «Diorama» – 1.2.2. Civiltà e progresso – 1.2.3. Un altro falso mito: la scienza – 1.2.4. Guénon e il concetto di «Tradizione» – 1.2.5. Guénon e la politica – 1.3. Edmondo Dodsworth – 1.3.1. Il mito di Roma – 1.3.2. Dodsworth e la restaurazione tradizionalistica – 1.4. Karl Anton Rohan – 1.4.1. Per un’altra Europa – 1.4.2. «Personalità» e «giacobinismo» – 1.4.3. Rohan e la politica – 1.4.4. Un’interpretazione della seconda guerra mondiale) - Capitolo II. L’interpretazione tradizionalistica del fascismo (2.1. Per un fascismo «tradizionalista» – 2.1.1. Carlo Rossi di Lauriano e la questione dell’aristocrazia – 2.1.2. Per un’Europa cavalleresca – 2.1.3. La dittatura come complemento della regalità – 2.1.4. Scenari internazionali – 2.1.5. Alcune note sulla tecnica – 2.2. Un’analisi della società – 2.3. Guido Cavallucci – 2.3.1. «Nazione» e «Impero» – 2.3.2. Altre considerazioni sul concetto di «impero» – 2.3.3. Per uno stile fascista – 2.3.4. «Risorgimento e Fascismo» – 2.3.5. Per una nazione guerriera - 2.4. La questione degli intellettuali – 2.5. Massimo Scaligero – 2.5.1. Una cultura «nostra» – 2.5.2. Arte e fascismo – 2.5.3. Contro la meccanica – 2.5.4. Sull’educazione – 2.5.5. L’interpretazione esoterica del mito di Roma) - Capitolo III. Un razzismo esoterico–tradizionalistico (3.1. Un «nuovo» razzismo – 3.1.1. La campagna antisemita nell’analisi di Carlo Rossi di Lauriano, 186 – 3.1.2. Il contributo di Alberto Luchini – 3.1.3. Altri contributi: Domenico Rudatis e Felice Graziani – 3.1.4. Un tentativo di fondere l’argomentazione «spiritualista» con quella «biologizzante»: Aldo Modica – 3.1.5. Alcune puntualizzazioni sulla campagna antisemita: Scaligero, Rossi di Lauriano – 3.1.6. Contributi tedeschi) – Conclusioni - Bibliografia
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