La patria ferita Stampa E-mail

Barbara Bracco

La patria ferita
I corpi dei soldati italiani e la Grande guerra

Giunti Editore, pagg.240, € 16,00

 

bracco_patria  IL LIBRO – Con la sua straordinaria forza evocativa, la figura del mutilato esemplifica il passaggio epocale del primo, apocalittico, conflitto del XX secolo. Durante e dopo la Grande guerra i soldati italiani invalidi divennero l'emblema assoluto della "patria ferita": confermarono la forza devastante di un evento che esaltò il corpo menomato come simbolo del sacrificio. Medici e chirurghi, letterati e uomini di cultura, leader politici, pittori e scrittori delle avanguardie futuriste, istituzioni statali e associazioni di ex combattenti furono tutti impegnati a fare del corpo offeso del fante-contadino il centro di un vero e proprio culto nazionale.
  Rivolto a cultori e appassionati della Prima guerra mondiale, questo libro esamina uno degli aspetti più traumatici dell'orrore bellico e spiega come e perché la sofferenza di quasi  mezzo milione di soldati sia stata il cuore di una mitologia della rigenerazione fisica, morale e culturale dell'Italia della «vittoria mutilata» e poi fascista.

  DAL TESTO – “Nell'universo valoriale dell'Italia postrisorgimentale il rispetto dei commilitoni e la devozione affettuosa delle donne di famiglia parevano più che sufficienti per il reinserimento dell'invalido nella società italiana, nell'Italia e nell'Europa del dopoguerra sarebbe stato assai più difficile se non impossibile. Neanche il partito socialista sembrò comprendere subito e appieno l'impatto fisicamente traumatico della guerra sulle fragili membra di milioni di operai e contadini; pur attenti alla bizzarra applicazione dei regolamenti per la coscrizione di guerra, solo con il passare dei mesi e il sempre più largo e terribile panorama della degenerazione fisica del soldato italiano, l'attenzione dei deputati socialisti – primo tra tutti il medico Fabrizio Maffi - si concentrò sul corpo offeso del soldato cogliendo in esso il simbolo delle contraddizioni di uno stato italiano stretto tra una pretesa missione disciplinatrice e salvifica dei giovani coscritti e gli effetti degerogeni della guerra. Solo nel variegato mondo delle avanguardie artistiche, culturali e politiche si potevano udire parole di esaltazione per il «bagno di sangue» e per le eroiche stigmate della modernità impresse sui corpi dei combattenti; se di oscenità fisica si poteva parlare era semmai la deformità morale e fisiognomica della vecchia classe dirigente, di quella Italietta liberale che si presentava ancora nell'iconografia interventista e nazionalista sotto le spoglie ridicole e abnormi di Giovanni Giolitti.”

  L’AUTRICE – Barbara Bracco insegna Storia contemporanea all'Università Milano-Bicocca. Si è occupata prevalentemente di storia italiana con speciale attenzione alla Grande guerra. Ad essa ha guardato da varie angolazioni: dalla costruzione delle memorie e degli immaginari popolari alla violenza bellica e al corpo dei soldati. È autrice di Memoria e identità dell'Italia nella Grande Guerra. L'Ufficio storiografico della mobilitazione 1916-1926 (Unicopli, 2002).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Parte prima. Il sangue della nazione - I. Un sorvegliato speciale - II. Fame, freddo e paura - III. «Un bel fiore di sangue» - IV. Anatomia di guerra: le parti e il tutto - Parte seconda. Riparare il corpo. Le virtù protetiche della medicina e dello stato - V. A un dio ortopedico - VI. Mutilazioni: l'invisibile e l'osceno - VII. Il corpo offeso tra assistenza privata e tutela pubblica - VIII. L'occhio dello stato: assistenza pubblica e tutela del corpo offeso - Parte terza. Il corpo-manifesto della guerra. Politica e menomazioni - IX. L'Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra - X. Il Comitato d'azione per la resistenza interna e il Comitato d'azione fra mutilati e invalidi - XI. Percezione e autopercezione del corpo offeso - XII. Una comunità di sguardi - XIII. Il paradigma fotografico del corpo offeso - XIV. Violenza e deformità: modelli iconografici - XV. Mutilati in effige - Indice dei nomi