C’era una volta la Lombardia Stampa E-mail

Fabio Abati

C’era una volta la Lombardia

Alpine Studio, pagg.256, € 14,00

 

abati_lombardia  IL LIBRO – C’era una volta la Lombardia è una docu-fiction che mostra come la ‘ndrangheta sia arrivata a conquistare la regione motore economico del paese. Svela fatti realmente accaduti – non traggano in inganno gli artifici della narrazione e i nomi di fantasia: qui si svela come è potuto succedere che gli uomini delle ‘ndrine si siano infiltrati nell’imprenditoria, nella politica e nell’ amministrazione pubblica lombarda. Da criminali sanguinari negli anni ‘80, oggi gli ‘ndranghetisti si sono affermati al Nord come professionisti, imprenditori, procacciatori di voti, aspiranti alla carriera politica. Tutti lo sanno ma leggere questa storia aiuta: è come assistere, passo dopo passo, a una scalata un tempo impossibile e oggi in essere.
  La Lombardia, oggi, è considerata dagli ‘ndranghetisti, la seconda Calabria: una “mamma” minore, al cui seno è necessario abbeverarsi per fare i soldi veri e riciclare - in tutta sicurezza - quelli accumu­lati nel tempo. La Lombardia da decenni è oramai un mandamento...
  Nel libro centrale è la figura di Michele, “il dottore”, manager di un’importante azienda pubblica, i cui affari personali e i cui incontri raccontano molto dei metodi con i quali questa organizzazione criminale è solita agire. C’era una volta la Lombardia racconta di come la “malapianta” sia riuscita ad infiltrarsi nella ditta Negri, un’azienda pulita di costruzioni, per farla diventare insana come i rifiuti tossici ora scaricati nelle cave dalle sue maestranze. Vediamo le famiglie che si sono sistemate con le loro ‘ndrine nell’hinterland di Milano, nel varesotto, nel comasco, nel lecchese e i luoghi, “l’imbosco”, dove i compari sono soliti ritrovarsi.
  Nel romanzo di Fabio Abati non è tutto nero: c’è spazio anche per i prefetti retti e funzionari che fanno del loro meglio per combattere questo “mandamento fatto di corruzione e politica spregiu­dicata”. Una lettura per capire e non mettere la testa sotto la sabbia. Un libro che aiuta a reagire e sviluppare anticorpi morali.

  DAL TESTO – “A Salvatore scorreva nel sangue il fuoco della sua giovane età. E pensare che dalla famiglia era portato in palmo di mano. Se Gaetano si poteva dire la "pecora nera", Salvatore era l'enfant prodige. Suo nonno era stato uno dei fondatori dell'azienda che oggi andava alla grande e che sfamava almeno quattro famiglie. Per tutti, un giorno, ci sarebbe stato lui a comandare, il giovane Salvatore. Adesso, però, assieme a Gaetano, stava lì a sollevare nubi di polvere ad ogni minima irregolarità della strada. Allo zio era davanti un paio di lunghezze. Quando capì cosa aveva in mente, il suo camion rombò in una ripresa esaltante. Gaetano, nella cabina caotica, rideva, lasciando esplodere grossolane urla liberatorie. Sapeva che se anche il nipote adesso avanzava, avrebbe recuperato con facilità quando il percorso si sarebbe fatto misto, costeggiando una cava abbandonata, divenuta un'immensa pozza d'acqua blu sparata in mezzo alla pianura.”

  L’AUTORE – Fabio Abati (Lodi, 1971), giornalista, scrittore e regista, nel 2008 con il libro-inchiesta Polo Nord, la nuova terra dei padrini del Sud (Selene Edizioni, Milano) scritto assieme a Igor Greganti, giornalista Ansa, fu tra i primi a denunciare la stretta delle mafie su un nord distratto e forse colluso. Ancor prima, nel 2007, con La Leonessa e la Piovra, video-inchiesta realizzata sempre con Greganti e presentata al Premio Ilaria Alpi di quell'anno, parlò delle infiltrazioni mafiose a est dell'Adda, nel distretto di Corte d'appello di Brescia, di cui nessuno parlava: se la Lombardia è la prima terra di conquista al nord delle mafie, lo è tutta la regione, non solo una sua parte. Sempre di un bresciano preda della criminalità organizzata, parla il video-documentario del 2012 Sei sicuro? La piovra a Brescia! realizzato attraverso un bando universitario. Abati ha scritto inchieste per Il Fatto Quotidiano, Left - Avvenimenti, Terra, Altraeconomia. In televisione ha lavorato per Odeon Tv. Attualmente collabora con Prodotto Srl di Riccardo Pasini, azienda che si occupa di produzioni televisive. Per loro cura l'attualità su Vero, il canale del dtt nazionale voluto dal gruppo editoriale di Guido Veneziani, sotto la direzione di Maurizio Costanzo. Sta curando per l'editore Castelvecchì le voci lombarde del primo dizionario sulle mafie.

   INDICE DELL’OPERA – 1. Prologo. Voragini all'ombra delle Prealpi – 2. Miracoli e miracolati – 3. Benvenuti in Lombardia – 4. L’assessore Tasca – 5. Perché crepa un compare – 6. Stanno tutti bene – 7. Epilogo. Il prefetto di lamiera