Politicamente s/corretto Stampa E-mail

Emanuele Macaluso (con Peppino Caldarola)

Politicamente s/corretto
La sinistra dalla Bolognina a oggi nel racconto controcorrente di un protagonista

Dino Audino Editore, pagg.96, € 9,90

 

macaluso_caldarola_politicamente  IL LIBRO – Emanuele Macaluso, in quest'intervista con Peppino Caldarola, lontana dalla rievocazione memorialistica, svolge un esame critico della storia della sinistra in questi vent'anni che ci separano dalla grande crisi della Prima Repubblica. E se c'è una preoccupazione che veramente lo assilla è la tabula rasa fatta dal '92 in poi nei confronti della tradizione culturale delle grandi forze politiche che hanno costruito la democrazia in Italia. Perché questo, pare a Macaluso, è il motivo principale dell'inadeguatezza attuale delle classi dirigenti. Ripercorrendo questo cammino, l'autore affonda il bisturi proprio sulle pseudocertezze che hanno animato l'attività e l'iniziativa politica degli eredi, loro malgrado, del PCI. Questa classe dirigente post-muro di Berlino, trovatasi all'appuntamento con la storia cioè dimostrare di saper governare il paese, per la prima volta dal dopoguerra -, non ha saputo esserne all'altezza. Coetaneo e amico di Napolitano, entrambi appartenenti alla corrente "migliorista" del PCI - sempre sotto accusa di intelligenza col nemico per l'atteggiamento riformista e non velleitariamente rivoluzionario -, Macaluso, oltre a tracciare una ricostruzione puntigliosa e non conformista di questi anni, fornisce un esempio di analisi lucida e dettagliata degli errori del centrosinistra e dei suoi presunti alleati.

  DAL TESTO – “Per capire quel che accadde, dobbiamo tener conto della parabola di Cossiga, il quale era un uomo instabile, aveva fantasia e combattività politica, ma cadeva anche in forme depressive molto acute. Ebbene lui si rese conto di aver radunato un personale politico modesto, mi riferisco a quello che stava attorno a Mastella. La Chiesa con Ruini, aveva fatto una scelta netta di opposto segno sostenendo il centrodestra e Berlusconi. Comunione e Liberazione sarà una forza organica a Forza Italia. Cossiga non riuscì a fare un partito con esponenti della Democrazia Cristiana e del mondo cattolico che avessero uno spessore tale da far considerare reale l'esistenza del binomio sinistra-centro. Questa debolezza politica minò il governo D'Alema e tutto il suo progetto. Poi ci fu Amato ed è andata come ho raccontato con la fine della legislatura, il fallimento della designazione di Amato a candidato premier, l'avvento di Rutelli come leader della coalizione. Si andò al voto e ovviamente rivinse Berlusconi, il quale rifece l'accordo con la Lega dopo un lungo lavorio cui aveva partecipato Giulio Tremonti. La guerriglia e gli insulti vennero archiviati e la Lega rinnegò quel che aveva detto.”

  GLI AUTORI – Emanuele Macaluso, 1924, siciliano di Caltanissetta, è stato deputato e senatore del Partito Comunista Italiano per sette legislature, membro della segreteria e della direzione nazionale, direttore dell’Unità e del Riformista.
  Peppino Caldarola è stato direttore dell’Unità, deputato, vice-direttore di Rinascita, fondatore e primo direttore di Italiaradio.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Politicamente s/corretto - Occuparsi di politica in tempo di crisi - Come nacque l'ala riformista del PCI - Berlinguer, Craxi e lo scontro con l'ala riformista - Il patto del garage - Manovre, riunioni, battaglie - Il colpo di stato interno e il nuovo PCI di Occhetto - Napolitano & C: complici di Craxi? - Anticapitalismo e socialdemocrazia - Cambiare il nome: per andare dove? - Avevamo bisogno di revisioni, non solo di svolte - Trattativa tra lo Stato (cioè Ciampi, Mancino; Conso, Napolitano, Spadolini...) e la mafia? - Gli errori strategici di Craxi - L'illusione di Occhetto - La destra non esiste? - Mani Pulite: una transizione tutta italiana - D'Alema suggeritore, D'Alema segretario - Come continuare a perdere consensi - Berlusconi non è invincibile ma a sinistra continuano le follie - Cossiga e i comunisti - Napolitano, Amato, Rutelli: quale candidato premier? – Un partito inaridito - La lettera inedita a D'Alema rimasta senza risposta - Lotta politica come lotta di gruppo - La damnatio memoriae dei padri fondatori della democrazia italiana - La vera forza del primo Berlusconi - Gli errori di D'Alema e il secondo Berlusconi - Quando il giustizialismo impedisce di vedere il blocco sociale - Il limite politico di Prodi – La paura di guardare criticamente al passato della sinistra italiana - Piccolo dizionario a uso di lettori smemorati o troppo giovani