Robert Nisbet e il conservatorismo sociale Stampa E-mail

Spartaco Pupo

Robert Nisbet e il conservatorismo sociale

Mimesis Edizioni, pagg.190, € 16,00

 

pupo_nisbet  IL LIBRO – Sociologo, storico della cultura, docente nei più prestigiosi atenei americani, Robert A. Nisbet è stato anche uno degli esponenti più influenti del conservatorismo del Novecento. Sulla scia di Burke e Tocqueville, ha sostenuto, in polemica con lo statalismo, l’individualismo e il liberalismo, l’importanza del pluralismo, dell’autorità politica, della comunità e della tradizione. Il volume costituisce una chiara e agile introduzione al pensiero politico di Nisbet, di cui ripercorre le tappe e i testi fondamentali, e illustra i caratteri propri del suo conservatorismo sociale, che egli ha voluto libero dall’estetismo religioso, dal nostalgismo, dal passatismo ad ogni costo e capace di affrontare la complessità del presente.

  DAL TESTO – “Con i suoi scritti politici Nisbet contribuì in modo decisivo alla formazione di un'identità del conservatorismo come dottrina politica, prima ancora che come stile di vita. Egli conferì al conservatorismo del Novecento quella dignità ideologica di cui aveva bisogno e che gli permise di ottenere un discreto successo nell'ultimo quarto di secolo, continuando a muoversi nel solco della tradizione controrivoluzionaria e antriprogressista europea e superando i pregiudizi da sempre in voga contro i conservatori di tutte le epoche, liquidati come «reazionari», «profeti del passato», «nostalgici» «ingenui», «malinconici», «pessimisti culturali».
  “L'obiettivo principale di Nisbet, come lui stesso tenne a precisare nella "Prefazione" a Conservatism: dream and reality, uno dei suoi ultimi libri, del 1986, era quello di dotare il conservatorismo del rigore teorico tipico di ogni rispettabile dottrina politica. Contro gli autori conservatori, da Michael Oakeshott a Russell Kirk, che si ostinavano a considerare il conservatorismo come niente di più che un particolare temperamento o un'inclinazione psicologica, Nisbet dimostra che quella conservatrice è invece, una vera e propria «ideologia», una delle più importanti della storia politica occidentale, insieme al liberalismo e al socialismo, in quanto è, a tutti gli effetti, un «corpus organico di idee morali, economiche, sociali e culturali con un concreto e preciso riferimento alla politica e al potere politico, più segnatamente al potere politico che possa rendere possibile una vittoria elettorale di quello stesso corpus di idee».”

  L’AUTORE – Spartaco Pupo insegna Storia delle dottrine politiche all’Università della Calabria ed è senior fellow presso l’Istituto di Politica. I suoi prevalenti interessi di ricerca si rivolgono al pensiero politico conservatore, al comunitarismo e al realismo del Novecento. Tra i suoi volumi recenti: Samuel Alexander: naturalismo e democrazia delle cose (Cosenza, 2003), La comunità e i suoi nemici (Firenze, 2008), La politica senza Noi (Roma, 2011). È membro del comitato di direzione della «Rivista di Politica».

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. Nisbet nella storia del conservatorismo americano - II. Per un comunitarismo realista - III. Dallo "Stato totale" di Rousseau al "pluralismo liberale" di Lamennais - IV. "Progresso": fine di una metafora - V. L'essenza sociale del conservatorismo – Bibliografia - Indice dei nomi