L'Italia in bicicletta |
Giovanni Guareschi – Marco Albino Ferrari L'Italia in bicicletta Excelsior 1881, pagg.144, € 22,50
IL LIBRO – Giovannino Guareschi ciclista? E chi lo avrebbe immaginato? Dopo aver incontrato Alberto, figlio di Giovannino, Marco Albino Ferrari rievoca la passione dello scrittore per la sua bicicletta, compagna fedele di tanti viaggi per la Bassa o alla scoperta dei laghi del nord, e poi su per le Dolomiti, fino allo Stelvio. La dolce bicicletta, parte integrante della sua vita familiare, poiché tutti, dalla moglie Margherita ai figli, condividevano la stessa passione. La cara bicicletta, presente in tanti suoi racconti e in una serie di bei disegni e divertenti vignette, è oggi esposta al Museo di Roncole Verdi presso il Club dei Ventitré, i suoi estimatori. E sono proprio i disegni, le vignette e i bozzetti i veri protagonisti di queste pagine che rappresentano un omaggio non solo al grande autore, ma a una "matita" ironica, sagace, delicata e tenera. DAL TESTO – “La mia bicicletta è un vecchio arnese, ha il telaio alto, la forcella rigida e stecchita che fa quasi tutt'una linea col cannotto dello sterzo, un freno solo, ad asta, sulla ruota davanti e i cerchioni di 28. GLI AUTORI – Giovannino Guareschi (1908-1968), scrittore e giornalista, caricaturista e umorista, è uno degli autori italiani più conosciuti nel mondo. Cantore del "Mondo Piccolo", il suo personaggio più famoso è Don Camillo, cui è ispirata la serie di film con Fernandel e Gino Cervi. La sua straordinaria creatività ha dato vita a storie e disegni indimenticabili su importanti riviste. Nel 1928 iniziò come correttore di bozze nella vecchia e gloriosa «Gazzetta di Parma», successivamente assorbita dal «Corriere Emiliano» dove divenne aiuto-cronista. Dopo il servizio militare si trasferì a Milano e dal 1936 al 1943 fu redattore capo di una rivista umoristica destinata ad ampia notorietà, il bisettimanale «Bertoldo», edito da Rizzoli. Internato per due anni nei campi di prigionia tedeschi, prima in Polonia e poi in Germania, dopo la guerra fece ritorno in Italia e fondò una rivista indipendente, il «Candido», settimanale del sabato. Fino alla fine collaborò a numerosi periodici con vignette e racconti. INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Marco Albino Ferrari - G. Guareschi, da Ingiro per la campagna, «Bertoldo», n.33 1942 - Marco Albino Ferrari, Disegni, vignette, reportage di un sognatore su due ruote - G. Guareschi, Il mio vecchio arnese. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Il mio fanalino. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Il mio album e i suoi ritrattini. Un filosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Due bei tipi di biciclette. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Bicicletta Dei, «Bertoldo», n.31 1942 - G. Guareschi, Il giro comincia a quarant'anni, «il Commento», n.17 31maggio 1947 - G. Guareschi, da Dagli ozi di Rimini al castello di Ferrara, «Corriere della Sera», edizione del pomeriggio, 2-3 agosto 1941
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