L'Italia in bicicletta Stampa E-mail

Giovanni Guareschi – Marco Albino Ferrari

L'Italia in bicicletta
Disegni, vignette, reportage di un sognatore su due ruote raccontati da Marco Albino Ferrari

Excelsior 1881, pagg.144, € 22,50

 

guareschi_bicicletta  IL LIBRO – Giovannino Guareschi ciclista? E chi lo avrebbe immaginato? Dopo aver incontrato Alberto, figlio di Giovannino, Marco Albino Ferrari rievoca la passione dello scrittore per la sua bicicletta, compagna fedele di tanti viaggi per la Bassa o alla scoperta dei laghi del nord, e poi su per le Dolomiti, fino allo Stelvio. La dolce bicicletta, parte integrante della sua vita familiare, poiché tutti, dalla moglie Margherita ai figli, condividevano la stessa passione. La cara bicicletta, presente in tanti suoi racconti e in una serie di bei disegni e divertenti vignette, è oggi esposta al Museo di Roncole Verdi presso il Club dei Ventitré, i suoi estimatori. E sono proprio i disegni, le vignette e i bozzetti i veri protagonisti di queste pagine che rappresentano un omaggio non solo al grande autore, ma a una "matita" ironica, sagace, delicata e tenera.

  DAL TESTO – “La mia bicicletta è un vecchio arnese, ha il telaio alto, la forcella rigida e stecchita che fa quasi tutt'una linea col cannotto dello sterzo, un freno solo, ad asta, sulla ruota davanti e i cerchioni di 28.
  “L'ho trovata un giorno in solaio sfasciata e arrugginita, con le gomme così secche e screpolate che a toccarla si staccavano a pezzetti.
  “M'ha preso il gusto di vederla com'era da nuova, di rievocarne la giovinezza e l'ho fatta riverniciare e nichelare.
  “Ora così lucida ci fa una figura tutta sua: le biciclette antiche, alte di telaio, diritte di forcella, son naturali se le vediamo per una strada di campagna, cigolanti e sgangherate trasportare il vecchio muratore che ritorna dal lavoro, con la sporta dei ferri attaccata al manubrio. Allora hanno spesso una di quelle antiche selle americane, corte, larghe e piatte, a forma di cuore, e la staffa per salire avvitata al perno della ruota posteriore. Ma quando son tutte lucide, come la mia, e hanno, come la mia, un piccolo fanale a olio, se uno le inforca danno subito l'idea del questurino.
  “Biciclette alte, vecchie e lustre così, escono solo dalla rimessa della Questura dove ci sono dai tempi degli scioperi del 1908, quando erano di moda i socialisti che portavan tutti la cravatta nera a (tocco e un cappello nero con le tese strette in su e il cocuzzolo schiacciato. La mia bicicletta sembra oggi quella di un questurino, e io ci sto sopra impettito e duro come un commissario: quando ne ho voglia vado a girar per la campagna e la sera, quando ritorno, accendo il fanalino a olio, che puzza e che è solo capace di farmi ballonzolare davanti, sulla strada, a mezzo metro dalla ruota, un cerchio di luce fioca, largo due palmi.”

  GLI AUTORI – Giovannino Guareschi (1908-1968), scrittore e giornalista, caricaturista e umorista, è uno degli autori italiani più conosciuti nel mondo. Cantore del "Mondo Piccolo", il suo personaggio più famoso è Don Camillo, cui è ispirata la serie di film con Fernandel e Gino Cervi. La sua straordinaria creatività ha dato vita a storie e disegni indimenticabili su importanti riviste. Nel 1928 iniziò come correttore di bozze nella vecchia e gloriosa «Gazzetta di Parma», successivamente assorbita dal «Corriere Emiliano» dove divenne aiuto-cronista. Dopo il servizio militare si trasferì a Milano e dal 1936 al 1943 fu redattore capo di una rivista umoristica destinata ad ampia notorietà, il bisettimanale «Bertoldo», edito da Rizzoli. Internato per due anni nei campi di prigionia tedeschi, prima in Polonia e poi in Germania, dopo la guerra fece ritorno in Italia e fondò una rivista indipendente, il «Candido», settimanale del sabato. Fino alla fine collaborò a numerosi periodici con vignette e racconti.
  Marco Albino Ferrari
(1965), appassionato conoscitore del mondo della bicicletta, dirige il periodico «Meridiani Montagne» (Editoriale Domus), che ha fondato dopo aver diretto alcune riviste per Vivalda ed Einaudi. Ha pubblicato numerosi libri tra cui Frêney 1961 (Vivalda, 1996). È del 1999 Il vuoto alle spalle. Storia di Ettore Castiglioni (Corbaccio, poi Tea). Nel 2004 racconta la Terra del Fuoco nelle pagine di Terraferma (Corbaccio, poi Tea). Seguono In viaggio sulle Alpi (Einaudi, 2009), La sposa dell'aria (Feltrinelli , 2010), Alpi Segrete (Laterza, 2011). Scrive per «la Stampa». Con Excelsior 1881 ha pubblicato Dolomiti, rocce e fantasmi, con gli acquerelli di Valentino Parmiani.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Marco Albino Ferrari - G. Guareschi, da Ingiro per la campagna, «Bertoldo», n.33 1942 - Marco Albino Ferrari, Disegni, vignette, reportage di un sognatore su due ruote - G. Guareschi, Il mio vecchio arnese. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Il mio fanalino. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Il mio album e i suoi ritrattini. Un filosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Due bei tipi di biciclette. Unfilosofo in bicicletta. Itinerari cittadini, «la Fiamma», 2 maggio 1932 - G. Guareschi, Bicicletta Dei, «Bertoldo», n.31 1942 - G. Guareschi, Il giro comincia a quarant'anni, «il Commento», n.17 31maggio 1947 - G. Guareschi, da Dagli ozi di Rimini al castello di Ferrara, «Corriere della Sera», edizione del pomeriggio, 2-3 agosto 1941