Grande guerra. Britannici sull'Altopiano dei Sette Comuni Stampa E-mail

Andrea Wollman – Francesco Brazzale

Grande guerra
Britannici sull'Altopiano dei Sette Comuni

Gino Rossato Editore, pagg.168, € 19,00

 

vollman_brazzale_grandeguerra  IL LIBRO – Nel 1918, il Principe di Galles soggiorna a Villa Godi di Lugo di Vicenza, e dal campo di Villaverla si alza in volo su un Bristol Fighter pilotato dall'asso canadese William George Barker; nel 1923 i reali d'Inghilterra visitano la Villa, dopo aver reso omaggio ai caduti britannici nei cimiteri dell'Altopiano.
  Nel 1922, Vera Brittain, famosa scrittrice inglese, raggiunge a Granezza la tomba del fratello Edward, caduto a San Sisto durante la Battaglia del Solstizio e decide che l'Altopiano sarà la sua ultima dimora; nel 1970 le sue ceneri vengono sparse attorno alla lapide dalla figlia Shirley.
  A Caltrano, una pietra rinvenuta in una cantina rivela un epitaffio dedicato a Dinks, ucciso accidentalmente nel luglio 1918; Inglesi e Scozzesi si affezionarono alla loro mascotte al punto di erigergli una tomba. Dinks era "solo" un babbuino.
  Storie minime si intrecciano con nomi famosi, sconosciuti militari inglesi lasciano appunti al pari di Norman Gladden, Vera Brittain, Hugh Dalton. I Tommies (così venivano denominati i fanti dell'Esercito Britannico) si battono come leoni lungo la Val d'Assa, e a Caltrano, annebbiati da vino e whisky, pretendono di comprare il cappello di un carabiniere, o annegano nella roggia verso Chiuppano; frammenti di vita quotidiana aggrovigliati a momenti epici.
  Britannici tra Altopiano di Asiago e pedemontana vicentina, una storia nella Storia.

  DAL TESTO – “Quando britannici e francesi giunsero in Italia nel 1917, la situazione per gli alleati dell'Intesa era tutt'altro che rosea; la Russia usciva dalla guerra travolta dalla rivoluzione permettendo a tedeschi e austriaci di spostare ingenti truppe in Francia e in Italia, le offensive francesi e inglesi dei mesi precedenti nell'Artois e nel saliente di Ypres, impresse nei nomi di Chemin des Dames e Passchendaele, avevano portato scarsi risultati e perdite enormi con ammutinamenti d'intere divisioni presso i francesi e ora, nell'ottobre del 1917, la sconfitta militare di Caporetto metteva a repentaglio la tenuta dell'Italia.
  “A questo quadro negativo si contrapponevano le vittorie inglesi in Palestina e Mesopotamia contro i Turchi, che portarono all'occupazione di Gerusalemme e Baghdad, l'entrata in guerra come alleato dell'Intesa, degli Stati Uniti d'America (intervento del resto tutt'altro che immediato, considerando gli enormi problemi logistici da affrontare, e i sottomarini tedeschi, implacabili nell'affondare i convogli alleati durante la traversata dell'Oceano Atlantico) e la resistenza che l'esercito italiano opponeva sul nuovo fronte Piave-Montello-Monte Grappa-Altopiano dei Sette Comuni. In questa situazione si decise per una serie d'incontri tra francesi, inglesi e italiani per discutere un eventuale intervento alleato a favore dell'Italia.”

  GLI AUTORI – Francesco Brazzale (Calvene, 1953) è cresciuto tra la piazza del paese e la Val di Fonte. Da sempre appassionato cultore di storia e tradizioni locali, ha collaborato con Andrea Kozlovic nelle interviste per il volume Calvene e i Calvenesi nella Seconda Guerra Mondiale (1995), condensando successivamente i suoi studi sul paese natale in Dal Pian del Toto a la Val de Fonte - Calvene, la vera storia di un paese del pedemonte dal Neolitico ai nostri giorni (AgoràFactory, 2007). Di famiglia dalle solide tradizioni musicali, si è (ri)avvicinato negli ultimi anni al pentagramma, come percussionista nella Banda San Giorgio di Fara Vicentino; qui ha curato il volume Quando la Banda passò... I cent'anni del Corpo Bandistico di San Giorgio di Perlena. 1909-2009 (AgoràFactory, 2009). Gli ultimi interessi lo hanno portato a occuparsi della Grande Guerra, in particolare della presenza britannica tra Altopiano e Pedemonte, dando alle stampe 1918: I Britannici a Fara Vicentino e nel pedemonte (Comune di Fara Vicentino, 2011). Vive a Fara Vicentino e sopravvive alle Poste.
  Andrea Vollman è nato a Padova il 9 marzo 1957, e vive a Lusiana (VI). Ha svolto attività con diversi orientamenti: dall'insegnamento alla direzione sportiva nell'ambito dell'automobilismo sportivo, all'amministrazione in ditte private. Laureato in Filosofia, si interessa di Letteratura, Storia dell'Arte e Storia. Ha pubblicato sei libri di poesia; convinto che la Storia sia un "contenitore" di molteplici aspetti della vita umana, anche in rapporto con gli elementi naturali, in cui la Guerra è un esperienza limite, ha deciso di impegnarsi in questo libro, come opportunità per coniugare il passato al presente, anche attraverso la visita dei luoghi che esprimono la continuità delle vicende storiche. Si definisce un dilettante e un sognatore.

  INDICE DELL’OPERA – Premessa - Capitolo Primo. Dalle Fiandre al Veneto - Capitolo Secondo. Vita di retrovia - Capitolo Terzo. I servizi di supporto - Capitolo Quarto. Sul fronte dell'Altopiano - Capitolo Quinto. La guerra dei Britannici sull'Altopiano dei Sette Comuni - Capitolo Sesto. A busy week (Una settimana intensa). Da: Arthur Lambert, Over the Top. A "P.B.I." in the H.A.C., John Long Ltd, London 1930, Reprint Naval & Military Press. Traduzione di Ferdinando Offelli - Capitolo Settimo. Edward e Vera Brittain - Fratello e sorella dal Derbyshire a Granezza - Capitolo Ottavo. Stonehenge sul Kaberlaba - Capitolo Nono. Cimiteri di guerra britannici - Conclusioni – Appendice. Ordine di battaglia del B.E.F. Italy al 15 giugno 1918 – Apparati. Bibliografia, foto