Tony Cartalucci - Nile Bowie
Obiettivo Siria Come CIA, bande criminali e ONG armano il terrorismo, commettono crimini di guerra e falsano le informazioni manipolando l'opinione pubblica
Arianna Editrice, pagg.264, € 11,50
IL LIBRO – Tony Cartalucci e Nile Bowie, due ricercatori indipendenti ed esperti di geopolitica, ci svelano, con una puntuale indagine giornalistica, la Grande Bugia nascosta dietro l'ennesimo conflitto "umanitario" che insanguina il Medio Oriente. La situazione è drammatica: il Paese si dibatte in un cruento scontro civile, oggetto di spietati attacchi da parte di nemici interni ed esterni. La cosiddetta "rivolta siriana", in realtà, fa parte di una cinica strategia occidentale, che si serve di provocatori, terroristi, fanatici fondamentalisti e ONG corrotte. L'obiettivo è quello di colpire uno Stato arabo indipendente, in cui la ricchezza generata dal petrolio viene impiegata per finanziare lo stato sociale, proprio come avveniva in Libia prima che questa venisse annientata in modo analogo, con la compiaciuta adesione delle "petrolmonarchie" del Golfo e dei Paesi vicini, che partecipano al massacro come tanti sciacalli. La trama statunitense prevede quindi l'uso del terrorismo – tramite mercenari e irregolari, la "legione straniera" della CIA – per portare a compimento attentati e stragi di innocenti e poi addossare, servendosi della propaganda mediatica, la responsabilità della carneficina e della violazione dei diritti umani al governo preso di mira. I mezzi di informazione credono a questa Grande Bugia e creano quindi una realtà falsificata, ragione per cui è impossibile farsi un'opinione propria, libera e indipendente. Obiettivo Siria spiega come queste guerre architettate vengano messe in atto usando l'inganno, per strumentalizzare gli istinti più nobili dell'animo umano e manipolare l'opinione pubblica internazionale e tutti coloro che altrimenti tenderebbero a contrastare l'intervento armato, fino a metterli al servizio dell'assassinio di massa e della dittatura globale del potere economico.
DAL TESTO – “Sino a oggi, la "rivoluzione" siriana è stata una copia carbone della maggior parte dei "cambi di regime" incoraggiati dalla CIA negli ultimi sessant'anni: mercenari e "squadroni della morte" importati nel Paese per "accendere la miccia", seguiti da una campagna di bombardamenti al momento opportuno. Questo è esattamente ciò che è accaduto in Libia, con britannici, americani e israeliani che hanno coordinato le loro risorse e condiviso le dotazioni costituite dai gruppi di combattenti di Al Qaeda reclutati nel corso degli anni. Diversi leader della ribellione contro la Libia sono ora attivi in Siria, come testimoniato dal giornalista spagnolo Daniel Iriarte. Questi ex terroristi islamici, convertiti in combattenti per la libertà sotto l'egida della NATO, non sono altro che sicari senza scrupoli, pronti a combattere per qualsiasi causa fintanto che ci sarà qualcuno disposto a pagare loro centinaia di migliaia di dollari. “Nell'aprile del 2011, la televisione di Stato siriana ha trasmesso le testimonianze di tre uomini, arrestati perché sospettati di avere attaccato dei civili e le Forze di sicurezza siriane. Nel corso di un programma registrato, Anas al Kanj, che si è presentato come capo del "gruppo armato terrorista", avrebbe ammesso di avere ricevuto «armi e denaro» da un membro della bandita Fratellanza Musulmana della Siria. “Kanj ha riferito che gli era stato dato il compito di «incitare la popolazione a protestare, in particolare all'esterno della moschea Umayyad di Damasco» e nelle città chiave della ribellione - Daraa, Latakia e Banias - allo scopo di «fomentare il malcontento per rovesciare il regime e portare a termine atti di sabotaggio». L'agenzia France Presse, citando il quotidiano siriano Ath- Thawra, ha riportato che Kanj, in base alle istruzioni ricevute, doveva «aprire il fuoco sui manifestanti per seminare il panico e indurre la popolazione a credere che fossero le Forze di sicurezza a sparare sulla gente». “Il piano era quello di spingere il popolo e le autorità a farsi la guerra, sbandierando nel frattempo, grazie ai media globali, la brutale repressione delle proteste da parte del regime. Questa testimonianza è molto interessante, perché coglie un paio di passaggi fondamentali della dottrina di guerra non convenzionale del Pentagono, […].”
GLI AUTORI – Tony Cartalucci, ricercatore e scrittore di geopolitica, è il principale animatore del sito di informazione indipendente “Land Oestroyer”. Nile Bowie, scrittore e fotografo, collabora con il Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione di Montreal, in Canada. Le sue ricerche esplorano le questioni relative al terrorismo, alla proliferazione nucleare e alle implicazioni geopolitiche della politica estera statunitense e cinese in Africa, in Medio Oriente e in Asia.
INDICE DELL’OPERA – Nota sull'opera - Prefazione (Il puzzle siriano - Giochi di potere - "Primavera" o disgregazione del mondo arabo?) - Introduzione - Le premesse (La cosiddetta "Primavera Araba" - La cronologia: 2008-2010, preparazione del campo di battaglia - 2011: l'anno dell'inganno - Rivolta e insurrezione in Siria) - L'architettura dell'insorgenza - Gestione della percezione nella guerra psicologica attraverso bugie, disinformazione, montature e travisamenti - La prospettiva di una guerra regionale (Fasi della guerra non convenzionale - Struttura di un movimento di insorgenza o di resistenza - Giustizia poetica nel Golfo Persico - La Turchia e la questione curda - Israele e la strada verso la Persia - Sanzioni - Invasione - Un fronte unito contro l'Iran - La costruzione delle provocazioni - Rivoluzione colorata finanziata dall'estero - Assistere le rivoluzioni popolari con le forze armate - Terrorismo sponsorizzato dagli Stati Uniti - Mujahedin-e Khalq e l'insorgenza armata - Potenziali alleati etnici - Fomentare un colpo di stato militare - La posizione cino-russa) - Conclusioni - Appendice 1. Siria: la testimonianza di un sacerdote - Appendice 2. Cos'è Amnesty International? (Il finanziamento di Amnesty International - La leadership di Amnesty International - Amnesty International tradisce la reale promozione dei diritti umani) - Appendice 3. La cronaca occidentale sulla Siria sta andando in pezzi - Appendice 4. La Turchia tenta di provocare la guerra alla Siria
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