La collera |
Andrea Di Consoli La collera Rizzoli, pagg.234, € 18,50
IL LIBRO – Si può essere calabresi e antimeridionali allo stesso tempo, operai e fascisti, meschini e sognatori? Pasquale Benassìa è la risposta a questa domanda. Grasso, furioso e con una sigaretta perennemente tra le labbra, proviene da una famiglia di umili pastori ma ha il massimo disprezzo della povertà e del Sud, “terra di mendicanti, miserabili e vigliacchi”. Negli anni Settanta decide di tentare una sorte migliore emigrando a Torino, dove entra nella catena di montaggio della Fiat. Si sottopone alla disciplina della fabbrica, inizia a studiare filosofia e si fidanza con una maestrina di Rivoli, pensando così di inserirsi in un contesto civilizzato. Una notte, però, alla fine del turno, incontra casualmente una giovane ragazza siciliana – di una bellezza feroce e spudorata – con la quale finisce a letto in una pensione. La stessa cosa avviene la notte successiva. La terza notte, invece, la ragazza non si fa trovare, e da quel momento per Pasquale inizia un incubo inspiegabile. Inseguito da una banda di malviventi che lo vuole ammazzare, è costretto a scontare la più terribile delle pene: il ritorno a casa sua, in Calabria. Ma il mondo è troppo piccolo per nascondersi, e quando qualcuno ti cerca sul serio, prima o poi ti trova. Andrea Di Consoli indaga non soltanto la storia di un personaggio irripetibile, istintivo, tumultuoso, che rifiuta di essere figlio del proprio tempo; attraverso la sua vicenda racconta l’oscura malattia di un’Italia, oggi come quarant’anni fa, insoddisfatta e aggressiva, umorale e fiera. Un Paese che vive secondo regole crudeli e spesso insensate – della terra, della famiglia, dell’amore, della fabbrica – regole che non ha scelto eppure non potrà mai rinnegare. DAL TESTO – “In quegli anni, tutto quello che Pasquale guadagnava lo depositava diligentemente alla posta. Le uniche spese erano l'affitto, il mangiare, le sigarette, il giornale e qualche libro (tra gli altri, anche il Mein Kampf in edizione bilingue, del quale aveva letto su una rivista semiclandestina un'entusiastica recensione di Franco Freda: cupo e fanatico neonazista che Pasquale ammirava per le idee e per il modo di esprimerle; ma mentre leggeva il Mein Kampf, d'istinto non faceva che sostituire mentalmente la parola ebreo con la parola meridionale). L’AUTORE – Andrea Di Consoli è nato a Zurigo nel 1976 da genitori lucani. Ha pubblicato saggi, le raccolte poetiche Discoteca (2003) e La navigazione del Po (2007), il libro di racconti Lago negro (2005) e per Rizzoli il romanzo Il padre degli animali (2007, premi Lucca, Napoli, Grinzane-Carical e Mondello). Vive e lavora a Roma. INDICE DELL’OPERA – 1 - Parte prima. Breve e rapida storia dell'infanzia, della giovinezza e delle idee di Pasquale Benassìa - 2 - 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 – 11 - 12 - Parte seconda. Il ritorno, l'attesa del peggio e la lunga tarantella dei bisogni, delle paure e degli umori neri - 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 - 24 - Parte terza. Amarezze e sorprese sull'ultimo tratto di strada - 25 - 26
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