Breve storia del giardino |
Gilles Clément Breve storia del giardino Quodlibet, pagg.144, € 14,50
IL LIBRO – Il primo giardino è quello dell’uomo che ha scelto di interrompere le proprie peregrinazioni. Non c’è un tempo giusto per questa tappa, nella vita di un uomo o di una società. DAL TESTO – “Se il primo giardino nasce con la storia della sedentarizzazione dei popoli, la prima organizzazione di questo giardino e, di conseguenza, le prime manifestazioni dell'arte dei giardini, nascono con lui. Quest'ipotesi va contro l'idea diffusa di giardino come spazio di distensione, d'ozio, di piacere, di rappresentazione e di lusso. «I giardini sono sempre frutto dell'ozio», scrive Derek Clifford, come se il giardino fosse il privilegio di una casta annoiata, pronta a qualsiasi stravaganza pur di distrarsi. Clifford insiste: «nei giardini non c'è posto per una società che debba far ricorso a tutte le proprie energie per sopravvivere». L’AUTORE – Gilles Clément (1943), docente presso l’École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles e scrittore, ha influenzato con le proprie teorie e con le proprie realizzazioni (tra queste il Parc André Citroën e il Musée du quai Branly, entrambi a Parigi) un’intera generazione di paesaggisti europei. Ha pubblicato tra l’altro, Le jardin planétaire (catalogo della mostra alla Villette di Parigi, 1999), La sagesse du jardinier (2004), e due romanzi, Thomas et le voyageur (1997) e La dernière pierre (1999). In italiano sono stati pubblicati l’antologia Il giardiniere planetario (22 publishing, 2008) e Elogio delle vagabonde (DeriveApprodi 2010). Quodlibet ha pubblicato Manifesto del Terzo paesaggio (2005), Il giardino in movimento (2011) e Breve storia del giardino (2012). INDICE DELL’OPERA – 1. Il primo giardino. – 2. Il recinto e la misura. – 3. Il giardino verticale. – 4. La visione romantica. – 5. I giardini della notte. – 6. Il giardino degli astri. – 7. L’ultimo giardino. – 8. Il sogno della lumaca. – 9. Il documento a punti (racconto). – Una breve bibliografia
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