Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente |
a cura di Italico Santoro e Cosimo Ceccuti Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente Edizioni Polistampa, pagg.83, € 10,00
IL LIBRO – Le primavere arabe, con le loro contraddizioni e gli esiti diversi da paese a paese, hanno modificato gli equilibri da tempo consolidati nella sponda meridionale e orientale del Mediterraneo. Le prospettive sono tuttora incerte e – volendo rimanere nella metafora climatica – oscillano tra fermenti di rinascita primaverile e timori di lunghi inverni indotti dall’integralismo islamico. Fin d’ora appare chiaro comunque che le tante speranze suscitate dai movimenti di base si sono rivelate eccessive e sono state largamente disattese. DAL TESTO – “Il Mediterraneo risulta sempre meno separabile dal Medioriente, come dimostra per esempio la presenza dell’Iran ed il contributo del Qatar e degli Emirati Arabi all’attuazione della risoluzione 1973 dell’ONU sulla Libia. La politica euro-mediterranea non va solo rinnovata, ma anche collegata con le azioni in Medioriente e forse anche con quelle nel Sahel, nel Corno d’Africa, mentre invece è del tutto evidente che in Europa purtroppo ogni paese va per sé. In questa fase quindi l’Europa non riesce a trovare il bandolo dell’intricato groviglio degli interessi contrapposti, e non esiste un interesse europeo. Ci sono, ancora una volta, tanti interessi nazionali che hanno il sopravvento sulla possibile auspicata e non realizzata visione comune della storia. D’altra parte il modo in cui la comunità internazionale è entrata nella guerra libica la dice lunga sul livello di collaborazione interna della vecchia Europa. La Francia di Sarkozy, dopo una pessima figura nella vicenda tunisina, visti gli antichi rapporti con Ben Ali, ha deciso di ricostruirsi un’immagine con il conflitto libico e soprattutto di ipotecare la benevolenza dei futuri governanti in vista dei nuovi contratti nel settore petrolifero. Subito seguita dalla Gran Bretagna. Oltre a trascinare la NATO in una guerra strana, non pianificata, e più complessa del previsto, hanno distrutto la solidarietà europea e fatto affondare le ultime residue speranze della ricerca di una politica estera e di una sicurezza comune. Ancora oggi i vari paesi europei si presentano nelle capitali del Mediterraneo in ordine sparso. Da un lato persiste la mancanza di coesione e visione comune e dall’altra c’è il timore di una deriva islamica vicino ai confini meridionali dell’Europa.”
I CURATORI – Cosimo Ceccuti è nato a Firenze il 9 giugno 1944. Si è laureato in Scienze politiche e sociali presso la “Cesare Alfieri” di Firenze nel giugno 1969, ottenendo il riconoscimento della medaglia d’oro quale miglior laureato della facoltà. La tesi di laurea, discussa in Storia contemporanea con Giovanni Spadolini aveva come tema Il Concilio ecumenico Vaticano I nella stampa italiana. La tesi fu pubblicata nel centesimo anniversario della Breccia di porta Pia. Ceccuti ha poi intrapreso l’attività universitaria di insegnamento, studi e ricerche presso la stessa facoltà fiorentina, dalla quale dal 1969 a oggi non si è mai trasferito, oltre a essere membro del Dipartimento di studi dello Stato. Dal 1980 a oggi ha la cattedra di Storia del Risorgimento e tiene il corso di Storia del giornalismo. Oltre alla pubblicazione di numerose opere scientifiche, collabora con autorevoli riviste storiche quali «Storia contemporanea», «Rassegna storica del Risorgimento» e «Rassegna storica toscana». Da trent’anni collabora alla pagina culturale de «La Nazione» e del «Resto del Carlino». Ha pubblicato, tra gli altri: Il Concilio Vaticano I nella stampa italiana (1970), Un editore del Risorgimento: Felice le Monnier (1974), Il Risorgimento italiano (1977), Immagini nelle parole: Ugo Ojetti (1978), Un quotidiano ieri e oggi (1978), Carteggio D’Annunzio-Ojetti (1979), Piero Fossi la lotta per la libertà (1980), Mussolini nel giudizio dei primi antifascisti (1921-1925) (1983), La casa editrice Le Monnier dal Risorgimento alla Repubblica (1837-1987) (1987). Ha collaborato ai volumi Il Senato italiano nelle tre capitali (1988) e I Presidenti del Senato (1989). Nel 1992 ha pubblicato la biografia di Giovanni Spadolini. Inoltre ha curato l’introduzione dei discorsi parlamentari di Ferruccio Parri (1990), Giovanni Conti (1991), Pasquale Villari (1992) e di Giuseppe Paratore (1994), editi dal Servizio Studi del Senato della Repubblica, e di Giovanni Spadolini nel 2003. Nel 1996 è uscita la sua biografia dedicata a Girolamo Savonarola. Ha inoltre curato l’edizione di importanti opere postume di Giovanni Spadolini, tra cui i quattro volumi della Bibliografia degli scritti di Giovanni Spadolini. Per volontà testamentaria dell’onorevole, Ceccuti è coordinatore culturale e attualmente presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, oltre che direttore della rivista «Nuova Antologia». Il 12 dicembre 1986, motu proprio, il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo ha insignito del titolo di Commendatore della Repubblica per meriti culturali. INDICE DELL’OPERA – Un pensiero, di Giovanni Spadolini – Premessa, di Cosimo Ceccuti – Saluto, di Eugenio Giani – Introduzione, di Stefano Folli – Intervento, di Antonio Del Pennino – Il Mediterraneo negli equilibri geostrategici globali, di Giancarlo Elia Valori – La nuova politica economica nell’UE: crescita senza deficit, di Michele Bagella – Il Maghreb e la primavera araba: speranze e inquietudini, di Antonio Ferrari – I rapporti tra le due sponde: flussi migratori e cooperazione economico-sociale, di Rosario Altieri – L’Italia nell’occhio del ciclone, di Giorgio Rebuffa – Europa e Mediterraneo meridionale fra bilateralismo e multilateralismo, di Cosimo Risi – La Turchia tra modernità e tradizione, di Alia K. Nardini – Riflessioni sui rapporti economico-sociali tra le due sponde, di Antonio Serra – Rivolte arabe e opinione pubblica, di Giancarlo Tartaglia – Una politica per il Mediterraneo, di Italico Santoro
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