Passaggio a Occidente |
Giacomo Marramao Passaggio a Occidente Bollati Boringhieri, pagg.280, € 20,00
IL LIBRO – Secondo Giacomo Marramao, che affronta in questo libro lo straordinario «mutamento di scala» che accompagna i fenomeni politici della nostra epoca, il ricorso alle categorie di «mondializzazione» o «globalizzazione» non ha solo un significato tecno-economico. Siamo di fronte a un passaggio destinato a trasformare tutte le culture, che chiama in causa una riconversione di concetti fondamentali come identità e differenza, contingenza e necessità, nonché, per cominciare, locale e globale. Rispetto a diagnosi apparentemente antitetiche come quelle di Fukuyama (omologazione universale) e Huntington (conflitto delle civiltà), per Marramao è necessario demistificare due false opposizioni: Stato-mercato e Oriente-Occidente. A tale scopo, il libro, tenendo costantemente sullo sfondo la grande discussione sull’«èra globale» avviata fra le due guerre da autori come Spengler, Jünger, Schmitt e Heidegger, sviluppa la sua proposta muovendo dal disincanto della categoria di mercato operato da Polanyi e da una profonda revisione dell’approccio comparativo delle culture operato da Weber. L’esigenza – avanzata in conclusione attraverso un serrato confronto con le posizioni di Habermas e di Derrida – di una «politica universalista della differenza» viene formulata in base a un radicale riesame critico delle pretese di universalità delle stesse categorie, tipicamente occidentali, di democrazia e filosofia. DAL TESTO – “L'intreccio di piani e di fenomeni eterogenei (economici, tecnologici, politici, culturali, ideologici, religiosi), che siamo ormai soliti raccogliere sotto lo slogan passe-partout di «mondializzazione» o di «globalizzazione», appare sempre meno afferrabile con il ricorso alle opposte unilateralità di paradigmi concorrenti: quali - per un verso - la «fine della Storia» nel segno di un'omologazione universale improntata all'individualismo acquisitivo (secondo la lettura positiva fornita a suo tempo da Francis Fukuyama) e l'egemonia di un «pensiero unico» improntato all'occidentalizzazione del mondo» (secondo la lettura negativa riproposta a più riprese, e con indubbia coerenza, da Serge Latouche), o - per l'altro - il «conflitto delle civiltà» (secondo la cartella diagnostica approntata, con altrettanta coerenza, da Samuel Huntington). Per cogliere la logica specifica di questa globalizzazione, enucleando i tratti che la contraddistinguono dalle globalizzazioni precedenti, occorre piuttosto intenderla come un «transito», come un passaggio a Occidente. Il termine «passaggio» va tuttavia liberato dalle connotazioni teleologiche o destinali che impregnavano in passato le varie teorie della «transizione», per essere assunto nel duplice significato di viaggio e di mutamento, di rischio e di opportunità. La dinamica di trasformazione e di dislocazione globale dei poteri che, a partire dalla caduta del Muro di Berlino, si sta svolgendo sotto i nostri occhi altro non è che un impervio passaggio a Nord-Ovest di tutte le culture: un periglioso e avvincente transito verso la modernità destinato a produrre cambiamenti radicali nell'economia come nella società, negli stili di vita come nelle forme di comportamento non solo delle civiltà «altre», ma della stessa civiltà occidentale.” L’AUTORE – Giacomo Marramao insegna Filosofia teoretica e Filosofia politica all’Università di Roma Tre. Dirige la Fondazione Basso ed è membro del Collège International de Philosophie di Parigi. Sulla costellazione-tempo riflette la maggior parte dei suoi saggi, tra cui L’ordine disincantato (Editori Riuniti, Roma 1985), Minima temporalia. Tempo, spazio, esperienza (1990; nuova ed. Sossella, Roma 2005), Kairós. Apologia del tempo debito e Cielo e terra. Genealogia della secolarizzazione (Laterza, Roma-Bari 1992 e 1994). INDICE DELL’OPERA – Premessa alla nuova edizione – Avvertenza - Passaggio a Occidente - I. Nostalgia del presente (1. Mundus e globus - 2. Globalizzazione e secolarizzazione - 3. Congiunzioni e disgiunzioni - 4. Theatrum Orbis – 5. Asse del mondo e dissesto globale: «Orienti» e «Occidenti» - 6. Il paradigma nostalgico - Riferimenti bibliografici) - 2. Identità e contingenza. Zone di confine (1. Un'ambigua «attualità» - 2. Confini - 3. Valori - 4. Linguaggio - 5. Tecnica) - 3. Dämmerung: nel crepuscolo della sovranità. Stato, soggetti, diritti fondamentali (1. Le due metà dell'Occidente: «modello continentale» e «modello oceanico» - 2. Esperienza giuridica e immaginario statuale - 3. Common law e civil law: diaspora e contaminazione - 4. L'esilio del Nomos. Carl Schmitt e la globale Zeit (1. Un giurista ai confini del diritto - 2. La teologia politica - 3. Il concetto di «politico» - 4. Contro Weimar: spoliticizzazione e dominio della tecnica - 5. La teoria del Nomos come «ordinamento concreto») - 5. Dono, scambio, obbligazione. Karl Polanyi e la filosofia sociale (1. Al di là di Stato e mercato - 2. Economia e società: Karl Marx e Max Weber - 3. «Aristotele aveva ragione»: la critica all'individualismo moderno - 4. Paradossi del dono: Polanyi, Mauss e le «scienze diagonali» - Riferimenti bibliografici) - 6. Universalismo e politiche della differenza. La democrazia come comunità paradossale (1. La differenza occidentale - 2. Il «grande freddo» - 3. La dimensione dimenticata – 4. Pluralismo e conflitto di valori - 5. Bene comune e self-refuting prophecy) - 7. Lo specchio orientale. Voltaire e le radici dell'intolleranza (1. Dopo il terremoto - 2. Civile intolleranza – 3. Dalla tolleranza al rispetto) - 8. Cifre della differenza (1. Confine e limite - 2. Oltre il dualismo natura-cultura - 3. Multiple self: differenza e identificazione - Riferimenti bibliografici) - 9. L'Europa dopo il Leviatano. Tecnica, politica, Costituzione (1. Il futuro dell'Europa: dalla società protetta alla «società del rischio» - 2. Stato e Costituzione: la controversia tra Dieter Grimm e Jürgen Habermas - 3. Le insidie del potere costituente - 4. L'Unione europea e l'«ordine post-hobbesiano»: il multilevel system of government - 5. L'Europa e la «costellazione postnazionale»: la tenaglia del giocai e le nuove tendenze all'universalizzazione - 6. Pluriverso politico e «Costituzione senza Stato» (Conclusioni provvisorie) – Riferimenti bibliografici) - 10. Dopo Babele. Per un cosmopolismo della differenza (1. Universale multiplo - 2. Le Costituzioni degli altri - 3. Eccezione e contingenza - 4. Cartografia della modernità-mondo: dal «fatto del pluralismo» al «fatto del meticciato» - 5. Oltre il riconoscimento - 6. Signa prognostica – Riferimenti bibliografici) - Indice dei nomi
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