Dare un volto al potere Stampa E-mail

Davide Gianluca Bianchi

Dare un volto al potere
Gianfranco Miglio fra scienza e politica

Mimesis Edizioni, pagg.188, € 18,00

 

bianchi_Dare_un_volto  IL LIBRO – La suggestione della “doppia vita” non è estranea alla vicenda personale di Gianfranco Miglio: una vita dedicata agli studi, che tutti apprezzano, l’altra alla politica, santificata da alcuni, maledetta da molti; da un lato, la purezza dell’ideale della conoscenza, dall’altro lo studioso con Le mani sporche, per dirla con il titolo della famosa pièce teatrale di Jean-Paul Sartre. Quindi la domanda: il Miglio politico vale il Miglio universitario? Lo studio e la politica: due momenti radicalmente diversi a giudizio dei più, tanto divergenti che – nel caso del politologo comasco – nessuno ha mai voluto tenere insieme per leggerli in modo unitario. Chi per ragioni professionali conosce la sua produzione scientifica, sovente indica nel “neo-federalismo” il passo falso del suo percorso teorico; chi ne fa l’agiografia, perché condivide la medesima scelta di campo sul piano politico, il più delle volte non conosce adeguatamente i suoi scritti scientifici. Due mondi che non comunicano, ma non per questo privi di assoanze. Mettere in evidenza, e spiegare, le linee di continuità del suo lavoro è quanto si è proposto di fare questo libro, per offrire al lettore un’interpretazione complessiva della figura intellettuale e politica di Gianfranco Miglio, senza dubbio uno dei più acuti, e certamente originali, studiosi del potere e delle istituzioni che il nostro Paese abbia avuto nel Novecento.

  DAL TESTO – “Molti hanno inteso che dietro questa esortazione a rafforzare il governo vi fosse il favore di Miglio per la forma di governo presidenziale, a cui negli anni Ottanta alcuni ambienti politici guardavano con apprezzamento. Non vi potrebbe essere convinzione più fallace: Miglio parlava di elezione diretta, certo, perché il rafforzamento politico dell'esecutivo non poteva prescindere dalla legittimazione democratica. Tuttavia il suo riferimento non era al capo dello Stato; a suo giudizio, bisognava trovare il modo di eleggere direttamente - di diritto o di fatto - il capo del governo, per rendere quest'ultimo meno vulnerabile nei confronti delle frizioni interne alla maggioranza parlamentare. Il "Gruppo di Milano", a cui diede vita all'inizio degli anni ottanta insieme ad alcuni giuristi - i più noti, fra questi, erano Giovanni Bognetti e Serio Galeotti - lavorò a questa ipotesi, inaugurando la stagione in cui Miglio avrebbe preso a guardare soprattutto alle ipotesi di riforma del nostro sistema politico. […]
  “Dopo la fine della Guerra fredda, Miglio pensava che era la volta dell'allentamento dei vincoli politici; tali sviluppi lasciavano spazio non solo alle libertà locali, ma anche a un'articolazione completamente nuova dei poteri statali, a favore del modello federale. Era convinto infatti che vi fossero epoche storiche ad altra intensità politica, come era stata la stagione dei blocchi, dove - secondo la sua terminologia - era l'obbligazione politica a prendere il sopravvento, e stagioni in cui i rapporti umani erano d'impronta soprattutto "privatistici", orizzontali più che verticali. Ai suoi occhi il 1989 aveva segnato la fine di un'epoca, che apriva la porta al federalismo, interpretato come l’irruzione della libertà contrattuale nella sfera dei rapporti politici.”

  L’AUTORE – Davide Gianluca Bianchi, giornalista e saggista, è comasco come Miglio. Ne ha curato il primo volume (Storia delle dottrine politiche) delle Lezioni di politica (2011) e, con Claudio Bonvecchio, i Discorsi parlamentari su incarico dell’Archivio storico del Senato (2011). E’ autore della monografia Storia della devoluzione britannica (2005).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione. Scienza e politica: un connubio possibile - Prima parte. Wissenschaft als Beruf. La professione delle scienza - Capitolo I. Esperienze diverse (1. Un genius loci del Lario - 2. Il magistero alla Cattolica - 3. Federalista da sempre - 4. Il cantiere delle riforme) - Capitolo II. Studiare la politica in toto (1. Le Lezioni di politica - 2. Classici del realismo politico - 3. Finzioni e anti-realtà - 4. Per una politologia "positiva" - 5. Obbligazione politica versus contatto-scambio) - Seconda parte. Politik als Beruf. L'impegno politico - Capitolo I. Il decisionismo funzionale (1. Mefistofele della Prima repubblica - 2. La critica al sistema elettivo-rappresentativo - 3. Carisma e potere) - Capitolo II. L'autunno dello Stato moderno (1. Socialismo reale al capolinea - 2. Il federalismo "scientifico" - 3. Il problema della governabilità - 4. Nel nome di Bruno Salvadori - 5. L'Italia come Repubblica mediterranea) – Conclusioni. La teorizzazione del "caso italiano" – Appendice. Sulle spalle di un gigante: al di là di Carl Schmitt (Premessa - Contenuti delle lettere - Oltre Schmitt) - Repertorio bibliografico