La repubblica di Weimar |
Gunther Mai La repubblica di Weimar il Mulino, pagg.176, € 14,00
IL LIBRO – La repubblica di Weimar (1919-1933), che liquidò il Reich e fu il primo regime democratico della storia tedesca, fu un periodo culturalmente vivace, politicamente turbolento, economicamente drammatico. Il volume ne ricapitola la storia nel contesto della lunga stagione di crisi che segnò la vita e la società europee fra le due guerre mondiali. Passo a passo, l'autore ricostruisce gli eventi di quegli anni, facendo emergere le tensioni e le difficoltà che in Germania finirono per dare spazio al nazionalsocialismo e che permisero a Hitler di salire al potere. DAL TESTO – “L'ora di Hitler sembrò essere arrivata nel 1923 quando l'occupazione della Ruhr da parte dei francesi a causa del mancato versamento delle somme dovute in conto riparazioni scatenò una nuova impennata di nazionalismo. Ancor prima che il governo Stresemann ordinasse di porre fine alla resistenza passiva, Hitler assunse (25 settembre) il comando delle unità del Kampfbund (Lega combattente) e lanciò la sua parola d'ordine: «Non contro i francesi ma contro i traditori di novembre [che stanno] a Berlino». Putsch separatisti ebbero luogo in numerose località, «repubbliche autonome» vennero proclamate nel Palatinato e nella Renania, e a Küstrin si sollevò una formazione della «Reichswehr nera». Seguendo le direttive impartite da Mosca, anche la Kpd fece preparativi putschisti in Sassonia e Turingia, dove formò con la Spd governi di fronte popolare e mobilitò le sue «centurie proletarie». Quando il 23 ottobre il governo del Reich spedì le truppe in Sassonia, la Kpd tornò sui propri passi; solo ad Amburgo i rivoltosi ottennero qualche limitato successo. Certo, la Reichswehr non affrontò con la necessaria determinazione la minaccia proveniente dalla Baviera, ma riuscì almeno a impedire uno scontro fratricida tra i gruppi dell'estrema destra bavarese e quelli di sinistra attivi nella Germania centrale. In occasione di una manifestazione che si tenne a Monaco, nella Hofbräuhaus, nel quinto anniversario della rivoluzione di novembre, Hitler assunse il controllo della riunione, esercitò forti pressioni sul Generalstaatkommissar, il comandante della Reichswehr e il capo della polizia e in pratica li obbligò ad appoggiare il suo tentativo di putsch. Tuttavia, nonostante diverse attestazioni di simpatia e offerte di sostegno, gli venne riservato un ruolo meramente subordinato. Il putsch fallì già nelle prime ore del mattino del 9 novembre, quando il corteo dei rivoltosi venne intercettato e disperso dalla polizia e dall'esercito davanti alla Feldherrnhalle con una fitta scarica di fucileria.” L’AUTORE – Gunther Mai insegna Storia moderna e contemporanea nell'Università di Erfurt. Tra i suoi libri: Das Ende des Kaiserreichs (1987), Der Alliierte Kontrollrat in Deutschland 1945-1948 (1985), Europa 1918-1939 (2001). INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I. Rivoluzione e controrivoluzione, 1918-1924 (1. La rivoluzione - 2. La «legalizzazione» della rivoluzione: la costituzione - 3. Il dopoguerra - 4. La controrivoluzione - 5. La battaglia contro la pace) - II. Fra prosperità apparente e disorientamento, 1924-1930 (1. Consolidamento nel segno del blocco borghese - 2. L'organizzazione dello stato industriale - 3. I cambiamenti sociali - 4. La seconda pace: dal trattato di Locarno al piano Young) - III. Caduta e distruzione, 1930-1933 (1. La fine della repubblica - 2. La crisi economica mondiale - 3. Ritorno alla politica di potenza) - IV. La presa del potere e il «Führerstaat», 1933-1934 – Appendice - Per saperne di più - Indice dei nomi
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