Lettere a Lucilio |
Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio Barbera Editore, pagg. CXXIV-1331, rilegato, Euro 19,90
IL LIBRO – L'epistolario senecano è lo straordinario documento del sentimento drammatico dell'esistenza che Seneca, uomo politico e uomo di corte, consegna all'amico Lucilio e prima ancora all'uomo di ogni tempo che, dilaniato tra passione e ragione, tra virtù e vizio, tra libertà e violenza, tra esasperato amore per la vita e paura della morte, cerca una risposta in quell'arte del vivere delta quale soltanto la filosofia possiede le regole. La matrice etica e psicosociologica dette Lettere si fa garante di un'etica identitaria e normativa di straordinaria vitalità che ha affascinato e affascina i secoli perché genera e rende possibile ancora oggi la piena interleggibitità del percorso compiuto dall'anima umana alla ricerca di una 'techne tou biou' che non si esaurisce in un esercizio individuale ma si apre a una vera e propria pratica sociale. Ed è proprio in questa ricerca per rinnovarsi e per rinnovare che consiste il dramma di Seneca. DAL TESTO – “Credimi, Lucilio, la morte non deve essere temuta per il fatto stesso che ci fa un beneficio, quello di non farci temere più niente. 12. Ascolta perciò tranquillo le minacce del tuo nemico; la tua coscienza ti dà fiducia nell’avvenire; ma poiché hanno il loro peso anche fattori estranei al processo, spera in una sentenza veramente giusta, ma preparati anche a una totalmente ingiusta. E ricordati, anzitutto, di vedere tutte le cose nella loro semplice realtà, senza deformazioni esterne e capirai che in esse non c’è niente che debba far paura, se non la stessa paura. 13. Ciò che vedi succedere ai bambini, succede anche a noi, grossi fanciulli: quando vedono mascherate le persone che amano e con le quali hanno una consuetudine di giochi e di vita, si spaventano; anche alle cose, come agli uomini, bisogna togliere la maschera e restituire loro il vero aspetto. 14. Perché mi mostri spade, fuoco e una moltitudine di carnefici che fremono intorno a te? Togli di mezzo questo apparato, sotto il quale ti nascondi e atterrisci gli stolti: sei la morte, che poco tempo fa un mio servo, una mia ancella, hanno saputo disprezzare. Perché di nuovo mi mostri, con grande messa in scena, flagelli e strumenti di tortura? Perché mi mostri i vari arnesi preparati per torturare le articolazioni e mille altri macchinari per straziare un uomo brano a brano? Lascia da parte queste cose che ci lasciano attoniti, fai cessare i gemiti, le grida e le urla lancinanti strappate con la tortura: tu sei quel dolore che il gottoso disprezza, che il sofferente di stomaco sopporta tra i piaceri della mensa, che la giovane donna sopporta durante il parto. Se ti posso sopportare, sei lieve; se non posso sopportarti, durerai poco.” L’AUTORE – Lucio Anneo Seneca è il più illustre esponente, assieme a Cicerone, della prosa filosofica romana. Nelle sue opere filosofiche (alcune ci sono pervenute sotto il titolo complessivo di Dialogi; altre sono dei veri e propri trattati che, pur non differendo sostanzialmente dai Dialogi, non sono state comprese dalla tradizione nella raccolta) e nelle Epistulae morales ad Lucilium riprende e sviluppa i temi principali della filosofia morale antica che animano anche il corpus delle sue tragedie, le uniche di tutta la letteratura latina che conosciamo non frammentariamente. LA CURATRICE - Rosanna Marino è professore associato di Letteratura latina presso il Dipartimento di Scienze Filologiche e Linguistiche dell'Università degli Studi di Palermo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Modernization of the teaching of Latin: the central role of the text and of the lexical approach (Cambridge, 2005); La traduzione: un dialogo tra due culture (Torino, 2006); Il sillogismo di Seneca fra filosofia e retorica dell'identità (Pavia, 2006); Lo 'stigma' dell'estraneità: il beneficium tra volontà e virtù (Sen. ben. 1,1,8: Omni in officio magni aestimetur dantis voluntas) (Palermo, 2009). INDICE DELL’OPERA - Prefazione – Premessa – Introduzione - Tabella cronologica – Bibliografia - Libro I - Libro II - Libro III - Libro IV - Libro V - Libro VI - Libro VII - Libro VIII - Libro IX - Libro X - Libro XI - Libro XIV - Libro XV - Libro XVI - Libro XVII - Libro XIX – Libro XX - Note
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