I Siciliani |
Alfio Caruso I Siciliani Neri Pozza, pagg.671, Euro 18,00
IL LIBRO – Da Federico stupor mundi a Telesio Interlandi improbabile cantore del razzismo mussoliniano con tanto di prezzario degli aggettivi; da Ettore Majorana convinto estimatore del nazismo a Giuseppe Peri oscuro vicequestore angariato, insultato e fatto morire di crepacuore per aver denunciato in grande anticipo la strategia della tensione; dai fratelli Lanza di Trabia saltellanti fra i Ciano, Eisenhower e Togliatti per difendere feudi e privilegi a Vito Guarrasi signore incontrastato e sconosciuto di cinquant’anni di potere in Italia; da Mario Ciancio padrone incontrastato di giornali, televisioni e destini a Leoluca Orlando Cascio schierato pervicacemente in difesa del proprio tornaconto travestito da bene comune; da Falcone e Borsellino uccisi per non farli indagare su Milano, dal 1970 capitale economica di Cosa Nostra, a Giuseppe Francese suicidatosi subito dopo la condanna degli assassini mafiosi del padre Mario, il libro racconta una storia siciliana del mondo e del nostro Paese, spesso segnata dagli odi inestinguibili tra comparuzzi: Concetto Marchesi contro Giovanni Gentile; il generale Vito Miceli contro il generale Giovanni De Lorenzo per finire con la sfida di cui ancora oggi portiamo i segni: Enrico Cuccia contro Michele Sindona. Una galleria di oltre sessanta personaggi divisi in dieci categorie (I figli della Storia – I figliastri della Storia – Sperti e malandrini – C’eravamo tanto odiati – La vita è un film senza il lieto fine – I nipotini di Platone – Le padrone dell’Universo – I devoti di un dio maggiore – I devoti di un dio minore – I paladini di carta) per addentrarsi nel mistero senza fine della sicilitudine. La cui massima rappresentazione è il silenzioso e ultramillenario dominio delle donne: stanno da sempre cento passi avanti agli uomini e questi non hanno trovato di meglio che riporre il proprio onore nell’organo di riproduzione femminile. DAL TESTO – “Colpisce la ruvida schiettezza di Majorana nei confronti del collega nonché amico ebreo, al quale deve l'importante svolta professionale: «Non è concepibile che un popolo di sessantacinque milioni si lasciasse guidare da una minoranza di seicentomila (ebrei, N.d.A.), che dichiarava apertamente di voler costituire un popolo a sé». Segrè, ovviamente, non gradisce. Anche Fermi, sposato con un'ebrea, soffre di quest'improvviso entusiasmo per il nazismo. Tuttavia, con straordinaria apertura intellettuale prosegue a sostenere il lunatico allievo. Le ragioni della scienza devono apparirgli di gran lunga superiori alle ragioni della convivenza civile. Forse è anche il più bravo a penetrare nell'animo di Ettore, a comprendere che nella sua mente tormentata troppi demoni si danno battaglia, che il sostegno alla politica di Hitler va a braccetto con la condanna di qualsiasi teoria razziale, frutto genuino, a suo dire, della stupidità.” L’AUTORE – Alfio Caruso (Catania, 1950), una laurea, una moglie, tre figli, una nuora, due nipotini caffelatte, dopo quattro romanzi con Leonardo e Rizzoli si è dedicato con Longanesi alla storia italiana del Ventesimo secolo. Ne ha narrato l’escalation mafiosa (Da Cosa nasce Cosa, Perché non possiamo non dirci mafiosi, Io che da morto vi parlo, Milano ordina: uccidete Borsellino), l’abbondanza di misteri (Il lungo intrigo), i più importanti episodi della seconda guerra mondiale (Italiani dovete morire, Tutti i vivi all’assalto, Arrivano i nostri, In cerca di una Patria, Noi moriamo a Stalingrado, L’onore d’Italia). Con Einaudi ha pubblicato due romanzi, Willy Melodia e L’arte di una vita inutile, con Salani Breve storia d’Italia. INDICE DELL’OPERA - Nota dell'Autore - 1. I figli della Storia (Federico II - Jacopo da Lentini - Vincenzo Bellini - Luigi Pirandello - Antonino Paternò Castello - Ettore Majorana) - 2. I figliastri della Storia (Giuseppe Balsamo - Andrea Finocchiaro Aprile - Telesio Interlandi - Antonio Canepa - Silvio Milazzo) - 3. Sperti e malandrini (Calogero Vizzini - Salvatore Lucania - Salvatore Giuliano) - I Corleonesi (Salvatore Greco - Filippo Casamento - Benedetto Santapaola - Matteo Messina Denaro - Vito & Massimo Ciancimino) - 4. C'eravamo tanto odiati (Francesco Crispi / Antonio di Rudinì - Federico De Roberto / Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Giovanni Gentile / Concetto Marchesi - Luigi Sturzo / Vittorio Emanuele Orlando - Mario Scelba / Girolamo Li Causi - Giovanni De Lorenzo / Vito Miceli - Enrico Cuccia / Michele Sindona - Vitaliano Brancati / Elio Vittorini) - 5. La vita è un film senza il lieto fine (Ignazio e Franca Florio - Raimondo e Galvano Lanza di Trabia - Domenico Guarnaschelli - Ugo D'Amico - Franco Franchi / Ciccio Ingrassia - Goliarda Sapienza - Francesco Alliata - Mario Ciancio - Calogero Mannino - Salvatore Ligresti) - 6. I nipotini di Platone (Michele Amari - Giovanni Verga - Luigi Natoli - Angelo Musco - Salvatore Quasimodo - Leonardo Sciascia - Andrea Camilleri - Franco Battiato) - 7. Le padrone dell'Universo - 8. I devoti a un dio maggiore (Ugo La Malfa - Vito Guarrasi - Giovanni Alliata - Salvo Lima - Nino e Ignazio Salvo - Marcello Dell'Utri - Leoluca Orlando Cascio - Raffaele Lombardo - Totò Cuffaro) - 9. I devoti a un dio minore (Luigi e Peppino Impastato - Giuseppe Peri - Boris Giuliano - Cesare Terranova - Gaetano Costa - Pio La Torre - Lillo Zucchetto - Giangiacomo Ciaccio Montalto - Rocco Chinnici - Ninni Cassarà / Beppe Montana - Nino Saetta - Rosario Livatino - Libero Grassi - Giovanni Falcone - Paolo Borsellino - Giuseppe Puglisi - Adolfo Parmaliana) - 10. I paladini di carta (Mauro De Mauro - Giovanni Spampinato - Mario Francese - Pippo Fava - Beppe Alfano)
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