Carlo d'Asburgo, l'ultimo imperatore Stampa E-mail

Roberto Coaloa

Carlo d'Asburgo, l'ultimo imperatore

Il Canneto Editore, pagg.318, Euro 18,00

 

coaloa_carlodasburgo  IL LIBRO – A cento anni dalla Grande guerra e a novant'anni dalla morte di Carlo d'Asburgo, ultimo imperatore dell'Austria-Ungheria, Roberto Coaloa propone il punto di vista sul primo conflitto mondiale del nemico storico dell'unità italiana: l'impero austro-ungarico. Con l'ausilio di molti documenti inediti e testimonianze dei familiari dell'Asburgo diventato - nel 2004 - beato della Chiesa cattolica, lo studioso ribalta l'opinione diffusa tra gli storici che la fine della monarchia asburgica fosse dovuta soprattutto all'inettitudine del suo ultimo sovrano e alle ostilità che opponevano i diversi popoli dell'impero. Senza l'intervento dei paesi vincitori della Grande guerra, decisi a cancellare l'Austria-Ungheria dalla carta d'Europa, la corte di Vienna sarebbe probabilmente rimasta al potere. E con un imperatore che, contrariamente all'immagine che ne diede la potentissima propaganda dei Paesi vincitori della Prima guerra mondiale, era dotato di grandi qualità.

  DAL TESTO – “Carlo aveva ereditato la tradizione asburgica della sconfitta: e pur non sapendo destreggiarsi brillantemente in nessuna situazione, nemmeno in un disastro, sostenne quella tradizione con onore e dignità, omaggiando, per così dire, quello stile in sordina tipicamente viennese.
  “Se la vicenda che travolse Carlo manca di grandiosità drammatica, in essa confluiscono però, stranamente mischiandosi, quel senso di condanna inevitabile che si riscontra nel teatro greco, e la struggente angoscia di una catastrofe che si sarebbe potuta evitare. Si potrebbe immaginare un aeroplano che, sfuggendo al controllo del pilota durante l'atterraggio, sfiora tutta una serie di piccoli ostacoli e dissemina per un lungo tratto i suoi pezzi in fiamme, prima di uno schianto finale che risulta quasi meschino.
  “Carlo fu il disgraziato pilota che lotta coraggiosamente e senza successo, fino all'ultima frazione di secondo, contro il destino e contro i propri errori di manovra. Il suo fallimento ha un curioso potere di commozione sulla nostra sensibilità.
  “Egli non era un mostro come l'ultimo sultano ottomano Abdul Hamid, o una specie d'essere difettoso come lo zar Nicola II, o un ingannatore di se stesso come il kaiser Guglielmo II. L'ultimo erede di sei secoli di grandezza e di medioevalismo arriva quasi a incarnare il malinconico eroe popolare dei tempi moderni: il "piccolo uomo" ghermito nella stretta di circostanze troppo più grandi di lui. La sua tragedia chapliniana, dopo la dissoluzione dell'Austria-Ungheria, merita di essere raccontata.”

  L’AUTORE – Roberto Coaloa (Casale Monferrato, 1971) è storico, docente universitario, giornalista, autore di saggi dedicati al Risorgimento, alla Grande guerra e ai viaggiatori dell'Ottocento. Collabora al supplemento culturale di Il Sole 24 Ore.

  INDICE DELL’OPERA - L'ultimo imperatore di Roberto Coaloa, di Martino d'Austria-Este - La vita dell'ultimo imperatore e gli eventi principali della casa d'Austria. Cronologia – Introduzione (1. La mitica «Cacania» di Francesco Giuseppe - 2. Il nemico dell'Italia nella Grande guerra) - Capitolo primo. Da Mayerling a Sarajevo l'ultimo Imperatore dell'Austria-Ungheria (1. Persenbeug, 17 agosto 1887 - 2. Come si educa un Kaiser. I destini incrociati di un Asburgo e di un Hohenzollern - 3. La grande svolta: Zita entra nella vita di Carlo) - Capitolo secondo. Zita, l'ultima imperatrice (1. La nobile eredità di una principessa di Borbone-Parma - 2. Il giudizio dei contemporanei su Zita, «una donnina elegante e intrigante» - 3. La vita errante di Zita e dei suoi otto figli - 4. Il funerale dell'imperatrice e regina a Vienna, il 1 aprile 1989) - Capitolo terzo. L'imperatore Carlo, inascoltato profeta di pace nella Grande guerra (1. Vienna, 21 novembre 1916. La morte di Francesco Giuseppe - 2. La cerimonia dell'incoronazione a Budapest - 3. La ricerca della pace. L'opera di papa Benedetto XV e la fine dell'eurocentrismo - 4. L'Affaire Sisto, Czernin e Clemenceau) - Capitolo quarto. 1918. L'Impero sparisce dalla carta d'Europa (1. Vienna, 11 novembre 1918. La famiglia imperiale lascia Schönbrunn - 2. Carlo nell'esilio svizzero (1919-1921)) - Capitolo quinto. Primo tentativo di restaurazione monarchica in Ungheria. Budapest, Pasqua 1921, con l'Orient-Express (1. Dopo la caduta dell'impero degli Asburgo. La situazione politica in Austria e in Ungheria successiva agli accordi di pace di Saint-Germain e del Trianon - 2. L'ascesa di Miklós Horthy e gli altri protagonisti politici al momento del tentativo di restaurazione monarchica - 3. La politica francese e la Piccola Intesa. La funzione degli Stati danubiani nell'altalenante diplomazia del Quai d'Orsay - 4. Il disastro della diplomazia europea tra le due guerre: Philippe Berthelot «distruttore dell'Austria-Ungheria e per conseguenza dell'Europa» - 5. Pasqua 1921. Carlo avverte Benedetto XV della sua partenza per l'Ungheria. "Il paziente inglese", László Almásy - 6. Carlo ritorna nel suo impero con l'Orient-Express - 7. Da Vienna a Budapest - 8. Il tradimento di Horthy e il ritorno in Svizzera - 9. Gli sberleffi della stampa italiana: «Il dito di Zita») - Capitolo sesto. Secondo tentativo di restaurazione. Budapest, ottobre 1921, in aereo (1. Le proposte della Francia, le manovre diversive e le nuove mosse politiche di Carlo dall'esilio svizzero - 2. «Ricucire il colletto»: il ritorno di Carlo e Zita in Ungheria. La prima coppia volante della storia - 3. 23-24 ottobre 1921. Capitolazione di Carlo - 4. Le conseguenze della disfatta di Carlo in Ungheria) - Capitolo settimo. Due isole, due imperatori (1. Dal 1821 al 1921: Carlo in esilio, come Napoleone - 2. Carlo a Madera, riecheggiando gli ultimi momenti di Carlo V nel monastero di Yuste) - Conclusioni, ringraziamenti, motivi della ricerca e investigazione sul mondo degli Asburgo - In limine all'ultimo imperatore, di Rosa Matteucci - Archivio fotografico - Tavole genealogiche - Bibliografia