La spia |
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Justo Navarro La spia Voland, pagg.171, Euro 14,00
DAL TESTO – “Nel 1944, quando il crollo del Terzo Reich sembrava inarrestabile, Pound meditava di raggiungere Berlino e indicare la via al Führer, e nel 1939, quando il crollo del Reich era impensabile, Pound si era recato negli Stati Uniti d'America con l'illusione che il presidente Roosevelt l'avrebbe ricevuto. Gli avevano offerto una cabina di prima classe sul transatlantico Rex, colosso costruito a Sestri Ponente, molto vicino alla casa di Pound. Che cosa devo vendere per giustificare questo scialo? Preferisco la seconda classe in un colosso che una cabina in una bagnarola, disse Pound, e pagò la seconda classe, ma la cortesia italiana gli regalò una cabina di prima. Era lontano dalla patria da ventotto anni, dal 1911. Tornava con un obiettivo: la triplice intesa tra Giappone, America e Italia. Ma non mi occuperò di nessuna missione, a parte gli affari miei, disse. Sperava di incontrare Roosevelt, che aveva già indicato come profanatore della Costituzione e campione della banda mondiale degli usurai. Doveva parlare con il presidente, frenarlo, fermarlo. Non tolleri che il paese sia governato da truffatori. Aiuti l'Europa a evitare la rovina. Trasformi l'America in una nazione dove si possa vivere. Al molo di Genova lo accompagnarono i genitori, Isabel e Homer, e la moglie, Dorothy. Olga e Mary, la figlia e la moglie segrete, videro partire il Rex da un ristorante sulla baia. Era il 13 aprile 1939, giovedì, quattro giorni dopo la Domenica di Resurrezione. Pound viaggiava con poco bagaglio, una valigia e uno zaino, e come un re saliva e scendeva la scalinata maestosa del Rex in prima classe, tra colonne e tappezzerie e un bosco dipinto su una parete, sotto gli alti soffitti del palazzo marittimo, e nuotava nella piscina di parasoli e amache colorate. Si sedeva come un villeggiante primaverile sulle poltrone di midollino, nella veranda della prima colazione. Mise piede quanto bastava nella sala da pranzo imperiale e nella sala da ballo, tappeti e palme e abiti da sera. Non toccò il velluto degli inginocchiatoi nella cappella, né si inginocchiò davanti al principesco confessionale. Percorse le gallerie con negozi e vetrine luminose. Nel corso della traversata spese cinque dollari nei bar della nave.” L’AUTORE – Nato a Granada nel 1953, Justo Navarro ha pubblicato libri di poesia, sette romanzi e alcuni saggi. È un noto traduttore dall’inglese e dall’italiano e collabora alle pagine culturali del quotidiano “El País”. Amatissimo dalla critica spagnola, ha vinto il Premio Navarra, il Premio Herralde de Novela e il Premio Ciudad de Barcelona. INDICE DELL’OPERA - I. La caduta - II. Confessione a Genova - III. La guerra mondiale, 1940 - IV. Minculpop - V. Servizi Segreti - VI. Non cadrà il mondo! - VII. Mussolini in fuga - VIII. Fine estate 1943 - IX. C'era uno straniero - X. Il Duce e la spia - XI. Metato, Pisa - XII. L'evasione - Fonti e ringraziamenti
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