Paola Scaglione
Unico fine, la gloria di Dio Maria Biffi Levati fondatrice delle Misericordine
Edizioni Ares, pagg.200, Euro 13,00
IL LIBRO – Una santa moderna, madre di famiglia, colta, attenta ai poveri e alla carità. Col motto «Unico fine la gloria di Dio» si spese per gli altri donando generosamente sé stessa e le proprie sostanze. La vita di Maria Biffi Levati, donna benestante monzese (1835-1905), è una storia di santità vissuta nell’ordinario. Rimasta vedova prematuramente, la protagonista di questo libro ha maturato la convinzione che non valga la pena preoccuparsi troppo dei beni di questa terra, che finiscono, ma che sia più utile – e umano anche – cercare il Regno di Dio, fin da ora, secondo l’invito di Gesù dell’amore al Padre dei Cieli e al prossimo. Nonostante fosse già madre di tre figli suoi, Maria, dopo la morte del marito, ha dilatato la propria maternità dedicandosi all’accoglienza e al soccorso dei poveri e dei malati della sua città. Un’azione di carità che, per l’incontro con il sacerdote, oggi beato, Luigi Talamoni (che divenne sua guida spirituale per 27 anni, fino alla morte, e fu il suo primo biografo), ha generato un’opera: la congregazione delle suore Misericordine presenti ormai su tutto il territorio nazionale e all’estero (nel Canton Ticino e in Africa). Maria Biffi Levati – sottolinea lo storico Edoardo Bressan – ha vissuto con la dolcezza e il sorriso, così come la sua vita spirituale appare serena e concreta, nella consapevolezza che la vera devozione è inseparabile dalla carità.
DAL TESTO – “La relazione di Maria con Luigi lascia trasparire con grande immediatezza quali sono per lei i fondamenti del credere e del vivere: l'intensità del suo affetto materno è potenziata e sublimata dal fatto di amarlo in Gesù, nella consapevolezza che «l'amor nostro non ha termine né perfezione quaggiù, ma solo nella patria celeste avrà libero lo sfogo e completo il godimento». Glielo ricorda spesso, sentendosi unita a lui anche nella distanza fisica grazie all'amore di Dio e alla possibilità di incontrarsi spiritualmente nella preghiera e nella partecipazione al Sacrificio eucaristico. “Madre spesso severa, capace di richiami energici, è però anche donna di estrema delicatezza di sentimenti, che non teme di esternare; alla fine del 1881, alla notizia che il figlio sarebbe stato trasferito a Lodi, gli confessa di aver pianto a lungo pur avendolo già sacrificato a Dio e condivide con lui un'accorata invocazione: «Voi sapete quanto l'ho amato, quanto l'ami ancora e finché vivo quanto l'amerò, ma in voi mio buon Dio! E per voi». “A Luigi trasmette naturalmente la propria intensa percezione della misericordia del Creatore, della gratitudine che l'uomo deve avere nei suoi confronti e, insieme, la necessità di tenere fisso lo sguardo in Dio. Per questo gli raccomanda sempre di pregare per lei, per il padre, per qualche parente o conoscente che ha necessità di una grazia particolare e soprattutto perché dopo la loro separazione sulla terra possano trovarsi eternamente uniti in paradiso.”
L’AUTRICE – Paola Scaglione, giornalista e saggista, ha già pubblicato con Ares le biografie Parole scolpite. I giorni e l’opera di Eugenio Corti, e La mia voce e le Tue Parole. Claudio Chieffo una lunga storia di musica e poesia.
INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Edoardo Bressan - Nota sulle fonti - Una vita per la santità. Introduzione dell'Autrice - I giorni di Maria - Semplicemente donna di fede - Chiamata alla maternità - La paternità spirituale di don Luigi Talamoni - Il cammino della santità - Al di sopra di tutto la carità - Indice
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