Chi ha ucciso Pio La Torre? Stampa E-mail

Paolo Mondani – Armando Sorrentino

Chi ha ucciso Pio La Torre?
Omicidio di mafia o politico?
La verità sulla morte del più importante dirigente comunista assassinato in Italia

Castelvecchi Editori, pagg.284, Euro 16,00

 

mondani_sorrentino_latorre  IL LIBRO – Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile del 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell'omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa nostra. Un movente tranquillizzante. Un mandante rimasto nell'ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l'uccisione, nel 1978, di Aldo Moro e proseguito, nel 1980, con la soppressione di Piersanti Mattarella, presidente democristiano della Regione Sicilia. Uomini che volevano un'Italia libera dal peso della mafia-politica e dall'influenza delle superpotenze. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. Nel 1976, la sua relazione di minoranza alla Commissione parlamentare Antimafia passerà alla storia come il primo atto di accusa contro la Dc di Lima, Gioia, Ciancimino e la mafia finanziaria. Trent'anni dopo l'omicidio, l'esperienza complessa e straordinaria di La Torre spiega molto delle sorti attuali della Sinistra e della democrazia nel nostro Paese. E per la prima volta si cerca di leggere in controluce un delitto colmo di episodi per troppo tempo tenuti all'oscuro.

  DAL TESTO – “Nel 1982 nessuno sa, ma La Torre da pochi mesi sta mettendo assieme tanti pezzi apparentemente sparsi e tra di loro scollegati. Ha delle intuizioni, pensa agli avvertimenti, riflette a lungo sul contenuto dei suoi inccontri con quell'americano destinato a rimanere sconosciuto. È forse lui a passargli informazioni strategiche sull'esercitazione? È lui a fargli comprendere che quei «comitati» non rientrano in una prassi normale? Pio vorrebbe parlare con qualcuno ma l'orologio segna le due di notte. Si chiede insistentemente se abbia veramente capito cosa sta accadendo. Durante i comizi di quei giorni parla di «una Sicilia che deve impedire il suo terribile destino» dicendo no ai Cruise che trasformerebbero l'isola in un bersaglio di ritorsione atomica. «La Sicilia e il mondo hanno bisogno della pace come il pane».”

  GLI AUTORI – Paolo Mondani è giornalista d'inchiesta. Nel 1997 ha collaborato agli Speciali di Raidue. Sempre per la Rai ha lavorato come inviato per Circus, Raggio Verde, Sciuscià, ed Emergenza Guerra. Nel 2003 è stato coautore di Report insieme con Milena Gabanelli. Nel 2006 è stato a fianco di Michele Santoro in AnnoZero. Dal 2007 è di nuovo firma di punta di Report su Raitre. Tra le sue pubblicazioni Soldi di famiglia (Rizzoli 2011).
  Armando Sorrentino è avvocato. È stato legale della parte civile Pci-Pds nel processo per l'uccisione di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo. Ha rappresentato la parte civile nei processi per la Strage di Capaci e nel «Borsellino ter». Inizia l'attività negli uffici legali della Cgil, a lungo militante e dirigente locale nel Pci-Pds e nel Prc, oggi è impegnato nell'Anpi e con l'Associazione dei Giuristi Democratici.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Andrea Camilleri – Premessa - Il tavolo - Lo sconosciuto - Dammi tempu ca ti perciu - Il processo - L'uomo che sapeva troppo - Il Segretario - Il consulente ignoto - Cronologia 1978-1983 – Appendici - Dall'Archivio Centrale del Pci - Le lettere di Pio La Torre - Le schede dei servizi segreti - Gli appunti di Pio La Torre - La stampa dell'epoca - Note