Miracolo cinese |
Wu Xiaobo Miracolo cinese Francesco Brioschi Editore, pagg.214, Euro 16,00
IL LIBRO – L'ascesa della Cina negli ultimi trent'anni va annoverata tra gli eventi di maggior spicco nella storia dell'umanità: tra il 1978, quando Deng Xiaoping apri le porte del suo Paese, e l'Expo di Shangai nel 2010 il mondo ha assistito con incredulità, speranza e timore al risveglio del gigante. Eppure questo processo, che ha coinvolto oltre un miliardo di persone in un passaggio epocale da un mondo ancorato a tradizioni arcaiche a una realtà moderna e all'avanguardia in molti campi, viene visto in Occidente come un mistero. Per la prima volta il lettore viene trasportato da uno scrittore cinese in una Cina vera, lontana dagli stereotipi e fatta di persone in carne e ossa che, con la forza della loro diversità, si sono riversate nella modernità con l'impeto di un fiume in piena. Un punto di vista privilegiato che ci dà la misura del cambiamento in atto. Una lettura di grandissimo godimento, con aneddoti straordinari e storie al limite dell'incredibile sulla nascita e il successo delle prime aziende cinesi. Il mondo sta cambiando, e la straripante e disciplinata popolazione cinese è alla guida di questo cambiamento. DAL TESTO – “Venne scelta così una strategia diversa, che si riassumeva nel motto «Fuori lo Stato, dentro la gente» e il cui criterio fondante era il ritiro del capitale statale dalle realtà che erano ormai in grado di reggere la spinta competitiva. Gli esperti proponevano che le aziende statali «uscissero risolutamente» da 164 settori ormai aperti alla libera concorrenza. Nello stesso tempo lo Stato avrebbe dovuto presidiare le risorse strategiche, adottando una posizione francamente monopolistica nei settori dell'acciaio, delle automobili, delle linee aeree, delle telecomunicazioni, dell'elettricità, delle banche e assicurazioni, dei media, delle attrezzature su grande scala e delle munizioni, dai quali avrebbe dovuto fare tutto il possibile per escludere la concorrenza privata e straniera. Grazie a un monopolio forte lo Stato avrebbe potuto proteggere gli interessi acquisiti delle aziende pubbliche, continuare a detenerne il capitale, rafforzando anziché indebolire il proprio ruolo al loro interno. La conferma di questa politica a livello nazionale ebbe un'influenza decisiva sull'economia cinese e sulla direzione che avrebbero preso le maggiori aziende statali.” L’AUTORE – Wu Xiaobo, nato nel 1968, è giornalista dell'Oriental Morning Post. Ha vissuto in prima persona, forte di un punto di vista giovane e sensibile, i tumultuosi anni che hanno cambiato in modo profondo e irreversibile la Cina. Attento agli aspetti di economia e business, negli ultimi anni Wu ha pubblicato in patria alcuni testi di grande successo. Questo libro è già stato tradotto in inglese e spagnolo. INDICE DELL’OPERA - Prefazione - Introduzione - 1. Gli inizi 1978-1983 (Mercato del lavoro, accumulazione - Da dove verranno i soldi? - La Zona economica speciale di Shenzhen - Riforma a Capital Steel - Stelle cadenti nelle campagne) - 2. Agitazioni e tumulti 1984-1992 (1984, anno di fondazione delle grandi aziende cinesi - Una politica dei prezzi a doppio binario e un viaggio sull'isola di Hainan - Lasciare che i prezzi «rompano gli argini» - «Imbrigliare e rettificare») - 3. Sogni radicali 1993-1997 (Governare il caos con il "pugno di ferro" - La guerra dei prezzi - Diventare una «Fortune 500» - Cambiamenti inattesi) - 4. Paludi e terreni minati 1998-2002 (Per qualche forcina - La nascita del mercato azionario e i suoi problemi cronici - Camminando sull'arcobaleno - La minaccia cinese) - 5. Il tempo della responsabilità 2003-2008 (SARS, bolle immobiliari e panico energetico - Frizioni commerciali - La net economy - Orgoglio nazionale – Crocevia) - Ringraziamenti
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