Putin. L’uomo senza volto |
Masha Gessen Putin Bompiani, pagg.368, Euro 18,00
IL LIBRO – L’uomo senza volto racconta l’ascesa al potere di Vladimir Putin, da agente di basso profilo del KGB a presidente della Russia, e di come, in poco tempo, quest’uomo sia riuscito a distruggere anni di progresso del paese, trasformandolo in una vera e propria minaccia per il suo stesso popolo. Scelto come successore dalla “famiglia” che circondava un ormai scomodo e sempre più impopolare Boris Yeltsin, Vladimir Putin sembrava la scelta migliore per l’oligarchia che lo voleva plasmare a suo piacimento. Così all’improvviso il ragazzo che era stato nell’ombra sognando di governare il mondo diventa un personaggio pubblico, e la sua popolarità cresce a dismisura. La Russia e l’Occidente erano determinati a vedere in lui il leader progressista dei loro sogni, anche mentre prendeva il controllo dei mezzi di comunicazione, mandava gli oppositori politici in esilio, e distruggeva il fragile sistema elettorale del paese, concentrando il potere nelle mani di pochi fedeli. Come inviata a Mosca, Masha Gessen ha vissuto tutti gli eventi in prima persona e per questa biografia, in corso di traduzione in diciotto paesi, ha raccolto informazioni e raggiunto fonti più di chiunque altro prima di lei, per narrare come un uomo del tutto sconosciuto sia riuscito a farsi strada fino a raggiungere un potere assoluto su uno dei paesi protagonisti della scena politico-economica di oggi. DAL TESTO – “Nelle elezioni del 2000 Putin ebbe circa il 53 per cento dei voti, mentre i suoi dieci avversari raggiunsero percentuali che variavano dall'1 al 29. Nelle elezioni del 2004 ottenne il 71 per cento - un risultato tipico da regime autoritario - e i suoi cinque avversari ottennero dallo 0,75 al 14 per cento ognuno. All'avvicinarsi delle elezioni del 2007 il mondo politico russo si chiedeva che cosa sarebbe successo. Putin avrebbe cambiato la costituzione per poter avere più di due mandati consecutivi? Avrebbe fatto come Eltsin e indirizzato il voto del paese su un successore di sua scelta? Per qualche tempo sembrò che Putin volesse favorire il ministro della difesa Sergej Ivanov, un ex collega del KGB. Ma nel dicembre di quell'anno Putin tenne una riunione trasmessa in televisione con i capi dei quattro partiti fantoccio, che dichiararono che intendevano nominare il vice primo ministro Dmitrij Medvedev come candidato alla presidenza. Medvedev era presente certamente non per caso a quello storico evento gestito con precisa regia. Nelle successive elezioni del marzo 2008 raccolse più del 70 per cento dei voti mentre i suoi tre avversari ebbero da 0 al 17 per cento ognuno. Una volta insediato nominò Putin suo primo ministro.” L’AUTRICE – Masha Gessen è nata in Russia il 13 gennaio 1967 da una famiglia ebrea ashkenazita. Emigrata negli Stati Uniti nel 1981, è ritornata in Russia nel 1991 dove attualmente vive. L’agente letterario che ha venduto la sua biografia non autorizzata di Putin, molto preoccupata per Masha, la sta convincendo a ritornare negli Usa, avendo lei subìto minacce a Mosca. È perfettamente bilingue, parla e scrive in inglese e russo. Scrive regolarmente per “New Republic”, “New Statesman”, “Granta” e “Slate”. È corrispondente in Russia per “US News & World Report”. Ha alle spalle tre opere di non fiction. INDICE DELL’OPERA - Prologo - 1. Presidente per caso - 2. La guerra delle elezioni - 3. L'autobiografia di un teppista - 4. Spia per una volta spia per sempre - 5. Un colpo di stato e una crociata - 6. La fine di un riformista - 7. Quando è morta l'informazione - 8. La distruzione della democrazia - 9. Il terrore al potere - 10. Avidità insaziabile - 11. Ritorno all'URSS - Epilogo: una settimana di dicembre – Note - Indice dei nomi - Ringraziamenti
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